Conferenze Stampa

Ranieri: "Genoa squadra veloce, dovremo stare attenti alle ripartenze"

Il tecnico ha presentato in conferenza la partita contro i rossoblù: "Non credo che Pellegrini partirà, Soulé rimane sicuramente. Cristante in gruppo dalla prossima"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
15 Gennaio 2025 - 11:59

A due giorni dalla sfida di campionato contro il Genoa, il tecnico della Roma Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa. Queste le parole dell'allenatore giallorosso:

Ha recuperato tutti a parte Cristante? Il Genoa è una squadra veloce nelle ripartenze, un centrocampista in più come Pisilli può essere d'aiuto per le preventive di cui ha parlato?

"Sicuramente, con un centrocampo a tre siamo molto più strutturati. Ma le preventive che chiedo io sono quelle dei difensori. Il Genoa è una squadra compatta, Vieira ha dato una struttura molto pratica, chiudono bene gli spazi e sono molto rapidi nelle ripartenze".

Esiste ancora la possibilità che Pellegrini possa lasciare la Roma in questo mercato?

"Come dico sempre, tutto è possibile nel mondo del calcio, però non credo. Non credo, ma se dovesse venire una squadra e lui è contento di andare... Ma è un ragionamento che vale per tutti, e non credo che accadrà, questa è la mia sensazione".

Nelle ultime 4 partite di campionato Soulé non è mai sceso in campo. Lei lo vede scontento? Un prestito potrebbe valorizzarlo o crede che troverà le sue occasioni qui?

"Io credo molto in questo ragazzo, sono convinto che sarà un giocatore del futuro della Roma. Sta migliorando molto su quello che gli chiedo, ovvero di essere più pratico. Sicuramente resta con noi, perché credo in lui e perché avrà le sue opportunità per dimostrare che sta migliorando".

È arrivata l'ufficialità del divieto per la trasferta di Udine. Farete qualcosa?

"Sicuramente, cercheremo di fare qualcosa. Non lo sapevo, mi dispiace: come ho sempre detto, i tifosi - e non solo quelli della Roma - sono ciò per cui si gioca, il tifo è la cosa più bella che ci possa essere. Mi auguro si possa sistemare, la società farà ciò che ritiene più opportuno, ma spero che la questura possa permettere ai nostri tifosi di accompagnarci a Udine".

Torna l'Europa, quindi verranno usati più calciatori. Tra questi Baldanzi, quando è stato utilizzato, ha sempre fatto bene. Che idea ha del calciatore e che futuro può avere?

"In questo momento Baldanzi lo sto preferendo a Soulé, perché lui ha fatto i sei mesi di adattamento lo scorso anno. Lui dà quel brio nelle partite in cui mi manca, per cui è un altro ragazzo che tengo molto in considerazione".

Sul mercato la Roma ha inseguito prima Alberto Costa, che però andrà alla Juve, e Rensch. Può confermare questo? Dalle caratteristiche sembrano due giocatori differenti: che tipo di esterno cerca la Roma?

"Non parlo di mercato, né di giocatori che escono sui giornali: chi ha detto che sono questi i giocatori che seguiamo? Io cerco un giocatore da Roma, cerco di non sbagliare un giocatore che possa essere adatto per la Roma quest'anno e per la Roma che verrà: un calciatore che, se parliamo di difesa, abbia qualità sia in fase difensiva che in fase offensiva, che possa fare bene a 4 e a 5. Questo sia a destra che a sinistra".

Nelle ultime quattro giornate solo Napoli e Inter hanno fatto più punti della Roma: lei ha sempre detto che non vuole porsi limiti, ma dentro Trigoria vi siete dati un obiettivo? Si può raggiungere l'Europa? Puntate le coppe?

"Mi sembra che anche il Genoa abbia fatto gli stessi punti nostri: loro vincono tanto in trasferta, a differenza nostra... L'obiettivo da quando sono arrivato è di giocare partita dopo partita: a me non è mai piaciuto prendere in giro i tifosi, promettendo più di ciò che si può fare. Io sto promettendo lavoro e sacrificio. Dobbiamo dare alla Roma un'identità bella, sicura e pratica; dobbiamo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Ci interessano tutte le competizioni: lotteremo su tutti i fronti, poi vedremo e se gli altri si dimostreranno più bravi di noi lo ammetteremo. Io sono fatto così, lo sport è bellissimo per questo. Noi ci stiamo attrezzando per poter essere competitivi, avete visto che la scorsa volta ho fatto cinque cambi e i ragazzi sono entrati subito con la testa giusta, perché se non ricordo male ora in 21 giorni faremo 7 partite, 3 partite a settimana. Dovremo recuperare energie non solo fisiche ma anche nervose, che è la cosa più importante".

