Ranieri: "Ho rivisto l'espulsione di Hummels. Forse Turpin ha esagerato"
Il tecnico giallorosso alla vigilia di Roma-Cagliari: "Dybala? Sarà un punto fermo della squadra del prossimo anno. Dovbyk deve credere di più in noi"

(GETTY IMAGES)

Dopo la delusione europea e alla vigilia di Roma-Cagliari, Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le dichiarazioni del tecnico giallorosso.
"Vorrei tornare sull'espulsione di Hummels. Io ho fatto quella dichiarazione dopo aver visto l'immagine sul telefono. Ci può stare l'espulsione, ma credo sia forzata. Credo che Turpin sia stato un po' severo, poteva dare anche giallo. Sicuramente in una partita come Bayern Monaco-Real, avrebbe dato il giallo. Ma pazienza, Turpin lo vorrei sempre, così come Letexier. Sono arbitri bravissimi e a me piacciono. È andata così, sono dispiaciuto ma questo è il calcio. Vi ho fatto venire perché sapete che Cagliari è una città particolare. Mi ha dato i natali come allenatore, mi piaceva ribadirlo".
Kone e Saelemakers poco coinvolti, anche Pellegrini. Cosa è successo? Si comincia a ragionare per il futuro?
"Il futuro è domani e sicuramente ragioneremo. Ho a disposizione 26 giocatori e sapete che l'allenatore può fare 5 cambi. Capisco che per voi fa notizia, ma per me no, ho l'opportunità di cambiare in corsa. A Bilbao avevo bisogno di determinati tipi di giocatori, poi la strategia non si è potuta fare. Sono giocatori fortissimi che sono nella mia testa per fare forte la Roma. Per me non c'è nessuno problema".
Ghisolfi prima dell'Athletic ha detto che Dovbyk avrebbe dovuto dimostrare il suo valore. Lui continua a non essere completamente coinvolto. Perché lo ha tolto dopo 8' del secondo tempo?
"L'ho tolto quando ho ritenuto giusto cambiarlo. Mettendo Soulé ho cercato di dare più struttura alla squadra. Mi aspetto tanto da lui, deve decidersi. Io credo tanto in lui, ma lui deve credere in noi. È un dare e avere".
Ci sono evoluzioni sull'allenatore?
"Onestamente, vi pare se c'è qualcosa io ve lo vengo a dire? Mi sembra prematuro, aspettate la fine del campionato e saprete cosa ha scelto il presidente. Ora il focus deve essere sulle dieci partite. La cosa più importante per la società, i tifosi e per la squadra. Giochiamoci queste dieci partite alla morte, poi raccoglieremo i punti che avremo meritato".
Ha detto "Deve credere in noi" su Dovbyk...
"Noi abbiamo un modo di giocare aggressivo. Al ragazzo ho detto 'tu pensi al gol, io alla prestazione'. Se fai gol e non la prestazione, ci posso passare sopra. Ma se non fai gol e non fai la prestazione... allora mi lasci con l'amaro in bocca. Deve lottare. Si è arreso? Non credo, non voglio crederlo. Me lo deve dimostrare, anche in allenamento. Se si vuole arrendere, ho altri calciatori".
Ha parlato con la società per l'espulsione di Hummels?
"Non ho parlato con nessuno".
Su Hummels.
"Si è scusato subito con tutti, è dispiaciutissimo. La squadra la vedremo domani. Io chiedo loro di reagire e di stare sul pezzo. Arriva il Cagliari, una squadra ben quadrata e ben guidata. Vogliono salvarsi, verranno col coltello tra i denti. Giocano molto in verticale".
Dybala avvertiva qualche fastidio durante l'Athletic, sta bene?. Sarà un punto fermo della Roma del futuro?
"Non è al 100%. Per me è un punto fermo della Roma del prossimo anno. L'ho detto, lo dico e lo sottoscrivo. Quando c'è e sta bene, vale il prezzo del biglietto. Credo sia stato preconvocato con l'Argentina".
Come cambierà la gestione della squadra?
"Sicuramente non ci sarà la stessa alternanza, ma ci saranno formazioni differenti e cambi differenti. Lavoreremo tutti i giorni, starà a me vedere chi scende un po' di forma e sostituirlo magari dopo un'ora di gioco, o farlo entrare dopo un'ora... dipende da partita a partita".
Ha notato mancanza della concentrazione da alcuni membri della difesa?
"Noi stiamo marcando a uomo, avevo predisposto degli uomini alti proprio per controbattere la bravura dell'Athletic. Ma non è stato possibile nel corso della partita".
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