Mourinho: "Mancini ci sarà, Smalling non torna a gennaio. Huijsen ha qualità"
Il tecnico alla vigilia di Roma-Atalanta: "Paredes ha preso una botta contro la Cremonese. Siamo in difficoltà, ma non saremo avversari facili"
Dopo la vittoria contro la Cremonese in Coppa Italia, la Roma è pronta a scendere di nuovo in campo. Domani, alle ore 20.45, la sfida contro l'Atalanta di Gian Piero Gasperini. La squadra allenata da José Mourinho, accompagnata dai soliti 60 mila dell'Olimpico, proverà a strappare più punti possibili nonostante le varie assenze. Aouar e Ndicka sono partiti con le loro nazionali, Smalling, Kumbulla e Renato Sanches saranno indisponibili causa infortunio. Alla vigilia di questo delicato incontro ha parlato proprio l'allenatore portoghese. Di seguito le sue dichiarazioni.
Chi è recuperato? Un commento su Huijsen?
"Nessun giocatore recupera. Mancini è disponibile per giocare, ma non è recuperato. Tutti gli altri non recuperano. Si è infortunato anche Sanches, nessuno recupera. La partita è di alto livello, così come l'avversario; sono una grande squadra, hanno tanti giocatori bravi e sarà una gara difficile. In questo periodo il livello degli avversari non si abbasserà mai. Tutti conosciamo Huijsen: un ragazzo di 18 anni che ha 10 minuti in Serie A, ma è uno dei prospetti con più qualità del calcio europeo a questa età. Sarà un grandissimo calciatore".
Domani l'avversario è difficile, l'Atalanta ha qualità ed esperienza. Un commento?
"Hanno qualità, esperienza, opzioni, tanti anni con lo stesso allenatore e seguono la stessa filosofia. Giocano a occhi chiusi, hanno interpreti ideali per giocare in quel modo. Due anni fa abbiamo vinto, l'anno scorso abbiamo perso giocando una delle partite migliori in casa. Con loro sarà sempre complicato, ma noi siamo tosti: troviamo sempre forza nelle difficoltà e sanno che non sarà facile anche per loro".
Una valutazione di questi due anni e mezzo insieme a Pinto? Il prossimo direttore sportivo dovrebbe essere preso anche in base alle caratteristiche del tecnico dei prossimi anni?
"Un allenatore non deve fare considerazioni su un direttore, perché sono sempre rispettoso nelle gerarchie. Io sono qui, il direttore è qui e la proprietà è là. Io non sono nessuno per giudicare il lavoro di un superiore; posso solo dire che auguro al direttore il meglio e lui lo sa, siamo amici. La decisione è stata sua ed è da rispettare: io tiferò sempre per lui, ma valutare non è corretto. Lui deve valutare il mio operato. Per quanto riguarda il futuro, la situazione è la stessa. L'allenatore non deve commentare. Se la domanda viene fatta internamente e c'è fiducia nella mia esperienza, ovviamente si parla e si dà un'opinione. Ma pubblicamente mi rifiuto di entrare in un campo che non è il mio".
In queste settimane hai detto nel modo più chiaro possibile quale vorresti che fosse il tuo futuro. Ti sei fatto delle domande sul perché il tuo contratto non è ancora stato rinnovato?
"Le tue sono interpretazioni (riferito al giornalista, ndr.). Non voglio entrare nella dinamica. Mi sono fatto qualche domanda ma non mi sono dato una risposta chiara".
Quando sarà a disposizione Huijsen? C'è anche un pensiero sull'acquisto futuro del ragazzo? Smalling tornerà a breve?
"Non ci sono aggiornamenti su Smalling, credo che non si allenerà a gennaio. Se succederà sarà una sorpresa positiva, ma non penso a lui ora. Penso a Mancini, che se si fa male ha bisogno di due settimane per tornare. Penso a Paredes, che ha preso una botta incredibile con la Cremonese e temevamo una frattura. Non pensiamo ad Abraham, a Smalling. Huijsen? Penso che sarà disponibile per giocare, ma è arrivato ieri sera e si è allenato oggi. Ha fatto con me una riunione di introduzione per cercare di entrare nella nostra dinamica: se domani deve giocare, gioca. Ha tanta fiducia in se stesso, tanta autostima. Praticamente con la Roma debutterà in Serie A, perché ha giocato solo 10 minuti in precedenza".
Al di là della difesa c'è emergenza anche a centrocampo. Pellegrini in che condizioni è? I tre centrocampisti possono giocare le prossime tre partite?
"Ho un grande rapporto con il tennis: una volta parlavo con uno dei più grandi della storia e mi diceva che sono poche le partite in cui gioca senza un piccolo dolore o qualcosa del genere. Ieri ho parlato con un altro, che non è uno dei più grandi ma è bravo: mi ha detto che la stanchezza è solo mentale. Però è anche fisica. Se dici ai giocatori di centrocampo di giocare 90' con l'Atalanta, 90' o 120' con la Lazio e 90' col Milan... Fortunatamente dopo il Milan ci sarà una settimana per recuperare, ma questo accumulo di partite è difficile. Davanti abbiamo le possibilità per cambiare; in centrocampo e in difesa siamo in difficoltà. La Coppa d'Africa complica le cose. L'infortunio di Smalling rovina la stagione; Renato non è praticamente mai stato disponibile. Dopo la situazione di Pellegrini e Dybala queste sono cose che influenzano. La situazione è difficile. Nell'Atalanta Lookman va in Coppa d'Africa, ma hanno Scamacca, De Ketelaere, Miranchuk. Ma andiamo avanti con ciò che abbiamo, dal punto di vista della disponibilità fisica. Abbiamo uno stadio che è sempre lì. Sarà una partita dura, così come la settimana, ma non saranno partite facili per gli avversari".
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