Bologna, Thiago Motta: "Mourinho è stato e continua a essere un grande tecnico"
L'allenatore dei rossoblù in conferenza stampa: "Per Orsolini e Karlsson ci vorrà tempo. Sappiamo che affronteremo una squadra che ha disputato due finali europeo"
Il tecnico del Bologna Thiago Motta ha parlato in conferenza stampa a due giorni dalla sfida di campionato contro la Roma: di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'allenatore rossoblù.
Come influisce il momento del Bologna sui tifosi?
"Loro hanno il diritto di sognare. Noi, come sempre, dobbiamo prepararci alla prossima partita".
C'è bellezza in questo Bologna, al di là del risultato?
"Sono d'accordo. Magari per un altro allenatore è diverso, ma ognuno vede il calcio in modo differente. I ragazzi lavorano e danno continuità dal primo giorno di ritiro. Ogni giorno cerchiamo di fare qualcosa in più nonostante le difficoltà: per noi queste devono essere uno stimolo in più. Proviamo a trasmettere questa bellezza ai nostri tifosi".
Materazzi ha detto che lei, al contrario di Mourinho, non ha mai guidato una formula uno. La sua formula uno è il Bologna?
"Mourinho è stato e continua a essere un grandissimo allenatore: ha meritato tutto quello che ha ottenuto fino ad adesso, ha lavorato tantissimo. Lui da piccolo amava il calcio nonostante non abbia giocato ad alti livelli, per questo la sua carriera è ancora più importante. Nei suoi confronti provo grande rispetto e ammirazione: gli auguro le migliori fortune, ma non contro di noi".
Quali sono le doti speciali della sua squadra?
"Credo il modo in cui affrontiamo i momenti di difficoltà, tutte le volte nel modo giusto. Pensiamo in avanti, durante le partite e in allenamento, facendolo al massimo, rispettando il gioco. Tutti vogliono giocare, ma sono tutti importanti, sia chi gioca 90' sia chi gioca 15'. I ragazzi si meritano quello che hanno raccolto fino ad oggi".
La prossima settimana ci saranno tre partite...
"Adesso testa alla Roma. Tutto il resto arriverà".
Ora tutti parlano di Thiago Motta: tra i suoi giocatori, chi pensa che arriverà a fare l'allenatore?
"Ringrazio tantissimo gli elogi, fa sempre piacere e io cerco sempre di mantenere l'equilibrio. Abbiamo ragazzi giovani e intelligenti, che sono continui e che lavorano bene giorno dopo giorno. Io penso a Freuler, ad Aebischer: ognuno insegue il suo sogno. A centrocampo puoi avere più facilità magari, perché chi gioca lì partecipa a tutte le fasi di gioco, pensare da attaccante e da difensore. Chi gioca lì è molto più coinvolto e quindi può avere un vantaggio".
Come si supera il blocco basso dei giallorossi?
"Hanno grandi giocatori. Dovremo essere bravi nella fase difensiva: loro si difendono molto bene, non hanno problemi a difendersi con il blocco basso, ma sanno anche essere aggressivi. In ogni caso dovremo avere pazienza, sfruttare gli spazi, evitare le ripartenze e insistere con questo tipo di gioco: ci conviene. Negli ultimi 15' segnano tanto, sanno che cosa vogliono e cercheremo di fare al massimo ciò che sappiamo fare".
Come stanno gli infortunati?
"Stanno bene, ma hanno svolto solo un allenamento. Bonifazi, Corazza, De Silvestri ed El Azzouzi potranno essere convocati; per quanto riguarda Orsolini e Karlsson ci vorrà ancora un po', ma vedremo".
Tutti parlano del Bologna: è una cosa positiva?
"L'importante è quello che stiamo facendo: umiltà e piedi per terra, questa è la strada. Vogliamo continuare a fare le cose nel modo giusto, sapendo che affrontiamo una squadra che ha giocato due finali di coppe europee senza Lukaku e Dybala. Dovremo stare attenti e svegli, pronti ad affronare anche i momenti meno belli".
Se Saputo volesse aprire un ciclo, ti sentiresti l'allenatore giusto?
"Se ci saranno novità le saprete".
Quanto ha aiutato la vittoria in trasferta contro la Salernitana?
"Meritavamo la vittoria in trasferta e la stavamo cercando da un po' di tempo. Adesso è importante continuare, perché due vittorie consecutive non le abbiamo fatte ancora in campionato e abbiamo questa opportunità contro una big. Sarà una partita complicata: dovremo prepararci bene per affrontarla nel modo giusto".
Sarà anche la partita di Sinisa a un anno dalla scomparsa. Cosa rivedi di suo all'interno questo gruppo?
"Nel momento della difficoltà non si è mai arreso, è un grande uomo di sport e nella vita. Ovviamente un pensiero va alla famiglia. La cosa importante è che nella difficoltà ci ha mostrato di non arrendersi mai, questo resterà nella testa di tante persone, nella testa della gente e dei nostri tifosi che hanno avuto la fortuna e il privilegio di condividere momenti belli con lui. È una spinta in più e uno stimolo in più per questo gruppo, anche per quanto riguarda la partita di domenica: che possa essere con noi e dare una mano a questo gruppo".
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