Dybala: "Grazie a Ranieri mi sento un leader di questa squadra"
L'attaccante giallorosso alla vigilia di Athletic-Roma: "Non sono uno che alza la voce, cerco di aiutare i miei compagni. Domani l'importante è il passaggio del turno"

(GETTY IMAGES)

Manca sempre meno ad Athletic-Roma e, alla vigilia del match, Paulo Dybala è intervenuto in conferenza stampa al fianco di Claudio Ranieri. Queste le dichiarazioni dell'argentino direttamente da Bilbao.
Sei sempre stato un leader tecnico, ultimamente sei anche più carismatico. C'entra Ranieri?
"Sicuramente. Mi ha trasmesso fiducia nel parlare ai miei compagni più giovani, e io la uso per aiutarli. Non sono uno che alza la voce nello spogliatoio, cerco di dare qualche parola di fiducia".
Sei a quota 199 gol, può essere l'occasione giusta per i 200?
"L'importante è che se succede è per passare il turno, i record sono belli ma l'importante è tornare a Roma con l'accesso ai quarti".
A parte Budapest non hai ancora mai segnato in Europa in trasferta con la Roma. Si tratta di un caso? La convocazione con l'Argentina può essere uno stimolo in più?
"Non ci avevo mai fatto caso, mi dispiace ma non leggo i giornali. L'importante è che torniamo a Roma col passaggio del turno, penso che in queste partite uno debba essere meno egoista e pensare alla squadra. Le convocazioni della nazionale non sono ancora uscite, ovviamente per noi argentini poter indossare la maglietta del nostro paese è molto importante".
Quest'anno dal punto di vista fisico sembra tu stia molto bene. In un'intervista a "Il Romanista" Max Sertori ha detto che con te è stato fatto un lavoro speciale. C'è un segreto alla base di questo tuo stato fisico?
"Se c'è un segreto e te lo dico, non sarà più un segreto. Rimarrà un segreto. Stiamo lavorando bene, sto cercando sempre di trovare la cura migliore, in alcuni casi è andata meglio e in altri no. Adesso spero che le cose continuino così, ho trovato dei metodi che mi fanno sentire bene, che mi aiutano fisicamente. Quindi sì, stiamo facendo alcune cose, ma non le dico".
Tu, Soulé e Paredes vi sentite un punto di riferimento per lo spogliatoio?
"Essendo argentini ci conosciamo da tempo e condividiamo tante cose, ma penso che qui ci siano tanti punti di riferimento, giocatori di esperienza che hanno giocato in club importanti vincendo trofei, e gente che è qui da tanto. Un gruppo molto bello che ora ha trovato un equilibrio in tanti aspetti, con giocatori che magari giocano meno ma che poi entrano nel secondo tempo perché non ci siano momenti di tensione. In allenamento diamo tutto senza farci male tra di noi, ognuno dà un contributo molto importante per il gruppo, che fa la differenza".
Cosa ti aspetti dalla partita di domani? Quanto siete favoriti per il risultato dell'andata?
"Io credo sarà un 50-50. Per noi è come se fosse finita 0-0, veniamo qui per giocare la nostra partita. Ci sarà un ambiente molto bello da vedere, Ranieri mi ha parlato di una grande tifoseria ma dopo dovremo pensare alla partita, se non lo faremo coi giocatori veloci che ha l'Athletic ci farà male".
Cosa conosci del San Mamès e dell'Athletic?
"Del San Mamés niente, è la prima volta che sono qua. Ne ho parlato con dei colleghi che mi hanno detto cose molto belle di questo stadio. Ho una grande curiosità per vedere questa tifoseria, come ho detto prima dobbiamo concentrarci bene sul campo perché se ci mettiamo a vedere cosa c'è intorno la pagheremo".
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