Ranieri: "A gennaio cercheremo calciatori da Roma, ma non sarà facile"
Il tecnico giallorosso a due giorni da Roma-Parma: "Il secondo tempo di Como mi ha scioccato. Hummels è rientrato. Dybala? Penso solo al campo"
L'appuntamento col Parma allo Stadio Olimpico si avvicina: il 22 dicembre alle 12.30 la Roma scende in campo contro la squadra di Pecchia dopo la vittoria nell'ultima sfida in Coppa Italia contro la Sampdoria. A due giorni dal match, Claudio Ranieri ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni.
Le volevo chiedere se ha recuperato tutti, a parte Cristante. E poi ci dà un aggiornamento sulle condizioni di Hummels? La seconda questione riguarda l'Everton, che adesso è dei Friedkin: a gennaio, come accade tra Watford e Udine, c'è la possibilità di spostare qualcosa a seconda delle esigenze della squadra?
"Hummels è rientrato. Ha fatto il primo pseudo allenamento e vedremo domani mattina che disponibilità mi darà. Cristante non ci sarà. Friedkin? Ancora non abbiamo parlato a dire il vero. Da adesso guarderò l'Everton con altri occhi, ovviamente".
Il Parma è un avversario ostico, come l'affronterà la Roma?
"Con la determinazione che ci ha contraddistinto da quando sono arrivato io. Non voglio vedere il secondo tempo di Como. Il secondo tempo di Como mi ha scioccato. Parma è una squadra vivace, verticale e che gioca con grandi movimenti. È una delle squadre che ha perso meno palle nella propria metà campo, perché non ci gioca proprio. Alcune volte fanno un 4-2-4 con grandi movimenti là davanti. Dovremo essere attenti e preparati sulle prime e sulle seconde palle".
Juric faceva giocare Ndicka al centro della difesa. Lei lo ha riportato a sinistra. Perché rende più sul centro sinistra?
"Evidentemente si trova più a suo agio sul centro sinistra. Ho visto che in quella posizione mi crea una superiorità numerica importante, mi porta palla, sa mettere la palla. Per cui l’ho voluto rimettere lì e non bloccarlo centralmente".
Su Hummels e Paredes, sono due giocatori con leadership e molto importanti per lei. A gennaio si cercherà qualcuno con queste caratteristiche?
"Sono due calciatori imprescindibili, due monumenti per me. Naturalmente, uno capisce quanto uno sia leader solamente quando ce l’ha, quanto si è ambientato, quanto sia un leader indiscusso anche per i compagni. Io cerco il massimo da tutti. Voglio il massimo del carattere, il massimo della determinazione. È un bagaglio che noi uomini abbiamo o non abbiamo. Io come allenatore posso portarti al tuo 100%, che magari è un 50% per un’altra persona, ed è un 50% che a me può non stare bene. E io non posso fare qualcosa: se non ce l’hai, io non te lo posso dare. Mi posso arrabbiare, ti posso stimolare, ma più di quello tu non riesci a darmi. Per cui, sì, noi guardiamo tutto. Quello che cercheremo di fare è di provare a portare a Roma giocatori da Roma. Non sarà facile, ve lo dico subito, perché già è difficile nel mercato estivo: in quello invernale è ancora più difficile. Andremo a cercare quei ragazzi che possano darci una mano e che possano essere il futuro della Roma. Poi magari ci criticheranno: ‘Hai detto così e poi su questo giocatore non potremo contare prima di 5 anni…”. Ma vabbé, fa parte delle difficoltà del mercato. Cercheremo di fare il meglio per la Roma, per far sì che riprenda il suo cammino e si avvicini il più possibile ad alti livelli”.
Ci aveva promesso di non rivedere Angelino braccetto, ma Celik ha giocato in quella posizione. In vista di gennaio servono uno o due difensori?
"Non li ho contati sinceramente. Celik può fare quel ruolo, il braccetto. Che brutto nome che hanno tirato fuori a Coverciano... Se c'è qualcosa da migliorare, miglioreremo. Io non voglio prendere in giro nessuno, tantomeno me stesso. Chi fa, sbaglia".
A fine stagione diventerà Dirigente Senior. Nel caso in cui non si dovesse trovare la soluzione per il nuovo tecnico, c'è la possibilità di un altro anno da allenatore?
"Non ci abbiamo pensato, né io né la proprietà. Cerco di fare del mio meglio per far venire un buonissimo allenatore. Io darò tutto me stesso per quello che mi chiederà la società. Sono tifoso e cercherò di fare andare le cose in porto nel miglior modo possibile".
Mercoledì con la Sampdoria sono arrivati i cross per Dovbyk. Balzaretti lo ha scelto lei o Ghisolfi?
"I cross per Dovbyk sono necessari, è la sua forza e noi dobbiamo sfruttarlo a prescindere dal sistema di gioco. Chiunque sia poi a crossare, l'importante è che arrivino sugli esterni giocatori bravi a crossare. Balzaretti lo conosco da una vita, ci ho parlato spesso. Quando prendiamo qualcuno è perché abbiamo deciso insieme. L'ho fatto incontrare con Ghisolfi e si sono capiti. Persona seria e grande professionista".
Ha parlato con Dybala? Sulla sua gestione, così come quella di Pellegrini, c’è un’influenza legata alle voci di mercato o sta pensando semplicemente al campo?
Io penso per il 90% al campo e a quello che mi aspetta, così come ho pensato al Braga, al Como, alla Sampdoria, e ora al Parma, una squadra molto difficile. Sarà una partita piena di gol, lo dico chiaramente. Dobbiamo fare una grande partita”.
Qualsiasi allenatore arrivato alla Roma ha iniziato con la difesa a 4 e poi si è sempre spostato a 3. Come mai?
"Sempre detto che non mi innamoro dei sistemi di gioco. Non sono vincenti, i giocatori ti fanno vincere. A 3 questa squadra si sente più protetta, per proteggerla di più dovrei giocare con 3 centrocampisti ma poi mi sembra che perdiamo qualcosa in avanti di brillantezza. Ci saranno anche situazione in cui giocheremo così. Ci sono stati casi in cui abbiamo giocato a 4 fin da subito".
Le scelte di mercato saranno in virtù del prossimo anno?
"Dal momento che non abbiamo un nuovo allenatore cercheremo di prendere giocatori buoni per adesso e per il futuro".
Zalewski a inizio anno è stato messo fuori rosa e poi reintegrato. La società punta su di lui? O il destino è segnato? Con Balzaretti il quadro dirigenziale a livello sportivo è completo?
"Di completo non c'è mai nulla, c'è sempre da migliorare. Per quanto riguarda Zalewski, ora non ci sto pensando. A queste cose pensa Ghisolfi, è un giocatore che ho in rosa e che reputo buonissimo. Lo vedo molto più libero quando gioca con la sua nazionale, sono sincero. Lo vorrei sempre così, lo vorrei libero dai pensieri".
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