VIDEO - Pinto: "Zaniolo ha complicato le strategie. Tra 3-4 anni la Roma sarà più solida"
Il GM: "Non sono soddisfatto di questa sessione, se Nicolò avesse accettato il Bournemouth avevamo pronto il sostituto. E' difficile lavorare con il FPF, ma dobbiamo farlo"
Tiago Pinto ha parlato in conferenza stampa per parlare del calciomercato invernale e delle operazioni svolte. Di seguito le dichiarazioni del General Manager della Roma.
Dopo Roma-Empoli Mourinho ha detto che sarebbe potuto andare via. La società era al corrente di ciò? Siete soddisfatti del ricavato dalla vendita di Zaniolo?
"Chiedo scusa, perché solo questa mattina abbiamo informato della conferenza. Sulla prima domanda, penso che eravamo consapevoli di ciò che stava succedendo. Ci fa piacere il fatto che abbia continuato con noi e che creda nel progetto: questi sono temi che riguardano il club. Su Zaniolo, mi conoscete, non mi nascondo dalle mie responsabilità. Pensavo che avremmo potuto prendere più soldi dalla sua cessione, avevamo un'offerta più grande ma purtroppo con tutto quello che è successo abbiamo trovato questa soluzione. Una soluzione che non è male per nessuna delle due parti. Non sono veramente contento, ma ho dubbi sul fatto che si potesse fare di meglio".
Dopo l'Empoli Mourinho ha detto che se avessero giocato i titolari contro la Cremonese non avrebbero poi battuto i toscani. Nel caso della Roma, i giocatori sono concordati con Mourinho? Alcuni arrivano e sono poco impiegati.
"La prima cosa che voglio dire è che spesso si cerca il conflitto nel rapporto fra me e l'allenatore. Noi lavoriamo ogni giorno per il bene della Roma, non sarà più questa conferenza stampa a creare l'idea che giochiamo in 'squadre diverse'. Non è la prima volta che lo dico: secondo me non è coincidenza che nelle ultime tre-quattro stagioni quella che è uscita come Campione d'Italia è uscita dalla Champions League. Avremo tanto lavoro da fare sul calendario per tutelare le squadre che giocano in Europa. In Italia non è semplicissimo fare tutte queste partite, spesso le gare dopo l'Europa ci portano dei problemi. Giocatori? Cerco sempre di creare un ambiente consensuale con i calciatori che abbiamo preso. Non abbiamo tutti i giocatori che vogliamo.Tutti conosciamo i paletti, ma mai abbiamo preso un calciatore su cui l'allenatore non si è espresso. Oggi non siamo in grado di prendere chi vogliamo. Ma per andare ancora più sotto, non ho paura nessuna di assumermi tutte le responsabilità per i giocatori che non hanno fatto bene alla Roma. 100% responsabilità mia. Cerchiamo di fare un lavoro fatto bene io e lo scouting con l'allenatore, quando non va bene io prendo le responsabilità. Ci sono giocatori presi per fare la differenza, altri per fare gli 'squad players'. Il tifoso o il giornalista fa una valutazione ogni fine settimana. Vina e Shomurodov sono mie responsabilità".
E' soddisfatto del mercato di gennaio? Se Zaniolo fosse partito prima sarebbe stato sostituito?
"Non sono soddisfatto. In tutti gli altri mercati ho detto che la squadra era migliorata, qui non posso nascondermi e non posso dire lo stesso. Abbiamo perso tre giocatori e abbiamo preso due giocatori. Ci aspettiamo che Gini possa essere un rinforzo, ma mi assumo la responsabilità. Ci sono due cose importanti. L'effetto Zaniolo, è stata una situazione difficile perché con i paletti che abbiamo se l'avessimo venduto avremmo trovato un sostituto e avremmo fatto crescere la squadra, ma non ci siamo riusciti, tutto è diventato piu difficile. Solbakken ci permette di far capire che questa storia del FFP non è uno scherzo. Non mi voglio nascondere perché è importante per la sostenibilita dei club, ma fare mercato così è difficile. Io penso che potevamo arrivare alla fine e avere una squadra migliore con l'offerta del Bournemouth, non ci siamo riusciti, prendo le responsabilità, anche se ci sono cose su cui non posso fare niente. Per me il mercato ha un 20-30% di importanza, mi fido nello staff e nei giocatori, abbiamo una squadra da percorrere. Se Zaniolo se ne fosse andato prima avremo avuto un nuovo giocatore, abbiamo cercato di far tutto in tempi stretti. Non voglio parlare solo di Nicolò: alla fine abbiamo sistemato le cose come dovevamo fare".
Smalling ed El Shaarawy sono in scadenza. Con l'inglese c'è una trattativa, il secondo sa sacrificarsi. Come è la situazione dei due?
