Mourinho: "Domani giocherà Bove. La mia assenza non sarà un problema"
Il tecnico alla vigilia della sfida contro il Servette: "Faremo molti cambi rispetto al Frosinone. Noi in finale? Proseguiamo passo dopo passo"
Domani sera la Roma tornerà in campo in Europa League per affrontare il Servette. Il tecnico José Mourinho ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la squadra svizzera: di seguito le dichiarazioni dello Special One.
7 partite in 23 giorni: questo è forse l'elemento da gestire, ovvero il recupero dei giocatori?
"Non possiamo nasconderci, è un problema reale per tutte le squadre che giocano in Europa e che hanno rose meno equilibrate. Anche in altri paesi si parla di questo. Faremo qualche cambio, è ovvio e l'ho già detto dopo la gara col Frosinone: Paulo sarà in panchina insieme ad altri giocatori, ma vogliamo vincere. E per vincere dobbiamo avere una squadra in grado di farlo, quindi non sarà un turnover totale".
Tante partite ravvicinate. Sta vedendo dei passi in avanti dai suoi giocatori, anche dal punto di vista mentale? Le pesa non essere in panchina domani?
"Ho fiducia nei giocatori e nello staff. Non stare in panchina può avere un piccolo impatto, però non voglio guardare questo. Dipende anche da come va la partita e non fa una grande differenza. Per noi è stato normale vincere 7-0 con l'Empoli, dopo il Frosinone ho detto che in quel momento non eravamo incredibili e che dopo le sconfitte non siamo scarsi. Dopo la partita abbiamo lavorato su quello che abbiamo fatto bene e su quello che si poteva fare meglio. Abbiamo lavorato su entrambe le cose: ovviamente è più facile lavorare sulle cose positive, ma non si possono ignorare le cose su cui bisogna migliorare. Oggi abbiamo preparato la sfia col Servette, c'è poco tempo per farlo ma abbiamo fatto fase offensiva e difensiva. Questa è la situazione".
L'obiettivo della Roma è arrivare in fondo all'Europa League?
"È prematuro: il primo obiettivo è qualificarci, il secondo è arrivare primi nel girone. L'anno scorso ci siamo qualificati ma siamo arrivati secondi. Credo che sia prematuro parlare di dove si può arrivare, andiamo passo dopo passo e poi vediamo. Ci sono squadre di grande livello: se guardi le prime due gare di Champions puoi già iniziare a pensare che arriverà qualche 'squalo'. L'anno scorso era difficile ma siamo arrivati in finale. Qualifichiamoci, cerchiamo di farlo da primi. Poi, da febbraio, iniziamo a pensare".
Domani Bove può essere titolare? Quanto fa comodo un giocatore come lui a centrocampo?
"Quando parlate di Bove dovete ricordare di quello che ha fatto. Quando sono arrivato lui stava per andare in prestito a una squadra di Serie C. Domani lui giocherà, è un ragazzo sano, non ha avuto problemi, lavora sempre e anche quando non gioca: questa è una qualità preziosa nel calcio di oggi, in cui i ragazzi a volte non hanno questa forza mentale. A quest'età, più minuti fai in campo più hai possibilità. Lui prende questi minuti con grande senso di responsabilità. Dà sempre qualcosa positivo e nel secondo tempo col Frosinone ha avuto più spazio per giocare, ha avuto l'opportunità di inserirsi. Cresce, io sono molto orgoglioso di avergli dato quest'opportunità".
Quanto dà in più Paredes rispetto a Matic? Quanto c'è da lavorare su di lui quando la palla è degli avversari?
"È vero, è un prodotto finito come giocatore, non un ragazzino in crescita. Lui in fase offensiva mi è piaciuto tanto da sempre e ora che lavoro con lui lo amo. La squadra, con lui, quasi sempre ha più possesso palla dell'avversario, perché questa è la sua caratteristica. Ha una grande tranquillità con la palla. Senza la palla è un po' quello che siamo noi, non si tratta solo di Leo: non siamo una squadra veloce, con una transizione poco reattiva. Quello che cerchiamo di fare è trovare equilibrio, perché se siamo equilibrati questo problema si sente meno. Nell'ultima partita mi è piaciuto questo equilibrio. L'unico problema è stata la profondità dell'attaccante, su cui noi non abbiamo anticipato. In questo caso il problema è stato dei difensori. L'analisi su Paredes è corretta; mi piaceva tantissimo Nemanja, mi piace tanto Paredes per il carattere e in fase offensiva è un grande giocatore".
Questo è il match più importante per il Servette negli ultimi 20 anni: come ci si prepara per affrontare una squadra che darà tutto in campo?
"È importante più per noi. Non so che ambizioni abbia il Servette, ma bisogna rispettarlo, non ha fatto male nelle qualificazioni in Champions. Ha un buon allenatore, non è facile e cambierò 3-4 giocatori per portare rispetto. Auguro ai tifosi svizzeri una bella serata in questa bella città, ma vogliamo i tre punti".
Mourinho a Sky Sport
Dopo aver parlato in conferenza stampa, José Mourinho ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport. Di seguito le sue dichiarazioni.
Il significato di questa partita contro il Servette?
"Cercare il primo obiettivo di questa competizione, che è quello di qualificarci. Il secondo è arrivare primi, ma ora l'obiettivo è qualificarci. I tre punti fuori casa ci ha dato un po' di fiducia, la gara in csa va vinta per metterci in buone condizioni per qualificarci. Loro hanno perso con lo Slavia ma hanno fatto buona qualificazione Champions, sono quasi andati ai gironi. Sono organizzati, l'allenatore lo conosco perché l'ho affrontato con il Manchester United, è organizzato e le sue squadre hanno identità chiara. Non sarà facile ma vogliamo vincere".
Che tipo di gestione verrà fatta con Lukaku?
"Nessuna gestione. Dobbiamo gestire i giocatori con una storia clinica più complessa, con i giocatori che soffrono le tante partite, io mi fido dei feedback dei giocatori e delle loro sensazioni. Lukaku dice che ha bisogno di lavorare e per lui vuol dire giocare. Dobbiamo partire con Romelu e lui è molto felice di farlo".
C'è il problema numerico in difesa, la scelta di Cristante è la più affidabile?
"Abbiamo provato prima del Frosinone con altri giocatori lì e non c'è quella stabilità che volevamo, c'è già Ndicka che è un ragazzo che ha bisogno di imparare a giocare con noi, giocare con lui più un giocatore che non è un difensore diventa troppo complesso. Ci siamo fidati di Bryan e di far giocare Bove con Paredes, dobbiamo aspettare che Smalling e Llorente tornino".
Sapete come si fa ad arrivare fino in fondo, ci vuole tanta energia...
"Lunghissima. Non solo questa competizione, anche la stagione. L'anno scorso abbiamo fatto due partite extra perché eravamo finiti secondi nel girone. Il primo obiettivo è qualificarci, poi finire primi ed evitare queste due gare di playoff. Pensare ora alla finale è prematuro, adesso pensiamo solo partita per partita".
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