Cronaca

Addio a Papa Francesco, il Papa tifoso: dal San Lorenzo alla Serie A

L'amore per il San Lorenzo, l'amichevole tra Italia e Argentina nel 2013 e il ricevimento della Roma di Totti. Il Pontefice si è spento a 88 anni

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA Vittorio Cupi
21 Aprile 2025 - 10:53

Quando Jorge Mario Bergoglio fu eletto Papa, una delle prime cose che si vennero a sapere su di lui fu la sua passione calcistica: il San Lorenzo de Almagro. Poche ore dopo la sua elezione, avvenuta la sera del 13 marzo, l'account twitter del club argentino pubblicò una sua foto risalente a quando era ancora cardinale e in cui mostrava con orgoglio il gagliardetto azulgrana della squadra e la foto della tessera n. 88235 di socio del club. Nel 2011 aveva inaugurato la cappella della società intitolata al fondatore, Don Lorenzo Massa. Insomma, se c'è una squadra in cui fede calcistica e religiosa si mischiano benissimo, è proprio il San Lorenzo, i cui giocatori sono chiamati "cuervos", "corvi", appellativo che in Argentina si usa per i sacerdoti. Naturalmente in quel momento il mondo del calcio ha provato più di una volta ad avvicinarsi a un papa talmente appassionato che già a 13 anni invadeva il campo per festeggiare la vittoria del campionato da parte della sua squadra del cuore. Che peraltro un anno dopo la sua elezione ha vinto il campionato e nel 2014 ha consegnato al suo tifoso più illustre la Copa Libertadores nell'Aula Paolo VI. Lui però non si è mai lasciato andare, anche in quel momento, limitandosi a ringraziare a dire: "Siete parte della mia identità culturale".

La FIGC si è mossa subito e ha organizzato il 14 agosto 2013 all'Olimpico un'amichevole tra Italia e Argentina proprio in suo onore. Papa Francesco ha ricevuto in udienza le due squadre il giorno prima della partita, vinta 2-1 dall'Argentina, ma non è andato allo stadio, come probabilmente si sperava. Anche la Roma naturalmente ha fatto la sua parte. Pochi mesi prima il Pontefice aveva ricevuto una maglia in omaggio dal suo omonimo Francesco Totti e dall'allora presidente James Pallotta. La Roma è poi stata ricevuta ufficialmente il 2 settembre 2016 proprio insieme ai calciatori del San Lorenzo. I calciatori regalarono al Papa una maglia numero 1, in ossequio al suo passato da portiere, e lui mostrò a tutti le sue vecchie maglie di lana da calciatore. Tra i più emozionati naturalmente gli argentini Fazio, Perotti, Iturbe e Paredes. Una maglia con il suo autografo andò poi all'asta per sostenere le popolazioni del terremoto che aveva colpito Amatrice e il centro Italia pochi giorni prima. E a loro fu devoluto l'incasso dell'amichevole organizzata il giorno dopo proprio tra Roma e San Lorenzo in un Olimpico con tantissimi tifosi argentini. Risultato finale 2-1 per la Roma, con i gol di Iturbe e Keba. Era la "Festa della Famiglia" e la Roma indossò una maglia con un logo speciale e la scritta "Misericordes Sicut Pater". Neanche quel giorno però il Papa andò allo stadio e la sua immagine fu proiettata sul maxischermo. Il suo nome, Francesco, comparve sulla maglia indossata da Totti, che per una volta non aveva sopra al numero 10 il cognome, ma il nome.

Allo Stadio Olimpico Bergoglio era comunque andato il 1 giugno 2014, ma non per un evento sportivo. Tenne un discorso in occasione della convocazione nazionale del Rinnovamento dello Spirito Santo. Ci è tornato dieci anni dopo per la giornata mondiale dei bambini. Il 25 maggio 2024 l'impianto si è riempito di bimbi e lui ha dato il simbolico calcio d'inizio a una partita tra i bambini e i calciatori internazionali, tra cui Cafu e Roberto Carlos, capitanati da Gianluigi Buffon.
Sempre con discrezione, non ha mai fatto mancare la sua vicinanza al mondo del calcio e dello sport in generale. Con lui è proseguita la tradizione della "Partita della pace", riuscendo spesso a coinvolgere tanti grandi campioni, accolti in Vaticano il giorno prima.

Con lui è nata la squadra "Athletica Vaticana", unica organizzazione polisportiva ufficiale dello Stato della Città del Vaticano, che è affiliata alla Fidal e ha mandato suoi rappresentanti anche a manifestazioni internazionali di ciclismo, taekwondo e altre discipline. Nel 2021 peraltro Francesco ha diffuso una sorta di "enciclica dello sport", indicando i sette punti chiave: lealtà, impegno, sacrificio, inclusione, spirito di gruppo, ascesi, riscatto.

Ha spesso ricevuto grandi sportivi in Vaticano, da Diego Armando Maradona a giocatori NBA guidati da Marco Belinelli. Nel 2014 ha presenziato alla Messa degli sportivi celebrata nella Basilica di San Pietro con una emozionante sfilata di campioni olimpici e paralimpici di tutti i tempi. Era l'evento che chiudeva le celebrazioni per il centenario dalla nascita del CONI. In quell'occasione pronunciò un toccante discorso sui valori dello sport, chiudendolo con gli auguri per la candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024. "Io non ci sarò!", disse alla fine. E invece i Giochi non sono stati a Roma, Francesco invece ci è rimasto almeno un anno in più rispetto a quanto prevedeva. 

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