Juric: "Dovbyk non si è allenato ieri. Ci aspetta una partita difficilissima"
Il tecnico ha presentato in conferenza la sfida contro il Verona: "Zalewski, Cristante e Pellegrini: valuterò in allenamento. Ottenere risultati con i giovani, si può"
Nonostante le aspettative di inizio stagione fossero ben altre, dopo gli ultimi risultati vincere contro il Torino poteva sembrare difficile alla vigilia, anche considerando la differenza tra i due organici sulla carta. Ottenuti i tre punti grazie al gol decisivo di Dybala, sarà adesso ancora più difficile per la Roma confermarsi nel prossimo match di campionato, in programma domani alle 18 contro il Verona. Alla vigilia della gara, l'allenatore della Roma Ivan Juric ha presentato la partita in conferenza stampa. Queste le sue parole:
Quali sono le condizioni di Dovbyk, può tornare titolare? Pensa di riproporre la scelta tecnica usata contro il Torino per Cristante e Pellegrini?
"Devo vedere l'allenamento di oggi, chi ha recuperato e chi no, e in base a questo farò le mie scelte. Si parla di scelte tecniche, gioca uno o l'altro a me non cambia. Dovbyk non si è allenato ieri, non ha fatto niente dall'ultima partita".
Il suo Verona metteva sempre in difficoltà la Roma. Quest'anno, pur essendo la peggior difesa del campionato, ha fornito buone prestazioni: come si affronta questa squadra?
"A Verona c'è un ambiente sempre positivo, che spinge tanto per la squadra. Secondo me hanno un buon organico, pieno di giocatori tecnici. Hanno alternato prestazioni eccellenti ad altre meno buone, adesso arrivano da un periodo di risultati negativi anche se nell'ultima gara hanno fatto bene pure con un uomo in meno. Arriveranno incattiviti, con tanta voglia di riscatto. Sarà una partita difficilissima, come sempre a Verona".
Lei ha schierato 7 giocatori under 25 contro il Torino: come si concilia la valorizzazione dei giovani con la necessità di ottenere risultati subito? Siccome la Roma viene da otto trasferte di Serie A senza vincere, e lei ha parlato di mentalità, il fatto che questa squadra non riesca a trovare continuità tra una partita e l'altra è uno dei problemi da risolvere in tal senso?
"Io già dal primo giorno avevo detto che abbiamo tanti giovani con margine di crescita importante, e non è un problema: si possono fare risultati anche con i giovani. Abbiamo una rosa equilibrata, useremo i giocatori in base agli allenamenti e alle prestazioni, non guardando chi è giovane o chi non lo è. Chiaramente i giovani hanno più probabilità di crescere in un certo senso, li trovi ad un livello più basso ma possono crescere, mentre i giocatori più grandi ti offrono un certo livello che devi essere bravo a mantenere. Noi come mentalità dobbiamo dare tutto partita per partita, e dimostrare che siamo un buon gruppo. L'altro giorno abbiamo fatto una buona partita ma se non facciamo risultato a Verona, allora non avremo fatto niente. Perciò mi aspetto di nuovo la stessa mentalità, la stessa attenzione e la stessa organizzazione, mi aspetto un bel gioco e che cerchiamo sicuramente di vincere - e l'altor giorno è stato molto meritato - anche le partite più equilibrate".
Giovedì ha detto che l'obiettivo della squadra è quello di tornare a far gioire i tifosi. Un giocatore che potrebbe far divertire il pubblico è Soulé, che però non sta trovando molto spazio: come mai accade ciò in una squadra che già fa fatica a segnare? Lo ritiene adatto al suo modo di giocare a calcio?
"Soulé ha giocato tantissimo, praticamente tutte le partite prima di ammalarsi: non vedo problemi. Lì poi abbiamo lui, Dybala e Baldanzi e dobbiamo sceglierne uno, penso che Baldanzi stia facendo benissimo, Dybala bene, lui secondo me ha grandi margini di miglioramento come altri, poi con i giovani a volte trovi uno che cresce subito e un altor che ci mette più tempo, pazienza, serenità. Anche se il nostro è un ambiente che va di fretta e vuole tutto e subito, la mia esperienza con giocatori come Buongiorno, Ricci, Zaccagni, mi dice che dobbiamo lavorare tantissimo con loro, e se avranno voglia cresceranno: per questo sono molto sereno".
Dopo Roma-Torino ha detto che Dybala ha dimostrato tanto come uomo: è successo un episodio particolare in questi giorni legato al comportamento dell'argentino? Vista la sua gestione, è pronto per giocare un'altra partita ravvicinata? La posizione occupata contro il Torino, non tanto da centravanti ma comunque negli ultimi 30 metri, anche per aiutare Dovbyk può essere un progetto tattico o ha rappresentato una soluzione d'emergenza?
"A livello umano secondo me Paulo ha colto l'importanza di ciò che conta, che è presentarsi in campo e giocare bene a calcio. Tutto il resto non conta, c'è la partita, devi vincerla e devi allenarti bene per farlo: questo è il concetto chiave nostro. Lui ha giocato da "falso nove" l'altro giorno, ma anche in altre partite insieme a Dovbyk, come contro l'Athletic Bilbao o in altre occasioni, lui comunque ha una libertà superiore rispetto agli altri, perché ha il senso dello spazio, di ciò che succede nella partita, lo percepisce, e ogni volta che gioca gli diamo un po' più di libertà rispetto agli altri".
Ora che ha recuperato El Shaarawy può giocare anche a destra o lo vede solo dall'altra parte? Zalewski nell'ultima partita è uscito prima: come sta? A proposito di esterni e di giovani, quanto manca a Dahl per entrare nelle rotazioni?
"Penso che sia Zalewski che El Shaarawy si trovano meglio a sinistra, anche se Nicola contro la Dinamo Kiev ha fatto una grande partita a destra. Sono queste le opzioni che abbiamo, Zalewski mi sembra abbia avuto solo crampi, e c'è pochissimo tempo adesso per fare qualsiasi cosa: valuteremo le sue condizioni. Dahl secondo me èun ragazzo interessante: io lo vedo un po' come Angelino, è un terzino o un terzo, da quinto perdono entrambi. Sono molto simili per caratteristiche: sono meno brillanti nell'uno contro uno rispetto a Zalewski ed El SHaarawy, ma hanno più piede. Lui però è un ragazzo che mi piace, si allena veramente forte e ha grande mentalità. Adesso vedremo con il tempo se proporlo da terzo o da quinto, dobbiamo decidere. Dahl è uno di quei giovani che magari è partito molto indietro, però mi sta piacendo con la mentalità che ha".
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