Avanti con Spugna fino al 2024. E la Roma Femminile lavora al rinnovo di Bartoli
Il contratto del tecnico era in scadenza a giugno: con i verdetti sul campo non c'erano dubbi che la questione sarebbe stata risolta con tranquillità
Una formalità, ma di quelle importanti. Con i verdetti del campo, i record e le tante soddisfazioni degli ultimi mesi nella Roma non c’erano dubbi sul ritenere il tecnico Spugna uno dei maggiori fautori della crescita della squadra e il fatto che il suo contratto fosse in scadenza nel giugno 2023 era una questione che sarebbe stata affrontata con estrema tranquillità e a tempo debito: ora è stato fatto, ieri è stato ufficializzato il rinnovo dell’allenatore per un’altra stagione, fino al 30 giugno del 2024.
È il tecnico che è succeduto a Betty Bavagnoli sulla panchina romanista e che in sinergia con il suo staff e i crescenti sforzi del club sta ottenendo risultati straordinari, portando la Roma in alto come non era mai stata con una discreta abitudine a superare le aspettative e sconfiggere i pronostici avversi. Al suo primo anno, nella passata stagione, ha raggiunto la qualificazione in Champions League oltre a stabilire un’infinità di record. Nel 2022-23, con l’organico in miglioramento e ancora più conscio delle sue indicazioni, sta guidando la squadra in testa alla classifica e tra le migliori otto d’Europa oltre ad aver portato a casa la prima Supercoppa della storia del club. A questo si aggiunge l’aver fatto esordire tante giovani promettenti del fiorente vivaio romanista e aver contribuito a dare alle giallorosse una chiara identità anche a livello internazionale. «Questo rinnovo rappresenta una cosa importante - ha dichiarato Spugna ai microfoni del club - perché è sinonimo di continuità e fiducia da parte del club. Sicuramente fa parte del percorso di crescita che è molto ambizioso».
Si è seduto sulla panchina giallorossa nell’estate del 2021 e a sceglierlo era stata proprio Betty Bavagnoli: «Ero stupito - ha ammesso - non me lo aspettavo. Io arrivato dall’Empoli, era il mio primo anno in Serie A, mi sembrava tutto molto affrettato. Subito dopo però ho realizzato e mi sono subito catapultato nel pensare a cosa potessi andare incontro. Ero anche consapevole di arrivare in un club importante, con qualcosa di straordinario da fare». Da quel giorno ha avuto modo di conoscere Roma, oltre che a guidare la squadra che la rappresenta: «Ho uno splendido rapporto con la città, ti offre tantissimo e non ti annoia mai, va tutto d’accordo con il mio carattere e penso possa diventare la “mia” città. Poi ci sono i nostri tifosi che sono straordinari, meritano tante soddisfazioni e vogliamo dargliele». Nel tempo, ha fatto capire bene alla squadra la sua idea di calcio: «Dobbiamo cercare di dominare le gare nella metà campo avversaria, che è anche quello che serve per giocare a un livello europeo. In Champions abbiamo vissuto delle emozioni incredibili e non è mai mancato il coraggio, un’altra componente che secondo me è fondamentale».
A proposito di componenti fondamentali, a parte quella rappresentata dallo stesso tecnico, la Roma ora sta lavorando per “blindarne” un’altra: il prossimo rinnovo a essere firmato, o almeno questa è la volontà delle parti in causa, è quello di capitan Elisa Bartoli, che è in scadenza a giugno 2023 ma la sua storia da giallorossa con la fascia al braccio non è destinata a terminare prima della prossima stagione. Va infine verso la permanenza anche l’austriaca Wenninger, con la società che lavora per tenerla dopo il termine del prestito dal Bayern Monaco a giugno.
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