Tagliaferri di Share'ngo: «Ho denunciato gli atti vandalici dopo le parole di Pallotta»
Il "town manager" del servizio di car sharing: «Dopo i fatti di Liverpool disse che le violenze vanno denunciate: ho seguito il suo esempio»
Chicco Tagliaferri è il town manager di "Share'ngo" a Roma, un servizio innovativo che permette di noleggiare le auto elettriche e che funziona tantissimo nella Capitale oltre che in altre città d'Italia. Nei giorni scorsi, però, Tagliaferri si è visto costretto a chiudere la sede di Saxa Rubra, denunciando tutto attraverso il profilo Facebook dell'azienda. Una decisione imposta dai troppi atti vandalici inflitti alle «nostre auto»: tetti bucati con un trapano, vetri sfondati o gomme bucate. E doloroso era stato lo sfogo dello stesso manager: «Pensavamo di offrire un servizio utile a Roma e ai suoi cittadini. Abbiamo portato per davvero la mobilità sostenibile in città. I 20.000 romani che negli ultimi mesi hanno usato almeno una volta una Share'ngo hanno dimostrato come le auto elettriche siano affidabili e adatte agli spostamenti in città. Abbiamo, poi, dato un contributo, piccolo ma significativo, al miglioramento dell'aria che respiriamo eliminando molte emissioni inquinanti. Per questo pensavamo di fornire un servizio utile a Roma. Evidentemente ci sbagliavamo. Forse il car sharing elettrico di Sharengo che ha richiesto solo a Roma un investimento di oltre 7 milioni di euro non è ritenuto da alcuni un servizio utile e positivo, ma solo una speculazione». Adesso la situazione è un po' cambiata e non si dispera di riaprire la sede periferica, perché è giusto ricordarlo, quella centrale resta aperta.
Perché ha deciso di chiudere e di denunciare quanto accaduto?
«Lo stimolo mi è arrivato dalle parole del presidente della Roma, James Pallotta, l'indomani dei fatti di Liverpool, quando disse che queste violenze vanno denunciate, la forza mi è arrivata da lui, ho seguito il suo esempio».
Le istituzioni le sono state vicine?
«Ho sentito l'assessore comunale Linda Meleo, ed altri enti statali, Roma ci è stata molto vicina, motivo per cui stiamo cercando una strategia per potere riaprire la sede di Saxa Rubra, che avevo deciso di mettere a disposizione di una periferia cittadina».
Si è fatto un'idea di chi possa esserci dietro questi danni ai vostri veicoli?
«In realtà non credo nei complotti. Tante persone mi hanno parlato dei rom, dei parcheggiatori abusivi o addirittura di una presunta lobby dei tassisti. Sono certo non si tratti di loro così come non è stata la concorrenza. Credo invece che dietro ci siano delle "bravate" di teppisti, anche perché questi attacchi sono tutti avvenuti nei weekend e a ridosso delle festività. Credo dunque che si tratti di "ragazzate"».
Può tranquilizzare i clienti romani di "Share'ngo"?
«Assolutamente sì. La nostra azienda non lascerà mai Roma, anzi al netto dell'episodio di Saxa Rubra, ci stiamo rafforzando e presto amplieremo il nostro parco auto per gli affezionati della Capitale, che sono il nostro primo ed unico pensiero».
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