De Rossi: "Essere qui mi rende felice, al posto di Bryan giocherà Bove"
Il tecnico giallorosso: "Ndicka sta bene, è la cosa più importante. Abbiamo ricevuto molti complimenti per una cosa abbastanza normale"
Nella giornata che precede la gara di ritorno tra Roma e Milan, il tecnico giallorosso De Rossi è intervenuto in sala stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Di seguito le sue parole.
Come sta Ndicka?
"Sta bene, è la cosa più importante. Abbiamo ricevuto molti complimenti per una cosa abbastanza normale, abbiamo gestito insieme quello che ci sembrava una cosa semplice da fare. Qualcuno ci ha visto del marcio e tutto ciò fa capire come siamo messi, ma penso che qualunque allenatore avrebbe fatto la stessa cosa al posto mio. Non c'era un giocatore che avrebbe voluto continuare a giocare, anche la società ci ha sostenuto ed è bello così"
La pressione sul Milan influirà anche sulla Roma?
"Pioli è secondo in classifica, è reduce da un buon momento. Penso che quindi non ci sia questo problema, anche se si giocheranno un crocevia per la loro stagione. Sanno che devono vincere e vivranno questa partita come l'ultima spiaggia"
Si sta spingendo per far riprendere Udinese-Roma il 25. Un pensiero?
"Se ne stanno occupando maggiornamente Lina e Maurizio. Penso che sia un bene che non si trovino date, anche perché vuol dire che siamo andati avanti in Europa. Bisogna tutelare il campionato e la regolarità della competizione, non si può far giocare una gara a stagione già conclusa. Spero non si crei un precedente"
All'andata è stato tutto perfetto, si cercherà di replicarla?
"Nella tua domanda c'è l'essenza di questo lavoro: la paura di cercare di fare troppo, come scrive Lo Monaco sui suoi articoli. Bisogna capire quanto una cosa che ha funzionato durante la prima partita possa essere stravolta da una mossa dell'altro allenatore. All'andata abbiamo fatto una buona partita e forse avremmo meritato di fare qualche gol in più. Pioli potrebbe cambiare qualche pedina, ma non dobbiamo stravolgere tutto. Stiamo pensando a qualche cambiamento, ma non ci stiamo snaturando"
La gara di domani è un crocevia per la tua permanenza a Roma?
"Tutte le partite sono un crocevia per me. Questo è un percorso per arrivare ad essere felici e la gara di domani fa parte di questo. Se pensiamo sempre a quanto durerà la mia permanenza non ci godiamo mai nulla, in questi 100 giorni ci sono stati tanti momenti felici, non solo quando vincevamo le partite, ma anche quando condividevamo un allenamento pesante. Sono veramente felice di fare l'allenatore qui"
Cosa differisce questa partita dalle altre?
"È una partita come le altre, discorsi sulla gestione del risultato e sul non essere sbilanciati si, ma sono discorsi generici. Prepareremo la gara per vincerla, cercando di fare un gol che per loro sarebbe un colpo duro. Abbassarci e portarceli dentro l'area sarebbe rischiossimo. Faremo quindi una partita simile a quella dell'andata. Non snatureremo la nostra voglia di cercare la rete"
In molte partite conta il blasone del club, tu ci credi?
"Loro sono una squadra forte e lo hanno dimostrato negli anni, ma all'andata abbiamo dimostrato che non c'è così tanta differenza. Da giocatore sono stato eliminato da squadre più deboli, ma ho anche eliminato Barcellona, Atletico e altre compagini forti. Queste squadre oltre al blasone si portano dietro una potenza economica incredibile, capace di fargli acquistare calciatori forti. In questo caso i numeri dicono che loro sono stati superiori a noi, così come la carriera di Pioli dice che è superiore a me e glielo riconosco. L'andata ci ha detto però che non c'è tutto questo divario e ho detto ai ragazzi che ce la possiamo giocare per arrivare in semifinale, traguardo importante. La Roma, che voi forse non mettete tra gli organici più blasonati, continua a fare bene in Europa, avendo una continuità importante"
Cosa cambia con l'assenza di Cristante? Hai sentito la storia di quel ragazzo in fin di vita?
"Al posto di Bryan giocherà Bove. La scelta che farò non cambia in base alla sua assenza, che comunque sarà importante. Giocherà però un calciatore su cui puntiamo molto e che uscirà con la maglia sudata dal campo. Vogliamo faccia una grande partita perché se lo merita. Ad Edoardo possiamo promettere grande impegno, la sua storia ci ha toccato molto e la società sta facendo di tutto per rintracciare questo ragazzo. Non sappiamo nemmeno come comportarci perché è una cosa molto delicata, ha colpito tanti colleghi. Rispettiamo la sua voglia di rimanere dietro le quinte, ma noi siamo qui e lo aspettiamo"
Come si gestisce l'aspetto emozionale?
"È parte del gioco e grazie a dio rimane viva all'interno della gara. Puoi preparare tutto, ma non sai se qualche calciatore varierà qualcosa per un motivo piuttosto che per un altro. All'interno di una partita ci sono mille partite e anche l'umore dei giocatori influisce tanto sui cambiamenti. I ragazzi sono comunque abituati a giocare queste partite"
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