La Roma Femminile domina in casa della Juventus, ma la sfida scudetto finisce pari
L'1-1 va stretto alle romaniste: autogol di Soffia e rete di Lazaro. Greggi giganteggia, altro assist per Haavi. Le bianconere restano prime a +3
A dieci minuti dall'impresa. La Roma pareggia 1-1 contro la Juventus a Torino e fallisce l'aggancio in vetta. Lo fa iniziando male, pagando cara la distrazione, ma poi in continua crescita con un secondo tempo dominato. Difficile ricordare in tempi recenti vedere una squadra italiana giocare con quella personalità in casa delle bianconere, eppure non basta a portare a casa i meritati tre punti, mentre alla Juve è sufficiente un fortunato gol del vantaggio poi difeso dal basso aspettando di ripartire. Le giallorosse vengono sorprese dall'inizio sprint della squadra di Montemurro che pressa altissimo e marca a individualmente Haavi per bloccare il gioco romanista in ripartenza. Il migliore approccio alla gara frutta alle campionesse d'Italia l'1-0: Girelli colpisce di testa un pallone crossato dalla sinistra, nella bagarre c'è uno sfortunato tocco di Soffia che supera il portiere. La Roma incassa bene il colpo e reagisce subito, aumentando con calma la qualità del gioco e della circolazione di palla. Lavorano tanto tra le linee Andressa e Greggi (quest'ultima protagonista di una prova maiuscola in interdizione e ricostruzione della manovra per tutti la gara) e Lazaro viene spesso incontro a favorire gli esterni. Al 30' Serturini calcia a giro da dentro l'area e impegna Peyraud-Magnin in un grande intervento e dopo dieci minuti Bonansea spreca l'unica altra opportunità juventina della prima frazione.
È già una prova di carattere l'aver saputo reagire come ha fatto la squadra di Spugna, evidentemente consapevole dei propri mezzi che sbaglia ancora qualche passaggio di troppo in fase di finalizzazione ma può tranquillamente guardare in faccia qualsiasi avversaria in campionato. Nella ripresa è semplicemente più forte della Juventus per possesso palla, occasioni create e qualità del gioco e al 61' Lazaro mette la firma sul meritato pareggio. Tutto nasce da un pallone recuperato a tre quarti campo e girato da Haavi (quarto assist stagionale per lei) alla numero 29 che di sinistro supera il portiere. E si va avanti così fino al triplice fischio, con qualche opportunità importante sprecata dalle giallorosse e le bianconere che a sprazzi cercano dei varchi nella retroguardia romanista con la coppia Bartoli-Linari che si conferma affidabile e concede un solo tiro in porta. Uno solo, alla Juventus, in casa sua.
Il salto di livello che sta facendo la squadra giallorossa in questa stagione è evidente e ormai certificato largamente anche dai numeri, a volte però continua a mancare quel tanto di cinismo che basterebbe a portare a casa gare dominate come quella di ieri. Le tante variazioni di gioco e soluzione offensivo mettono in grossa difficoltà la Juventus: al 76' ancora Serturini (sempre generosissima e mai estremamente fortunata) va vicina al gol su sponda di Lazaro e sei minuti dopo Di Guglielmo spreca una chance che probabilmente si sognerà la notte. Dopo una bella percussione sulla destra, Glionna prende il fondo e prova un tiro cross che si impenna dopo la deviazione del portiere sul quale arriva la numero tre ma colpisce male al volo e la palla si spegne sul fondo. Nei minuti finali esordiscono in giallorosso Mijatovic e Haug, forse un po' tardi per l'impatto che potevano avere sulla gara. Un pareggio che lascia la Juve a più tre in classifica (che valgono come quattro, considerando gli scontri diretti) ma fa capire alla Roma più che mai, di poter essere superiore alle campionesse in carica. L'obiettivo resta la qualificazione in Champions e oggi Sassuolo e Milan (impegnate rispettivamente contro Lazio e Napoli) potranno accorciare, in prossimità dello scontro diretto con le giallorosse. Se poi la squadra di Spugna saprà vincerle tutte, avrà meritato di sognare in grande.
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