VIDEO - De Rossi: "Devo molto a questi ragazzi. Sono convinto che giovedì non saremo stanchi"
Il tecnico in conferenza stampa dopo il pareggio col Napoli: "Bello che il gol arrivi da Ndicka e Abraham. Questo gruppo ha dei valori, tra campionato e coppa non farò scelte"
Al termine del match tra Napoli e Roma, terminato per 2 a 2, il tecnico dei giallorossi Daniele De Rossi è intervenuto in conferenza stampa. Queste le sue parole:
A differenza di quanto ci ha abituato la squadra nelle sue prime uscite, l'impressione è che la Roma ultimamente sia più remissiva e cerchi più di sfruttare l'eventuale errore dell'avversario. Lei che ne pensa?
"Delle ultime partite, l'ultima è durata 18 minuti, in quella precedente abbiamo avuto palla e tirato più del Bologna, giocando peggio di loro nella fase finale. Quelle prima ancora sono le due gare contro il Milan, e non mi sembra che siamo stati rinunciatari, neanche quando siamo rimasti in dieci uomini. Per me l'atteggiamento conservativo fa parte della mia squadra, per me il calcio è tante cose. Se avessimo avuto un atteggiamento più conservativo magari oggi il Napoli avrebbe tirato di meno e invece dovevam essere più attenti, soprattutto a delle situazioni su Osimhen che avevamo preparato. Non penso che ci sia stata una grande differenza, e se ripenso al secondo tempo contro il Verona o la Salernitana, o alcuni momenti contro l'Inter... anche riguardando alle mie prime partite ci sono stati momenti in cui abbiamo sofferto come ogni squadra deve saper fare".
Si comincia a vedere una squadra più stanca. Hai avuto anche la stessa sensazione ed eventualmente la cosa ti preoccupa in vista dei prossimi impegni?
"A fine campionato arriviamo tutti un po' stanchi, è difficile vedere squadre brillanti: oggi ho visto il secondo tempo del Bologna contro l'Udinese. Ci può stare che la squadra sia più stanca adesso rispetto alla fase centrale della stagione, e a volte puoi non accorgertene perché giochi contro squadre inferiori, per esempio contro l'Udinese prima della sospensione eravamo apparsi in crescendo: poi se becchi squadre forti come il Napoli può succedere che ti facciano sembrare più stanco di quello che in realtà sei. Si tratta di un insieme di cause che ci ha portato forse a subire troppo, ma oggi abbiamo giocato contro una squadre veramente forte, che ha avuto forse un momento di smarrimento nella fase centrale della stagione, ma che oggi ha preparato la parttia come fanno le grandi squadre in difficoltà. Trovarsi otto punti sopra il Napoli a questo punto del campionato è sintomatico di una rincorsa importante che abbiamo fatto, perché al mio arrivo eravamo dietro di loro. Penso che ciò vada valutato nel lungo termine, ed essere potenzialmente sopra ad una squadra che per me è inferiore solo all'Inter per rosa dimostra la continuità e la bontà del nostro lavoro. Ci manca un po' il fiato, sì, ma sono sicuro che i giocatori troveranno gli stimoli giusti dai prossimi match".
Da ex calciatore, quanto ritieni possa essere importante il ritorno al gol per Abraham?
"Per un attaccante è sempre importante fare gol, figuriamoci quando manca da tanto. Sono contento, poteva segnare anche il gol del 3 a 0 col Milan, ma in campo dà tutto, e quindi penso che questo possa aiutarlo, anche a livello d'entusiasmo. Trovo bello che il nostro pareggio sia arrivato da una spizzata di Ndicka e da un gol di Tammy, due giocatori che con periodi e dirate diversi ultimamente avevano sofferto. Per noi sarà importante, in vista delle prossime difficili partite, avere tutti a disposizione: abbiamo Leverkusen, Juve, Leverkusen e Atalanta, e speriamo che tra le ultime due di campionato ci sia la finale".
Quanto può influire la stanchezza con tutte le partite che state disputando?
"Recentemente ho fatto una battuta: parlando di stanchezza, ti stanchi. Non è questa la maniera giusta per preparare tutte le prossime partite. Stiamo lavorando con intensità, stiamo centellinando i giorni di riposo perché a volte un giorno di riposo se la squadra è stanca ti aiuta più di un giorno di allenamento. Adesso capiremo cosa fare questa settimana: la stanchezza c'è, ma pensiamo che sarà stanco anche il Leverkusen che gioca e vince a inizio anno. Penso però che a volte sembri più stanco anche perché l'avversario è bravo: il Bologna giocando bene ci ha fatto sembrare più stanchi, e oggi abbiamo affrontato una squadra fortissima, che in questa stagione ha avuto momenti in cui non giocava troppo bene, ma ha dei valori altissimi, ha vinto il campionato neanche un anno fa, e arrivava alla partita di oggi dopo una settimana circa in ritiro: sono cose che aiutano a sembrare meno stanchi. Ma penso che giovedì sembreremo meno stanchi".
Negli ultimi anni la Roma, andando avanti nelle competizioni europee, ha spesso mollato il campionato: questa squadra ha le qualità per arrivare fino in fondo o dovrà fare delle scelte?
"Io non faccio scelte. Penso che abbiamo una rosa importante, a cui spesso dico: "Penso che oggi giocheremo contro una squadra meno forte di voi". Oggi ad esser sinceri ho detto loro che avrebbero giocato contro una squadra forte quanto loro, che negli ultimi anni aveva dimostrato di essere più forte. Questa però magari è una domanda che ci rifaremo tra un mese e mezzo, perché ricostruiremo una squdra che possa andare avanti senza fare scelte così come stiamo facendo noi, perché ad oggi con cinque posti validi per andare in Champions League, siamo quinti. Ci proveremo fino alla fine, abbiamo partite difficili, ma alla fine durante l'anno tutti affrontano le stesse squadre e sono convinto che la mia squadra sia di valore: magari non sarà la più forte, perché ogni tanto incontri squadre che ti ricordano quanta qualità c'è in questo campionato. Con questi giocatori siamo passati da -2 a +9 rispetto al Napoli: è giusto ricordarci quanto sia forte e quanto sono stati belli lo scorso anno ed oggi, ma io non posso parlare di ora, perché se mi hanno rinnovato il contratto lo devo a loro, e se alla prima partita brutta mi lamento di loro sarebbe giusto se ci rimanessero male, e tolta qualche scelta di formazione non penso di averli mai delusi. Io posso preparare bene o male la partita, ma se all'87esimo recuper uno svantaggio a Napoli, e se al 95esimo Svilar fa quella parata e Mancini si immola di testa per salvare il risultato, significa che questo gruppo ha grandissimi valori e io non posso deluderli dal punto di vista umano. Dal punto di vista professionale ce la metto tutta per essere alla loro altezza, poi è ovvio che quando ricostruisci una rosa è chiaro che ogni allenatore cerca di farlo a sua immagine e somiglianza, e io non farò chiaramente le stesse scelte di Mourinho, o di Di Francesco, o di Fonseca: ognuno ha le sue richieste e i suoi gusti, e sicuramente cambieremo qualcosa ma io a questi ragazzi devo tanto, non per ultimo il rinnovo di contratto che mi hanno regalato loro".
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