Conferenze Stampa

Mihajlovic: "Avevamo fatto di tutto per prendere Ibanez"

Il tecnico del Bologna alla vigilia della sfida con la Roma: "Ha scelto i giallorossi e posso capirlo, sono contento per lui ma anche per noi dato che ci avevamo visto lungo"

PUBBLICATO DA La Redazione
12 Dicembre 2020 - 13:14

L'allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic, alla vigilia della sfida di serie A contro la Roma, ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole:

Come ha visto Vignato, può partire titolare?
"L'ho visto bene, può giocare...perché siamo quelli, non abbiamo l'imbarazzo della scelta davanti. Lui si sta allenando bene, domani partirà dall'inizio perché Sansone è ancora fuori".

A che punto è Skov Olsen?
"Ieri si è fatto male di nuovo, è uscito prima in allenamento, perciò si riparte da zero. Oggi gli rifanno gli esami ma per domani non è nemmeno convocato".

Ha la tentazione di riproporre la difesa a tre?
"Io ho spiegato perché ho fatto la scelta della difesa a tre contro l'Inter. Non potevo lasciare 50 metri di spazio di campo a Lukaku e Martinez, con Tomiyasu e Danilo, perché gli attaccanti nerazzurri sono più forti e più veloci, quindi ho preferito mettere un difensore in più; poi se cominciavo con il solito modulo non avrei avuto cambi. Sicuramente avremmo potuto fare meglio. E' stata colpa mia, il messaggio è stato recepito male, si è pensato che io volessi andare a Milano per difendermi e non per vincere, ma non era così. Ho chiesto scusa anche alla squadra pe questo. Ma dalle cose negative si impara e ho capito che non possiamo giocare con quel modulo. Il mio obiettivo era comunque quello di fare un gol in più dell'avversario. Abbiamo perso meritatamente ma penso che avremmo comunque potuto fare meglio. Io continuerò a cercare di giocare con la mia mentalità e con il mio modulo".

Ha già scelto tra Da Costa e Ravaglia?
"Volete che vi dico tutta la formazione? Si, ho già scelto, ma non ve lo dico".

Cambierà qualcosa nel vostro lavoro con la positività al Covid di due membri dello staff tecnico?
"No cambia niente, siamo in quarantena domiciliare, ma non è che sia molto diverso, perché comunque facciamo sempre casa-allenamento. Continuiamo a lavorare come sempre. Al momento siamo stati fortunati perché non è ancora capitato a qualche giocatore, ma prima o poi ci capiterà e questo mi preoccupa perché già siamo decimati dagli infortuni, poi se si aggiunge anche un positivo al Covid diventa un serio problema, ma purtroppo da questo non ci si può difendere".

Ieri si è espresso il presidente e ha confermato tre cose: i progetti non cambiano, a gennaio non c'è un extra budget e ha aperto alla possibilità di una punta...quanto ci spera?
"Non ci spero ne di più ne di meno rispetto a quanto ho sperato negli ultimi due anni. Io sono pienamente d'accordo a metà con quello che dice il presiedente, perché il nostro obiettivo era si migliorare la stagione scorsa e prendere i giocatori per lottare in Europa, ma col Covid gli investimenti sono stati bloccati. Perciò abbiamo deciso di investire sui giovani e fare la squadra più giovane d'Italia. Vedi Hickey, che ha 18 anni, che con l'infortunio di Dijks ha giocato subito. Abbiamo preso Vignato, che è stato uno dei migliori di B dell'anno scorso, sta crescendo e sta migliorando molto. Abbiamo preso De Silvestri, gratis, un giocatore che mi serviva per spostare Tomiyasu centrale. Abbiamo venduto Bani, uno dei migliori difensori dell'anno scorso. Abbiamo cercato di prendere una punta ma non ci siamo riusciti. Sono d'accordo col presidente nel dire che dobbiamo prendere un giocatore che sia funzionale, ma bisogna trovarlo e non sarà facile. Sui 52 punti...io andrei per gradi. Visto che questo è un campionato strano, si gioca senza pubblico, non c'è stata una vera preparazione, dall'inizio dell'anno abbiamo sempre 6/7 infortunati, siamo aggrappati a due signori di 36/38 anni che spero non si facciano male e abbiamo una squadra giovane...per tutti questi motivi io dico che ora cerchiamo di salvarci, poi se tutto andrà bene dopo aver raggiunto la salvezza cercheremo di andare a prendere quei 52 punti. Dobbiamo stare attenti e concentrati, per questo dico che andrei per gradi, perché gli obiettivi possono anche cambiare. Se riusciremo ad arrivare a quei 52 punti secondo me avremo fatto un mezzo miracolo. Questo gruppo ce la può fare ad arrivarci, ma con tutte le assenze e i pochi cambi diventa dura soprattutto quando sfidi squadre che hanno tante sostituzioni in più. Noi tanti gol li abbiamo subiti dal 70' in poi, proprio perché ci mancano gli uomini".

Come sta Dijks?
"Si sta allenando, ogni tanto si aggrega alla squadra. Ha ancora paura, per questo ci vorrà un po' di tempo per rimettere a posto la testa e il fisico, perché ha una struttura grossa... Vedremo quando sarà disponibile".

Domani avrete di fronte Dzeko, come si ferma?
"Se lo fermiamo come abbiamo fatto con Lukaku non si ferma. Speriamo domani non sia in giornata. Avendo preso il Covid magari non sta ancora bene fisicamente e potrebbe concederci qualcosa in più. Ma non è solo Dzeko come non è solo Lukaku nell'Inter, sono una squadra completa. Noi giocheremo per fare un gol in più, ci proveremo. Sappiamo che potremmo prenderlo, anche se spero di no, ma l'obiettivo rimane sempre quello di farne uno un più. Sappiamo di essere in difficoltà, abbiamo pochi cambi e siamo consapevoli che la Roma sulla carta è più forte di noi, ma il calcio è strano e vince chi ha più voglia di soffrire, di fare risultato e per noi vincere con la Roma sarebbe importante perché quest'anno non abbiamo ancora vinto con una grande e spero che domani sia la volta buona".

Le dispiace che Ibanez abbia preferito la Roma al posto del Bologna lo scorso anno?
"Significa che il direttore ha visto bene, per noi sarebbe stato un giocatore importante. Ha scelto la Roma ma posso anche capirlo. Roma è una grande possibilità. Sono contento per lui ma anche per noi perché vuol dire che ci avevamo visto lungo. Noi abbiamo fatto tutto il possibile per portarlo qui ma è stata una sua decisione. Si sta comunque dimostrano quello che noi pensavamo di lui"

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