Femminile, Roma-St.Polten: emozionanti
Le giallorosse scrivono la storia e volano ai quarti di finale con un turno d’anticipo. Secco 5-0 ai danni delle austriache dopo una lunga interruzione per pioggia
La Roma Femminile è tra le migliori otto squadre d’Europa. Ieri le giallorosse hanno battuto per 5-0 le austriache del St.Polten rendendo aritmetica la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Una squadra che si sta abituando a scrivere la storia e che ieri l’ha fatto di nuovo: nessuna formazione era mai arrivata così avanti nell’anno del debutto nella competizione europea. L’ha fatto la Roma, soltanto la Roma, concretizzando un cammino già incredibile in una serata infinita e circondata da tutto l’amore dei romanisti che hanno sfidato le intemperie per arrivare al Francioni di Latina.
Ieri sarebbe bastato un pareggio ma già nei primi sette minuti di gioco la Roma aveva sfiorato il gol due volte, vedendosi inoltre non concedere un rigore per un fallo di mano solare su una girata di Giacinti, poi però un assoluto nubifragio si è abbattuto sul Francioni: gara sospesa dalle 18.53 alle 20.15. Quando si è ripreso a giocare le giallorosse hanno ricominciato ad attaccare e l’arbitro non ha concesso un altro rigore evidente (12’), ma la Roma ieri era più forte di tutto e con pazienza ha atteso il guizzo giusto per colpire. Sfruttando la linea alta del St.Polten, Giugliano al 33’ ha deliberatamente ignorato le difficili condizioni del campo per inventare un lancio perfetto per Serturini che una volta a tu per tu con Schluter non ha sbagliato e ha siglato l’1-0. La solita squadra che domina la gara e crea occasioni a ripetizione pur peccando spesso di imprecisione, come gli innumerevoli cross arrivati da Haavi e Serturini senza che nessuno riuscisse a spingere il pallone in porta. A forza di tirare e spingere contro un avversario che ha impegnato Ceasar una sola volta in tutta la gara, la Roma è decollata e in 6’ ha segnato quattro reti tutte in contropiede, due con Glionna (82’ e 88’) e Giugliano (84’ e 86’).
È l’ennesima prova di forza di un cammino iniziato coi preliminari a Glasgow, passato per Praga e poi per le notti dei gironi in cui le giallorosse hanno imparato a conoscere le proprie potenzialità, sfruttando la spinta della sorte per un sorteggio benevolo come meglio non avrebbero potuto. Oltre al campo e ai numeri, c’è l’emozione di un percorso in crescita verticale da quando è iniziato e che ora porta il giallorosso in un’élite che sembrava impensabile e quella dei romanisti che la seguono, quasi 10.000 persone che in tre giorni infrasettimanali si sono spostati fino a Latina per seguire la Roma mentre faceva la storia.
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