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De Rossi: "Non vedevo l'ora di rivisitare il San Siro. Smalling può giocare"

Queste le parole del tecnico giallorosso alla vigilia dell'andata dei quarti di finale: "Mancini sta bene e ha accettato la decisione del Giudice Sportivo"

(GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
10 Aprile 2024 - 19:57

Domani, alle ore 21, San Siro ospiterà il match tra Milan e Roma valido per l'andata dei quarti di finale di Europa League. A poco più di 24 ore dal fischio d'inizio, Daniele De Rossi è intervenuto ai microfoni della stampa. Di seguito le sue parole.

Al San Siro ha giocato tante volte. In questa nuova veste quali sono i pensieri?
"E' uno stadio che volevo rivisitar di nuovo. Dissi in passato che mi era dispiaciuto che avevamo già giocato qui, poi il fato ha voluto che rigiocassimo qui. San Siro trasuda gloria, grandi notte di calcio".

E' uno svantaggio giocare l'andata qui?
"Con il fatto che i gol in trasferta non valgono più, questa differenza si è assottigliata. Adesso devi essere pronto sapendo che ci sono due partite".

In che condizione è Smalling?
"Sta bene. Al derby l'ho fatto entrare perché pensavo avessimo bisogno di centrimetri e qualità in campo. Domani non avremo Ndicka e Huijsen, contro la Lazio non l'ho schierato proprio per non affrontare questa partita con soli due centrali. Siamo soddisfatti del suo recupero, si sta allenando forte e durante la riatletizzazione si è allenato molto bene".

Non so quante ore hai dedicato nella preparazione della partita, ma c'è una parte del campo, quella sinistra, dove il Milan è molto pericoloso. Stai pensando qualcosa di particolare per questo?
"No, siamo consapevoli di chi è il Milan e che può farci male. Bisogna saper arrivare al momento giusto, sapersi muovere. Se uno ha la fortuna di allenare Paulo, deve chiedergli sacrificio e corsa, ma senza snaturarlo. Anche loro avranno paura di loro. Paulo ha fatto 9 duelli nel derby, lottando come i leader. Per me vuol dire tantissimo, quando vedi giocatori così fare ciò e con trasporto stiamo tranquilli. Poi sta a me dargli indicazioni, ma senza farlo correre dieto a Theo".

Cosa temi tatticamente dal Milan? Cosa ti hanno cambiato questi tre mesi da allenatore?
"Temo i giocatori e il anche il loro gioco. L'allenatore del Milan lo conosco da tanti anni e mi fa ammirare il fatto che quando allenava una squadra piccola portava punti a casa in un certo modo, poi andando avanti con il Bologna si era evoluto in base alla qualità dei suoi giocatori. Poi alla Lazio e fino ad arrivare a vincere lo Scudetto con una qualità incredibile. Si è sempre evoluto ed è stato al passo con la squadra che aveva e tuttora è così. Aldilà dei momenti di difficoltà dei mesi scorsi, il Milan ha ritrovato la giusta condizione e quando vince gioca bene mettendoti in difficoltà. Dovremmo fare una grande partita cercando di portarli a giocare dove non gli piace. Cambiamenti personali da quando sono allenatore? No, non sono cambiato. Sono felice ogni giorno di essere l'allenatore della Roma. Sono felicissimo, mi sono reso conto che il fatalismo solito dei romanismi me compreso mi ha portato qui. Serve rendersi conto della fortuna che abbiamo, ogni tanto ci piangiamo addosso. Nella mia vita è andato quasi tutto bene".

Ti senti alla pari del Milan?
"Non ci sarà il peso della classifica, ma va riconosciuto il divario di questi anni. Dobbiamo giocarci la semifinale, avendo tutto da perdere. Non siamo qui a fare le comparse. In campionato potresti pareggiare, qui no. Dobbiamo provare a vincere da domani, o tra 7 giorni a Roma".

Hai dovuto placare la sbornia post derby? Come sta Mancini?
"Ho detto loro di rimanere con i piedi per terra, ma non c'è stato il bisogno perché in allenamento sono andati forte mettendosi a disposizione. Vederli sorridere di più non mi fa vedere i fantasmi, anche perché giochiamo una partita importante domani. Avrei potuto fare questo lavoro qui se avessimo giocato contro l'ultima in classifica, ma se non trovi stimoli per giocare un quarto di ifnale qui è grave. Mancio sta bene, ha accettato la decisione del Giudice, ho visto che si è riuscito a trovare una somma da dare in beneficenza ed è una vicenda chiusa".

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