Proroga per Atac. Rischio taglio di risorse statali
Stimato un -15% dal fondo nazionale trasporti per la Capitale. Affidamento in house: ok in commissione, oggi battaglia in aula
Meno contributi per Roma. La proroga del Contratto di Servizio in house a favore di Atac potrebbe determinare una riduzione intorno al 15% dei contributi del Fondo nazionale per il trasporto pubblico di Roma. Il governo recentemente ha stabilito una penale del 15% dei sussidi se il servizio non è messo in gara o è affidato in house. Si avrebbe una diminuzione di risorse che dovrà essere compensata.
Proprio ieri le commissioni capitoline Mobilità e Bilancio, nell'ambito della seduta congiunta hanno espresso parere favorevole alla proposta di delibera che proroga l'affidamento del servizio di trasporto pubblico della Capitale ad Atac, dal 4 dicembre 2019 al 3 dicembre 2021.
La proposta di delibera approderà già oggi in consiglio comunale dove è calendarizzata come secondo punto all'ordine del giorno, dopo le votazioni sulla revisione dello Statuto di Roma Capitale. Per discussione e approvazione della delibera, l'Aula Giulio Cesare è stata convocata anche per la giornata odierna, con orario 18-23.
Obiettivo della maggioranza è quindi giungere al via libera entro domani al massimo, con un margine di tempo sufficiente prima della fine del mese di gennaio quando è atteso il parere del tribunale fallimentare alla richiesta di concordato preventivo in continuità.
La proroga, come spiegato nella seduta di mercoledì scorso dall'assessore alla Mobilità di Roma, Linda Meleo, «è necessaria per portare a termine il percorso di risanamento di Atac, poiché «due anni non sono un orizzonte temporale sufficiente per il risanamento aziendale: per ottenere questo obiettivo, la proroga per altri due anni è un presupposto fondamentale».
La proroga «è il tassello che serve per consentire ad Atac di elaborare un piano industriale a 4 anni, che permetta sia di rispondere ai credititori, sia di fare investimenti per continuare ad erogare il servizio», come spiegato dall'assessore al Bilancio di Roma, Gianni Lemmetti, nella seduta congiunta della scorsa settimana.
Il parere favorevole è stato espresso con 7 voti favorevoli del M5s della commissione Mobilità e 5 voti favorevoli del M5s e un voto contrario del consigliere dem Orlando Corsetti della commissione Bilancio.
La manovra
Ma la giornata di ieri è stata caratterizzata anche dallo stanziamento di 167 milioni di euro per rinnovare la flotta di autobus nei prossimi tre anni, con l'arrivo di circa 600 mezzi, e potenziare così il trasporto pubblico locale di Roma.
Una variazione al Bilancio di previsione 2018-2020 è stata approvata dalla Giunta Capitolina e prevede un maggior finanziamento di 159 milioni di euro per l'acquisto di nuovi mezzi, che vanno ad aggiungersi agli oltre 8 milioni di euro già stanziati in sede di approvazione del bilancio a dicembre.
Il provvedimento verrà sottoposto oggi all'approvazione dell'Assemblea Capitolina. Per l'acquisto dei veicoli sono previsti ulteriori fondi per 30 milioni di euro nel 2018, 30 milioni nel 2019 e 99 milioni nel 2020.
«Con questa variazione di bilancio – spiega l'assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti – confermiamo la volontà dell'amministrazione capitolina di rilanciare il trasporto pubblico locale e migliorare la mobilità cittadina. Auspichiamo che il Mise sostenga questa azione di sviluppo del servizio pubblico, concedendo i fondi annunciati al Tavolo per Roma ma al momento non ancora stanziati».
Chiare le intenzioni dell'amministrazione. Anche l'assessora Meleo fa riferimento alla delibera. «I fondi garantiranno nuova vita al parco mezzi – dichiara l'assessora alla Città in Movimento, Linda Meleo – con l'acquisto di 600 nuovi autobus che andranno a svecchiare la flotta e potranno essere messi a disposizione dei cittadini. Il piano industriale, che l'azienda sta mettendo a punto, va di pari passo con l'iter procedurale attuato dall'amministrazione».
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