Ranieri: "Il Porto è una squadra forte, dovremo fare un'ottima partita"
Parla il tecnico giallorosso: "Loro hanno giocatori forti, una buona tecnica e un ottimo possesso palla; sono molto veloci nel riconquistare il pallone"
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Alla vigilia di Porto-Roma, ha parlato in conferenza stampa Claudio Ranieri. Queste le parole del tecnico giallorosso:
Quali sono i punti di forza del Porto e cosa ha chiesto alla squadra?
"Ciò che ho chiesto ai ragazzi rimane a loro. Il Porto è una squadra con un ottimo possesso palla e un'ottima tecnica, riconquistano palla velocemente, hanno giocatori importanti quindi dovremo fare una grande partita".
Questa sarà una partita da dentro o fuori. La cosa più importante da fare domani in vista del ritorno?
"La prima cosa è essere super concentrati perché mi aspetto un Porto arrembante sorretto dai propri tifosi. Abbiamo visto come giocano anche se sanno giocare in più modi, noi dobbiamo giocare con grande intensità e naturalezza, come sappiamo. Ok i 180', ma io voglio una Roma che giochi sempre allo stesso modo. Stiamo lavorando per questo, ancora non siamo validi per come lo intendo io ma i ragazzi stanno lavorando molto per darmi le soddisfazioni che i tifosi chiedono".
Molte panchine, poi il gol nel derby, quindi altre panchine: a che punto è il reset che aveva chiesto a Pellegrini? Lo considera ancora un titolare?
"Sempre. Tutti i miei giocatori sono titolari, specialmente ora che giocheremo spesso. Lui è un giocatore importante, che stimo molto. Le panchine arrivano perché in certi tipi di certe gare preferisco magari altri giocatori, ma so cosa può dare e quando lo può dare al massimo gioca".
Fuori dall'Italia la Roma non vince da settembre 2023: perché secondo lei?
"Perché troviamo altre squadre più forti di noi, forse? Prendiamo per esempio il Como, guardate cosa fa: tutti aspettano il Como all'Olimpico come una preda facile, vedrete che ci sarà da sudare. La differenza col rendimento casalingo è dovuta magari agli altri che hanno paura di venire a giocare da noi".
In uno stadio come questo, affrontare una squadra come il Porto può dare una svolta nel rendimento fuori casa della squadra?
"Sono curioso. Loro sono come noi, hanno intrapreso questo rinnovamento totale, è una squadra giovanissima, con giocatori molto bravi tecnicamente, aggrediscono e ripartono. Siamo entrambi al di sotto di ciò che devono essere Roma e Porto. La squadra che passerà il turno avrà più autostima, convinzione e voglia di andare avanti".
Sembra che la squadra non si senta a proprio agio con la difesa a 4, in certe sensazioni sembra manchi qualcosa. Lei anche ha una sensazione, e asseconda dunque la squadra con la difesa a 3, oppure è una sua scelta che non considera il parere dei giocatori?
"No, non sento il parere dei miei giocatori. Si prende gol magari perché davanti e a centrocampo non si pressa bene e ci facciamo sempre infilare. Quando siamo concentrati nel non far ripartire i nostri avversari, ecco che non subiamo un certo tipo di gol. A prescindere dai 3 dietro, dai 4. Poi quando siamo 1-0 sotto in campionato, lì perdere 1 o 2 a 0 non cambia molto, e quindi provi di tutto il Porto ha fatto così contro lo Sporting, rischiando di prendere il secondo gol e pareggiando alla fine... Domani invece conterà, ci aspettiamo una partita di spinta del Porto, sorretto dal proprio pubblico. Noi cercheremo di creare loro i problemi che sappiamo creare alle squadre".
Alla domanda fatta a Svilar sul pensiero di lasciare Roma per il rendimento negativo della squadra, il tecnico è intervenuto: "Allora io non dovevo venire. Quando ci si arrabbia è giusto dire ciò che si deve, è tutto utile alla squadra. Certo dipende in che modo, ma magari si arrabbiassero di più".
Cosa pensa di Anselmi? E di Sergio Conceicao? Lo ritiene un buon arrivo per la Serie A?
"Di Sergio penso bene, ha fatto benissimo in Portogallo e quando abbiamo giocato contro di lui gli ho detto che ha rimesso a posto il Milan, si vede già la sua mano anche se deve ancora lavorare per far sì che sia la sua squadra. L'altro ha 38 anni e allena il Porto, che posso dire? Soltanto belle parole. Gli auguro un futuro di soddisfazioni e di vittorie, non magari in questa doppia sfida".
"Devo dire che il Porto è un'ottima squadra, tra le più giovani in Portogallo e in Europa. Ci sono giovani di grande valore, che muovono la palla a 1 o 2 tocchi per cui sarà difficile pressarli, dobbiamo essere attenti perché sanno partire in contropiede e sanno anche creare difficoltà con un calcio organizzato. Mi aspetto una bellissima partita domani".
"Mi fa piacere che Anselmi mi guardava quando stavo al Valencia, magari si ricorda che avevo Lopes in squadra, magari era troppo piccolo quando avevo Batistuta alla Fiorentina, un altro argentino. Gli devo fare i complimenti, deve essere davvero in gamba se a 38 anni guida una squadra blasonata come il Porto, gli devo fare i complimenti per forza".
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