Conferenze Stampa

Fonseca: "Credo ancora al quarto posto. La Roma non è Dzeko dipendente"

Il tecnico portoghese alla vigilia di Milan-Roma: "La squadra ha risposto bene e guardo con ottimismo a questo finale di stagione. Kluvert sta meglio"

PUBBLICATO DA La Redazione
27 Giugno 2020 - 15:37

Paulo Fonseca ha parlato alla vigilia di Milan-Roma dal centro tecnico di Trigoria. Secondo le nuove disposizioni anti-Covid non si è tenuta la consueta conferenza stampa ma i giornalisti hanno inviato le domande che sono state poste al tecnico dai colleghi di Roma Tv.

Zero minuti per Kluivert nella prima partita, domani parte titolare?
"Mi mancavano queste domande (ride ndr), vediamo domani. La scorsa settimana ha avuto un piccolo affaticamento. Adesso è pronto ma vediamo domani".

Quanto ha perso e quanto ha ritrovato della Roma pre lockdown?
"Questa valutazione la potremo fare a fine stagione. Abbiamo fatto molte cose bene prima del lockdown e abbiamo iniziato bene dopo. Non dobbiamo dimenticarci che abbiamo fatto la prima partita senza una preparazione normale e la squadra ha risposto bene contro la Sampdoria. Sono molto ottimista per questa parte della stagione".

Cosa ha ammirato di più del Milan di Berlusconi?
"Rijkaard, Gullit, Van Baste, Baresi, Maldini sono tutti giocatori che ammiravo da giovane. Ma anche gli allenatori come Sacchi o Capello. Hanno fatto cose fantastiche, è la squadra più bella che ho visto".

Spera ancora nel quarto posto? La Roma è troppo dipendente da Dzeko?
"Questa valutazione è stata fatta dopo i due grandi gol di Dzeko. Lui è importante ma tutti i giocatori lo sono. Penso che la squadra non dipende da un solo giocatore in particolare, tutti dipendiamo da tutti. L'Atalanta è forte e sta bene ma io spero ancora. Noi dobbiamo pensare a vincere la nostra partita, senza vittoria non possiamo pensare agli altri".

A Milano farà molto caldo, le sembra giusto giocare a questo orario? I calciatori sono preoccupati? Ha pensato a staffette programmate anche prima dell'ora di gioco?
"Io preferisco giocare più tardi perché a quell'ora fa troppo caldo, ma farà caldo per entrambe le squadre e non cerco scuse. Certo che il calcio è meglio senza caldo. Non ho sentito i giocatori preoccupati per questo, siamo ottimisti e tranquilli. Dobbiamo fare una buona partita. Non ho basato le mie decisioni sui cinque cambi, le mie decisioni sono fatte in funzione della strategia  e della condizione fisica, non da questo".

Qualcosa è andato storto nel recupero di Pau Lopez?
"Lui ha fatto un recupero normale, ha iniziato ora allenarsi con noi. Non è pronto per questa ma sarà con noi dalla prossima partita".

Mkhitaryan ha avuto qualche problema fisico la scorsa partita, può giocare due gare ravvicinate? Come sta Zappacosta?
"Mkhitaryan aveva solo un piccolo affaticamento, non ha nessuno problema. È pronto per giocare. Anche Zappacosta sta bene".

Nell'ultima partita avete tirato tanto in porta, a cosa attribuisce la difficoltà di fare gol contro la Samp?
"Posso essere preoccupato se la squadra non crea, ma è molto positivo che la squadra crea tanto. Non possiamo dimenticare che era la prima partita. Se la squadra continua a giocare così ci saranno più possibilità di segnare. Dovrei essere preoccupato se la squadra non creasse, anche perché abbiamo vinto che è la cosa più importante. Contro il Milan sarà una partita diversa e la squadra non creerà tante occasioni ma dovremo segnare quelle che ci capiteranno".

Il Milan sembra una squadra in salute, che gara si aspetta? Rebic è il pericolo principale?
"Il Milan è in un buon momento, hanno giocato bene. Questo Milan è più forte di quello che abbiamo affrontato all'andata. Ma noi dobbiamo pensare a noi stessi, dobbiamo preoccuparci solo di quello che dobbiamo fare noi. Non possiamo preoccuparci solo di Rebic, ma di tutta la squadra".

Avere una rosa lunga può essere il fattore determinante in questo momento?
"È molto positivo avere quasi tutti i giocatori pronti. Ho la possibilità di cambiare di partita in partita. In questo momento non posso pensare solo alla prossima partita ma anche a quelle successive perché il tempo di recuperare è poco. Quando penso alla squadra di domani devo pensare anche a quella di tre giorni dopo. Ma con tutta la squadra pronta per giocare è più facile scegliere".

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