De Rossi: "Il mancato aiuto della Serie A ci ha dato fastidio, ma poi tutto torna"
Il tecnico giallorosso dopo il match contro l'Udinese: "Mi è dispiaciuto esultare così davanti ai tifosi dell'Udinese, è una squadra che mi è simpatica. Ho un gruppo meraviglioso"
A pochi minuti dalla fine del match contro l'Udinese, rinviato in seguito al malore di Ndicka in campo del 14 aprile e deciso quest'oggi da una rete al 95esimo di Cristante, ecco le parole del tecnico Daniele De Rossi in conferenza stampa:
La voglia di vincere è nell'ingresso di El Shaarawy?
"Ho parlato con i ragazzi, ho detto scherzando che non avevo idea di cosa dovessi fare, non avevo mai preparato venti minuti di gara. Sapevo che probabilmente giocando con tanti attaccanti magari dopo solo un minuto dovevo fare cambi per dare più equilibrio o magari qualcuno doveva scaldarsi per non giocare nemmeno, ma c'è stata applicazione da parte di tutti i ragazzi. Ho messo Stephan perché più offensivo, però ho atteso, perchè l'altra volta l'Udinese era un po' stanca soprattutto sulle fasce, oggi invece era pimpante. Poi è andata bene sul corner finale e non è che Stephan non abbia partecipato molto (ride ndr)".
Una grande esultanza per una vittoria importante.
"Di solito sono più composto, anzi mi dispiace esultare così a Udine, una società che è sempre stata molto amica e che si è comportata bene, nulla contro di loro. Però il gol era importante in una partita importante, dimostrazione di una squadra forte, siamo andati spesso verso la porta, una squadra che vuole qualcosa se la va a prendere e talvolta viene ripagata dalla fortuna. Ci sentivamo in diritto di chiedere un aiuto in vista della gara contro il Bayer Leverkusen, e il fatto che non ci sia stto dato ci ha dato un po' di fastidio. Giocare contro i campioni della Bundesliga, una squadra che non perde da inizio stagione, e non ricevere una mano dal proprio campionato, penso sia un caso unico, ma forse ci ha smosso qualcosa e poi il karma a volte si presenta con dei bei regali. Adesso prepareremo in due giorni la gara contro il Napoli, una squadra che se non sbaglio è in ritiro da una settimana, ma ci presenteremo pronto come oggi, anche se sono due cose diverse, e saremo all'altezza".
Anche se 20 minuti sono pochi, lei conosce bene Fabio Cannavaro. Cosa pensa possa dare all'Udinese?
"Io penso possa dare tanto. Già da calciatore si vedeva che ha un'intelligenza superiore alla media. L'anno scorso ci siamo affrontati in una partita da 90 minuti ed al di là della sua vittoria mi mise molto in difficolta. Gli faccio i migliori auguri perché penso possa portare l'Udinese fuori da questa situazione, anche se ci sono altri bravi allenatori come Di Francesco, Nicola, gente a cui non augurerei mai di andare in B, ma Fabio è mio amico e l'Udinese è una società che mi è simpatica".
Successviamente, il tecnico gialloross ha rilasciato delle ulteriori dichiarazioni a Sky Sport:
Nessuno si aspettava una formazione così offensiva, come è nata questa idea?
"Si è trattato di un mix di tattica, perché dalla parte in cui ha giocato oggi Spina avevamo trovato più spazio nella partita che è stata poi sospesa. Lì però giocava Ndicka, che è un centrale e aveva meno slancio, perciò oggi abbiamo cercato di mandare in campo più giocatori che a discapito di un gioco corale potessero trovare il gol con un tiro, un colpo di testa. Ho tolto giocatori per me titolarissimi, come Paredes, ritenendo più pericolosi magari Cristante o Pellegrini su queste situazioni. E poi ho messo Angelino perché poteva darci una mano sui cross".
Abbiamo assistito ad un'esultanza inedita rispetto alle altre volte.
"Mi sto vergognando tantissimo, mi stanno prendendo in giro tutti quanti, ma sono contento perché oltre che per la classifica questa vittoria ci dà morale dopo la partita col Bologna. E poi sono contento per i giocatori, che hanno avuto un comportameno fantastico: c'è gente che è venuta qui sapendo al 100% che non sarebbe entrata in campo, ed hanno esultato insieme, il tutto nonostante avessi già avvisato i cinque che sarebbero dovuti entrare in modo tale da velocizzare il riscaldamento. C'è stata una partecipazione incredibile, sono cose che mi commuovevano da giocatore e ancora di più da allenatore. E poi sono contento anche per tutte le polemiche attorno al recupero di questa partita, mi dispiace soltanto aver esultato così davanti ad un pubblico che ci ha trattato così bene, però noi siamo stati forse la prima squadra che va a giocare una semifinale europea contro una squadra, campione di Germania, senza ricevere l'aiuto del proprio campionato. Adesso andremo a Napoli, a giocare contro una squadra che ha fatto una settimana di ritiro, ma l'atteggiamento dei miei calciatori mi fa stare tranquillo: abbiamo un gruppo di uomini meravigliosi".
Con la vittoria di oggi cambia qualcosa nella preparazione della sifda col Napoli?
"Non cambia nulla se non l'umore. La partita di oggi non andava propriamente preparata, perciò abbiamo già iniziato a studiare il Napoli, sappiamo che è una squadra fortissima che lo scoros anno con gli stessi interpreti ha ammazzato il campionato, io la ritengo tra le più forti insieme ad Inter e forse Milan. Sappiamo che sarà molto difficile, ma la andremo a preparare sperando che io azzecchi più mosse di quanto ho fatto col Bologna".
In 13 partite hai eguagliato i punti fatti da Mourinho nelle prime 20. Qual è il segreto dietro al cambiamento di questa squadra?
"Guardo tutto tranne che la rincorsa fra me ed il mister. Evidentemente stiamo facendo molto bene, anche se qualcuno a volte si dimentica, e abbiamo riaperto un discorso che al mio arrivo sembrava chiuso non tanto per i punti di distanza quanto piuttosto per le squadre che dovevi riprendere. Non penso che se fosse rimasto il mister i ragazzi non avrebbero recuperato questi punti, per me lo avrebbero fatto comunque perché quando hai dei campioni così, penso che avrebbero tirato fuori la testa da questa situazione anche senza di me".
© RIPRODUZIONE RISERVATA