Conferenze Stampa

Ranieri: "Chi andrà in campo? Domani deciderò, tutti hanno la mia fiducia"

A due giorni dalla sfida di San Siro contro il Milan di Fonseca, il tecnico giallorosso ha risposto alle domande dei giornalisti dalla sala stampa di Trigoria

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
27 Dicembre 2024 - 13:01

Domenica alle 20.45 la Roma scenderà in campo a San Siro per affrontare il Milan nella sfida valida per la diciottesima giornata di campionato. A due giorni dalla gara, Claudio Ranieri ha parlato in conferenza rispondendo alle domande dei giornalisti presenti nella sala stampa di Trigoria. Ecco le dichiarazioni del tecnico: 

Sono tutti recuperati a parte Cristante? Come sta lui? Come schiererà la squadra contro il Milan a livello tattico?

"Domani deciderò chi andrà in campo, decido sempre il giorno prima. Tutti hanno la mia fiducia, tutti stanno bene. Cristante? Ho letto che c'è stata qualche critica ai nostri dottori ma loro hanno fatto ciò che ha detto il referto. Ce la siamo presa con chi di dovere, con chi aveva fatto il referto, ma ora siamo corsi ai ripari."

L'allenamento del 1 gennaio è un modo in più per dare forza alla squadra?

"I nostri tifosi sono la nostra forza, certo. Sono il nostro sangue, loro ci danno energie. Un conto è essere professionisti con un pubblico così, un conto è non averlo. Una volta era possibile fare molto più spesso un allenamento aperto, ora non tanto. Ma così i bambini potranno innamorarsi della Roma".

È più complessa la missione di Fonseca al Milan o quella di Ranieri alla Roma?

"Tutti gli allenatori hanno le loro complessità, c'è chi ne ha di più e chi di meno. Ovviamente poi dipende sempre dalle piazze e da chi si incontra, come gli addetti ai lavori. Io da questo punto di vista sono stato molto fortunato con gli elementi che ho. So che è un compito doppiamente gravoso, ma lo sto portando avanti con tutto l’entusiasmo e l’amore che ho".

L'allenatore di oggi e il dirigente del futuro vogliono che Hummels, Paredes e Dybala facciano parte della Roma anche in futuro?

"Assolutamente sì, secco".

Come ci si approccia al Milan? Ha studiato qualcosa per limitare Reijnders?

"Il Milan, se analizziamo i giocatori uno per uno, ha un organico di grande qualità, con elementi fortissimi e particolari. Credo che sia fondamentale per tutta la squadra, nel momento in cui si perde la palla, mantenere la massima attenzione. Il Milan è una squadra che, sul proprio campo, incassa pochissimi gol: mi sembra sia la seconda migliore in questa statistica, subito dopo il Bologna. Noi, invece, siamo tra le squadre che segnano meno in trasferta. Per questo, dovremo fare una partita eccezionale".

Cosa le sta trasferendo questa squadra? Che carica sta dando ai giocatori per Milan e Lazio?

"Io metto tutto me stesso e voglio sempre il massimo da loro, per questo non sono mai contento. per il Milan si caricano da soli, tutti vogliono giocare a San Siro. Dare tutto fino alla fine e poi vediamo che opportunità avremo in partita, i piccoli particolari fanno la differenza".

Da dirigente, a che punto è la scelta del CEO? Lei è coinvolto in questo?

"Non sono coinvolto, io sono nell'aspetto tecnico. Queste sono cose delicate che spettano alla società".

La sua posizione e della società su Pellegrini per il mercato di gennaio?

"Lui gode di tutta la mia fiducia. Se verranno offerte le valuteremo come per ogni giocatore. Mi auguro che resti qui ma deve essere contento".

Un altro monumento è Svilar. Ci parla lei anche per le azioni offensive?

"Da quando sono arrivato, sta facendo veramente molto, ma molto bene. Lui sa che può iniziare l’azione da dietro, ma anche rinviare velocemente lungo. Una volta che i giocatori sono catechizzati, li lascio liberi. Poi, in campo, sono loro a prendere le decisioni. Noi allenatori possiamo urlare, ma molte volte gridi al tuo giocatore che ti sta a due metri e non ti sente assolutamente. Quindi, cerchiamo di dare delle indicazioni, ma poi sta a loro interpretare in base alla loro esperienza e a quello che sentono in quel momento. Il portiere, però, è colui che ha un’influenza ancora maggiore sull’andamento della gara. Lui sa quando accelerare e quando rallentare l’inizio dell’azione".

Per Saelemaekers state già lavorando per una conferma? Magari domenica ci sarà occasione di parlare con la società del Milan.

"Quando si va a giocare non si parla con la controparte, non c'è modo. Lui lo vogliamo tenere, si sta ambientando benissimo a Roma. Ma c'è anche la questione Abraham, vedremo come si evolveranno le cose".

Come hanno reagito i giocatori che sono rimasti 90' in panchina?

"Allora, tante volte si fanno dei cambi perché l’avversario fa dei cambi e cambia un po’ la partita. Mandando dentro altri giocatori, dai altre disposizioni. In campo i giocatori stavano tutti spingendo quindi non ho pensato di fare cambi, semplice".

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