VIDEO - Spugna: "Non dobbiamo speculare sull'andata". Bartoli: "C'è un po' di tensione"
Il mister nella conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno contro lo Sparta Praga: "Non dobbiamo fare l'errore di pensare di aver passato il turno"
Alessandro Spugna ed Elisa Bartoli, hanno rilasciato delle dichiarazioni nella conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno di Women's Champions League contro lo Sparta Praga. Queste le loro parole:
SPUGNA IN CONFERENZA STAMPA
Tatticamente che partita farà la Roma? Andrete a chiuderla o ragionerete sul vantaggio del doppio risultato?
“Ho detto una cosa alle ragazze. Noi non dobbiamo fare l’errore di aver già passato questo turno. Dovremmo giocare la partita con le nostre idee, le nostre caratteristiche. La gara è lunga, dura 90 minuti, tanto. Dobbiamo fare quello che sappiamo, cercando di andare in gol. Non dobbiamo pensare di aspettare, poi se il match ci dirà di dover soffrire negli ultimi minuti, per portare un pareggio o ciò che sarà necessario per la qualificazione, lo vedremo verso la fine. Ma non possiamo speculare dall’inizio sul risultato di andata”.
Situazioni infortunati: Linari recupera?
“Linari non recupera per la partita di domani, ma è sulla via del recupero”.
La sua squadra dimostra intensità di gioco, uno schieramento aggressivo, una sorta di Atalanta femminile. Quanto c’è di voi allenatori in questo percorso evolutivo del calcio femminile?
“Ritengo che la crescita del calcio femminile sia legata a tanti aspetti, non solamente a noi allenatori. I club lavorano in un certo modo, le calciatrici stanno crescendo tanto, l’arrivo di calciatrici importanti ha permesso di proporre nuove idee, di fare un calcio più aggressivo. Così ci stiamo avvicinando al calcio più veloce, fatto di intensità, che si sta giocando in Europa già da qualche anno. E dovrà essere così per noi anche nel match di domani”.
In futuro riproporrete la difesa a tre?
“Non è questione di difesa a tre o quattro. Dipende anche dalla partita e dalle caratteristiche dell’avversario. Domani vedremo, è una soluzione. Abbiamo però tante possibilità per mettere in campo la soluzione migliore per mettere la formazione migliore”.
Cosa teme più delle avversarie?
“Sarà una partita difficile. Una squadra molto fisica, aggressiva, l’abbiamo vista anche all’andata. Da parte nostra abbiamo qualità di palleggio. Se mettiamo in campo quello che sappiamo fare, possiamo portare a casa il risultato”.
Pensava di riuscire a portare allo stadio così tanta gente?
“Ci speravamo tutti, non solo io. Credo che il fatto di arrivare a partecipare ad una competizione come questa, stimoli la curiosità di tante persone. Domani sarà molto bello, avere tanta gente allo stadio sarà uno stimolo importante. Mi auguro questa cosa si possa ripetere, significherebbe andare avanti nei gironi, giocare almeno altre tre partite in casa, generare altro entusiasmo”.
Se dovesse arrivare questa qualificazione, a che punto sarebbe il suo progetto?
“La cosa importante in questo momento deve essere arrivare ai gironi, poi per il resto ci sarà tempo. Concentriamoci sulla gara, con tutte le persone, le giocatrici, lo staff, di quello che sarà dopo lo vedremo”.
L’evoluzione del calcio femminile in Italia passa anche per questo tipo di gare? La Roma sente la responsabilità?
“Assolutamente sì. Noi e la Juventus abbiamo la responsabilità di andare ai gironi. Tempo fa qualsiasi squadra italiana sarebbe uscita al primo turno, oggi è diverso, abbiamo questa possibilità. Poi ci sarebbe un cammino da fare. Quel cammino sarebbe importante per un fatto di crescita del club, delle calciatrici, per noi tecnici. Sarebbe molto importante”.
BARTOLI IN CONFERENZA STAMPA
Questa è la partita più importante per la Roma da quando anche tu hai iniziato questo percorso?
“So che il Tre Fontane sarà pieno, mi auguro non ci sia maltempo. Sì, è una partita veramente importante. Ottenere la qualificazione ai gironi è difficile, ma sarebbe fondamentale. Ad oggi, è la gara più importante”.
Quanto è cambiato il movimento femminile? Come si è arrivati al sold out di domani per una partita che può portare l’ingresso in Champions per la Roma?
“Questo per me qui è il quinto anno. Sono ventuno anni che faccio calcio, ma negli ultimi 5 anni – con l’arrivo del maschile – pubblicizzando il calcio femminile, si sta crescendo molto. Anche il Mondiale nel quale siamo arrivate tra le prime 8, ha contribuito. Il fatto che domani ci sia il pieno è una grande soddisfazione. Tutto sta crescendo, bisogna migliorare giorno dopo giorno. Se si continua così, ci si può avvicinare al livello del maschile dal punto di vista tattico, fisico e di intensità”.
Che obiettivi vi ponete, qualora entraste in Champions?
“Noi andiamo in campo e cerchiamo di fare il nostro gioco. Di fare palleggio, imponendo la nostra idea. Anche in Europa cercheremo questa idea. È giusto così. Se dovessimo arrivare ai girone, ci potremmo divertire e levarci delle soddisfazioni”.
Che sensazione c’è nello spogliatoio per la partita di domani?
“Cerchiamo di stare tranquille. Di tempo per pensare ce n’è poco. Giochiamo domani, dopo due giorni giocheremo ancora. Naturale un po’ di tensione ci sia, ma non vogliamo entrare in campo contratte”.
In estate sono arrivate calciatrici di valore internazionale. Quanto è importante questo?
“Avere persone di esperienza e di talento è il giusto mix per fare bene. Ogni anno cerchiamo di alzare il livello, l’asticella. Chi arriva dall’estero cerca di portare la sua esperienza, la sua dedizione al lavoro, è importante anche per le calciatrici giovani per dare loro il giusto esempio.
Sei il primo capitano della Roma a giocare in Europa. Le tue sensazioni?
“Sono belle sensazioni. Prima la Champions la guardavo in tv, poi l’ho fatta con altri club, ma un altro conto è giocarla con la propria squadra del cuore. È un sogno che si avvera. È qualcosa di unico, di straordinario, mi auguro questo possa durare più a lungo possibile”.
Da capitano, romano e romanista: cosa servirà alla squadra per raggiungere questo traguardo?
“Il calore di Roma si percepisce. Vedo gente che è qui da poco, ma sembra esserci da anni. Roma coinvolge. Noi dobbiamo restare umili, avere il coraggio, la fame di portare a casa ogni partita, pensando giorno per giorno. La parola chiave deve essere umiltà: vincere e migliorarsi ogni giorno”.
In caso di passaggio del turno, come potreste festeggiare? Avete fatto qualche scommessa nello spogliatoio?
“Nessuna scommessa, siamo scaramantiche… Non ci abbiamo pensato. Pensiamo all’obiettivo, di prepararla nel migliore dei modi, poi se dovesse succedere una cenetta non si risparmia…”.
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