Fonseca: "Cambiano i giocatori ma non le nostre intenzioni"
Il tecnico: "Domani giocherà Mayoral. Io voglio coraggio in costruzione, chi non ha questo tipo di coraggio non può giocare in questa squadra"
Il tecnico della Roma Paulo Fonseca ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Genoa-Roma. Queste le sue parole:
Come sarà la fase offensiva della Roma nella transizione da Dzeko a Mayoral?
"Sono giocatori con caratteristiche diverse. Conosciamo l'importanza di Dzeko in questa squadra, era in un momento positivo dopo la partita con la Fiorentina. Ma domani non giocherà e giocherà Borja che ha altre caratteristiche. Per me è importante che non cambino le caratteristiche della squadra, cambiano i giocatori ma non le nostre intenzioni offensive, l'obiettivo e la forma di gioco sono gli stessi".
La corsa al quarto posto è complicata. Lei dice che vanno aspettati alcuni giocatori, ma un giocatore che arriva in un contesto del genere non dovrebbe essere già pronto?
"Dobbiamo capire che la serie A è un campionato diverso e se abbiamo un giocatore come Pedro molto esperto con adattamento più veloce, con i giovani è normale avere più tempo, come è con Mayoral, Perez e Villar, che sono giocatori giovani con cui abbiamo bisogno di tempo. È un campionato diverso e tatticamente molto forte, dobbiamo essere pazienti con loro".
Lei è fiducioso sul ricorso di Verona-Roma?
"È chiaro per tutti che non abbiamo avuto nessun vantaggio in questa situazione. La pena non può essere la stessa per chi è avvantaggiato e chi no, per questo sono fiducioso".
Sulla vicenda dei tamponi della Lazio?
"Non posso parlare degli altri ma solo di quello che facciamo qui".
Quest'anno non ci sarà il blackout dello scorso anno capitato a gennaio?
"Siamo a novembre, l'importante è adesso, per me il futuro è domani e non posso parlare di gennaio quando siamo a novembre. È più importante la prossima partita per noi, domani è difficile"
Oggi si può parlare di chi costruisce e chi invade spazi, non di specializzazione di ruolo. Per questo i giocatori si trovano così bene?
"Non possiamo separare le due cose, questo è un processo collettivo, importante da avere. Abbiamo giocatori che cercano più gli spazi e la profondità e altri più pronti a iniziare la costruzione ma è un processo della squadra, ora la squadra sta capendo sempre meglio quello che deve fare".
State pensando di non far partire i giocatori per le nazionali?
"Decideranno le autorità competenti".
Riproporrà un modulo con due punte? Chi giocherà tra Pedro e Mkhitaryan?
"La mia scelta non è stata in funzione di Mayoral, ma della partita e della strategia degli avversari. Non ho scelto un giocatore per farlo stare vicino a Borja, ma è stata una scelta di strategia".
Una piccola nota negativa riguarda gli errori in costruzione dal basso...
"No. Noi prepariamo le partite in funzione degli avversari come fanno il pressing. È diverso quando una squadra gioca a uomo a uomo o a zona o misto. Devo dire una cosa, io voglio questo tipo di coraggio nella mia squadra, di giocare anche in momenti di pressing. Un giocatore che non ha questo tipo di coraggio non può giocare in questa squadra. Anche quando sono stati fatti degli errori sono stato contento del coraggio di questa squadra".
La Roma non sta subendo gol: è cambiato qualcosa in difesa?
"Non è giusto parlare così, è importante dire che il processo difensivo non è fatto per tutta la squadra. La squadra sta bene nei momenti difensivi, per questo per me è importante non prendere gol ma è importante di tutta la squadra e non solo dei difensori"
Come giudica l'ultimo ciclo di partite?
"Non è finito il ciclo di partite. Abbiamo fatto bene, ma il passato non è importante se non possiamo costruire un futuro. Abbiamo fatto bene ma ora è importante il futuro e il futuro è domani. Non mi piace parlare di questa situazione isolatamente. Siamo in un buon cammino e dobbiamo continuare così, con questo spirito di ambizione e di squadra".
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