Ha parlato di energie nervose: torniamo a Bologna, alla difficoltà che la Roma ha nel vincere in trasferta. Anche Mourinho ne aveva parlato, lei che idea si è fatto in questi primi due mesi? Può esserci un problema psicologico?

"Psicologico non credo, io credo sia proprio di attenzione. E mi dispiace perché più che fargli vedere i filmati - perché anche oggi ho fatto vedere loro ciò che hanno sbagliato - io non so cosa fare, perché poi sono i ragazzi che devono ricordarsi cosa fare, perché le preventive ormai le fanno ovunque. Mi dispiace, perché ci siamo persi nel momento in cui stavamo spingendo, e quando spingiamo lo facciamo con troppi uomini. Non riescono a capire che se ci sono cinque che attaccano due devono stare come sentinelle. E invece attacchiamo tutti, per cui basta un rimpallo - perché se andiamo a rivedere il gol loro, si è perso un rimpallo - e poi non facciamo fallo, chiudiamo tutti sul portatore lasciando l'altro giocatore libero, e prendiamo gol. Vi dirò di più, abbiamo preso gol e subito dopo abbiamo avuto 4-5 minuti come se fossimo stati morsi dalla tarantola, rischiando di prendere il terzo gol. Non dobbiamo farlo: perché con il Tottenham siamo stati sul pezzo fino in fondo, e invece ora no? Io li interrogo i ragazzi, ma la risposta ce la può dare solo il campo. Noi per questo lavoriamo: anche oggi mentre facevamo la partitella, c'erano tutti che si richiamavano sulle preventive. Mi auguro che essendo la squadra che ha subito più ripartenze si migliori, perché gli avversari ci giocano su questo, ed è normale: io ci giocherei".

Il 14 novembre lei è tornato alla Roma: al 14 gennaio la squadra è migliore o peggiore di quella che si aspettava?

"Me l'aspettavo così, perché se cambi tre allenatori vuol dire che ci sono dei problemi, la squadra va male, il morale è a terra. Per cui mi aspettavo tali problematiche. Le abbiamo risolte, perché i ragazzi ora vengono con la voglia di far bene, di lavorare. Si lavora duramente, e mi dovete credere, al di là delle partite: vi dico una cosa che può risultare strana, ma con il Como abbiamo perso correndo molto di più rispetto a quanto abbiamo corso contro la Lazio: l'importante è correre bene. Da quando ci sono io, alcune volte i ragazzi corrono troppo per entusiasmo. Non va bene, dobbiamo essere intelligenti in campo. La squadra adesso si è assestata, stiamo facendo sufficientemente bene, perché non sono contento ancora. Non soltanto per le transizioni che subiamo: non sono contento perché vorrei di più in alcune cose su cui insisto. Per cui mi auguro che piano piano i ragazzi riescano a metterle in pratica".

Cristante è fuori da più di un mese e nel frattempo la Roma ha trovato una sua quadra senza di lui: è un qualcosa cui non si era abituati. Lei ci sta parlando, lo sta rassicurando sulla sua importanza all'interno della squadra? Col mercato ancora aperto, lo rivedremo con la maglia della Roma?

"Sicuramente ci parlo e sicuramente lo rivedremo. Lui adesso ha ricominciato ad allenarsi sul campo, tutti i test sono a posto, deve solo aumentare i carichi. Mi auguro di averlo in gruppo dalla prossima".

A Bologna, tre situazioni che non sono piaciute: una possibilità data dopo 40'', i momenti sui falli laterali in cui è come la squadra si fermasse, e una punizione nel secondo tempo sulla mediana in cui invece di attaccare si è tornati indietro: è questa la squadra di Claudio Ranieri?

"Se mi conosce un poco, sa che non lo è. La squadra di Claudio Ranieri dovrebbe giocare in avanti. Per questo dico come dicono sull'autostrada: stiamo lavorando per voi. Io sto lavorando per me, cercando di immettere le mie convinzioni: a volte ce la facciamo, a volte torniamo indietro. A me non piace il possesso palla, stiamo lavorando. Soltanto così si riesce a migliorare, se c'è da migliorare".

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