Dal Mapei Stadium al Petershill Park di Glasgow: Caesar di ghiaccio
Decisiva nei preliminari di Champions League in Scozia, così come in Coppa Italia: alla lotteria dei calci di rigore diventa una certezza
La vittoria della Roma sul Paris Fc valsa il passaggio al secondo turno preliminare di Champions League è senza dubbio una delle più importanti della squadra. La sfida di Glasgow si è decisa ai rigori dopo che le giallorosse avevano portato a termine una grandissima prestazione pur senza mai riuscire a sbloccare il risultato in 120’ di gioco.
Era successo lo stesso nell’altro trionfo che ha segnato la giovane storia della squadra, la finale di Coppa Italia al Mapei Stadium di Reggio Emilia vinta contro il Milan il 30 maggio del 2021. In entrambe le sfide, alla lotteria dei rigori c’è stata una grande protagonista: Camelia Ceasar. A Reggio Emilia disse di “no” a Boquete e Grimshaw, in Europa ha fermato con i piedi la conclusione di Mateo, con le sue compagne a certificare il vantaggio segnando tutte e cinque dal dischetto.
Ceasar ha solo 24 anni, già tanta esperienza e rappresenta al meglio la grande maturità e mentalità che la sua squadra ha sviluppato negli ultimi anni. Durante la partita è stata decisiva in un paio di occasioni ma ciò che ha fatto la differenza è stata la sua capacità di mantenere la concentrazione e l’invidiabile freddezza durante la lotteria dei rigori. Come al Mapei, Camelia era quasi sorridente, quasi consapevole di avere una marcia in più, di meritare davvero il passaggio del turno.
Esempi come il suo raccontano bene la grandezza dei passi europei della Roma, capace di tenere testa a un avversario forte e di rendere ben oltre le aspettative nelle prime due, importantissime, uscite stagionali. Aspettando il sorteggio del primo settembre, la squadra di Spugna sarà impegnata nel debutto in campionato il 28 agosto in casa del Pomigliano, una partita che segnerà il via di una campagna su cui la Roma punta molto e le gare europee fanno ben capire il perché.
Ieri Bartoli e compagne sono rientrate dalla Scozia, oggi non si alleneranno e poi si ritroveranno per delle sedute mattutine al “Giulio Onesti”. Perché le imprese di Glasgow sono state soltanto l’inizio e le prime tracce di una Roma che è già grande e che in porta ha la freddissima Ceasar, ormai romanista d’adozione e sempre determinante quando conta davvero.
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