Dybala: "Voglio vincere con Mourinho e con la Roma. Concentrati su domani"
Parla l'attaccante argentino: "Sappiamo che ci sono squadre più forti, però non si sa mai. Vorrei essere allenato ancora da Mourinho, per me è uno dei migliori"
Paulo Dybala ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Salisburgo-Roma. Di seguito le dichiarazioni del numero 21 giallorosso.
Dove pensi che sia situato il Salisburgo nel calcio europeo?
"Attualmente una squadra che gioca la Champions è tanto, non è facile giocare in quella competizione. Affrontiamo una squadra difficile, saremo pronti per domani e sarà una battaglia".
Si dice spesso che alla base degli infortuni ci siano componenti psicologiche. Quanto ha inciso il Mondiale in questo?
"Quando arriva una competizione così sappiamo quanto è rischioso perdere l'opportunità. Può succedere in qualsiasi maniera, è successo ad alcuni miei compagni e con la consapevolezza che avevamo nel poter vincere non volevo rimanere fuori. Cerco di curarmi al massimo e di badare ai dettagli, c'è gente che mi aiuta anche fuori dal campo. Purtroppo ho avuto brutte esperienze ma succede a tanti giocatori".
Dopo che si vince il Mondiale con che spirito si affronta la stagione? Pensi che la Roma sia una delle favorite in Europa League?
"La vittoria del Mondiale è una delle cose più belle per un calciatore. È il massimo, però queste sono competizioni diverse, che voglio vincere dando del mio meglio insieme ai compagni e l'allenatore. Sappiamo che ci sono squadre più forti, però non si sa mai, ci sono i sorteggi che possono aiutare. Ora si affronteranno due squadre forti come Barcellona e Manchester United, una delle due uscirà per forza dal torneo. Noi dobbiamo pensare a fare bene perché non possiamo andare avanti senza battere il Salisburgo".
Sul tuo futuro: le voci sulla clausola iniziano a circolare. L'anno prossimo sarai con la Roma sicuramente?
"Sulla clausola, è una questione fra i procuratori e la società, poi ciò che succederà a fine anno non lo so, neanche ciò che succederà con il mister. Vorrei essere allenato da lui, per me è uno dei migliori, ora penso solo alla partita di domani, voglio vincere con la Roma e vogliamo che l'anno prossimo la Roma sia in Champions League".
Dopo aver vinto il Mondiale, quanto senti la mancanza di un trofeo europeo con un club?
"È stato bello vincere in nazionale, mi manca ancora raccogliere un trofeo europeo. Ho avuto la possibilità di vincere tante coppe, spero di vincerle perché hanno un sapore in più".
Paulo Dybala a Sky Sport
Mourinho ti ha mandato la formazione?
“No no (ride, ndr.). Non dico se giioco, perché non lo so”.
Avete stimoli per l’Europa League?
“Ci sono squadre forti che possono lottare anche per la Champions League. Non è mai facile giocare in Europa, le partite cambiano. Dobbiamo essere pronti, lo stadio sarà caldo”.
Ti piace il calcio del Salisburgo?
“Sarà difficile, hanno giovani che hanno voglia di dimostrare il loro valore”.
La Champions è molto allenante, il Salisburgo è scesa da quella competizione: pensi sia una squadra molto pericolosa perché ha giocato in quella competizione?
“Molto dipende dall’esperienza dei giocatori, dobbiamo cercare di fare il nostro gioco e portare la personalità dei giocatori che abbiamo per farci valere. Sarà difficile”.
La Roma è stata la scelta giusta?
“Lo sapevo dal primo giorno, è la scelta che ho fatto con la famiglia, Mourinho e Tiago Pinto mi hanno convinto e non ho mai dubitato. La passione della gente, dei compagni, è stato molto bello e mi spinge a dare di più”.
Ti fai sempre selfie al Colosseo?
“Sì (ride, ndr.)”.
Paulo Dybala ai microfoni della Roma
"Domani sarà una partita difficile, ma noi ci siamo preparati bene".
Che partita ti aspetti domani?
"Difficile. Loro sono giovani ed aggressivi ed avranno tanta voglia di dimostrare la propria forza, ma anche noi sappiamo che siamo in un percorso positivo dove stiamo facendo le cose bene.
Come sta la Roma? Questo sarà un periodo molto intenso.
"Siamo un squadra di esperienza, abbiamo giocatori di esperienza e un allenatore di esperienza. Dovremo gestire le nostre energie e le nostre tensioni, cercare di fare il meglio e fare quello che ci chiede l’allenatore".
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