"Due situazioni diverse. Smalling può dire quello che vuole fare, con Stephan è il contrario, sta al club decidere. Entrambi stanno facendo molto bene, è anche vero che abbiamo contatti con il procuratore di Chris per continuare insieme ma tutti capiscono che ora abbiamo piu tempo per sistemare. Non scordiamo che la parola del giocatore è importante, non è solo responsabilità nostra, vogliamo continuare insieme".
Le parole di Mourinho e le sue sono discordanti. Ci spiega la strategia del mercato della Roma da qui ai prossimi 4 anni?
"La prima cosa: per un direttore era piu semplice prendere i giocatori. Non mi voglio nascondere dietro ai paletti del FFP. Dico questo perché lo sento, non ho dubbi sul fatto che la Roma sarà un club piu solido tra 3-4 anni, ma dobbiamo fare questo percorso, non c'è altro modo. Quando parlo di questo, io sono il primo a dire che questo lavoro va fatto. Quando andrò via voglio lasciare la Roma in una situazione migliore di come l'ho trovata. Dobbiamo fare le cose così e dobbiamo ricordarci che abbiamo vinto un titiolo. A gennaio nessuno ha fatto nulla: questo è un tema del calcio italiano. Non si compete con la Premier League. Sarà sempre difficile essere più forti di altri club, ma mi fido; se noi facciamo bene quello che stiamo facendo con la proprietà e la Uefa avremo la capacità di avere giocatori da Champions. Mourinho è stato il primo a parlare di questi paletti. Dobbiamo seguirli. Non voglio parlare di Zaniolo, ma il rifiuto dell'offerta del Bournemouth ci ha messo in difficolta. Anche per la qualità tecnica e umana dei giocatori e del mister della Roma, stiamo facendo qualcosa in campo. Era semplice per me lamentarmi di ciò, ma io sono qui per il bene della Roma. Quando andrò via la Roma sarà migliore".
La scorsa estate la rosa della Roma aveva tanti esterni, ora ce ne sono pochi. Avete ritenuto di star bene così o c'entrano anche qui i paletti?
"Sai come la squadra gioca. A destra avevamo Spinazzola, Zalewski, Vina e El Shaarawy, a sinistra ci sono Celik e Karsdorp. Rick è qua. Ora giochiamo in un modo diverso, ci sono Dybala, Pellegrini, Volpato e Solbakken. Non penso ci sia una mancanza. Vina era un giocatore che ci dava una mano in difesa, abbiamo dato via lui e preso Llorente. Karsdorp a breve potrebbe tornare a disposizione, lui è rimasto qua e l'allenatore ha parlato di questa situazione. L'interesse della Roma è più importante. Sarà a disposizione".
Perchè Mourinho ha chiesto di avere un incontro conla proprietà? C'è la possibilità che sene vad senza UCL?
"Quello che si deve sottolineare è che i Friedkin hanno fatto investimenti e hanno reso la Roma più solida e forte. Non vedo qui un aspetto che si possa criticare. Abbiamo il dovere di spiegare quello che facciamo. Sul tema di Mourinho, non ricordo che abbia detto di volere un incontro. Abbiamo un rapporto buono, lui non ha bisogno di chiedere un incontro pubblicamente. Capisco che sia un tema pertinente, ma secondo me il rapporto che abbiamo è da discutere fra di noi. Sul tema Champions, penso che né io, né Mou, né la squadra abbiamo bisogno di pressioni. Sappiamo che giocare Champions League o non farlo è diverso, ma la squadra fino ad adesso ha lottato per vincere. Poi faremo i conti. Non mi va di dire che se non andiamo in Champions lui va via o il contrario, tutto può cambiare. Ci dispiace per la Coppa Italia, ma la squdara sta facendo bene. I ragazzi non hanno bisogno di pressioni".
Tornando su Zaniolo, in estate aveva detto che uno dei primi appuntamenti era quello per il rinnovo. Cosa non è andato? Ci sono state richieste troppo alte?
"Se qualcuno dopo tutto quello che è successo a gennaio ma magari anche prima pensa che lui è andato via per la mancanza del rinnovo è perché qualcosa non va bene nel giudizio, perche Nicolò è stato amato come pochi. Quando si arriva al momento in cui rifiuti di vestire la maglia va oltre qualsiasi trattativa, ma non mi nascondo dalla domanda. Se guardi la Serie A, quanti giocatori importanti sono usciti a parametro zero? Nella Roma non tanti importanti. Sul rinnovo c'è sempre da fare una trattativa: la richiesta, l'ingaggio, ma c'è anche il rendimento. Non ci siamo mai messi d'accordo su questi punti. Anche io posso pensare che devo guadagnare 'X', ma se un giorno vado via dalla Roma e ci sono solo il Bournemouth e il Galatasaray che fanno offerte bisogna pensare un po'. Rispetto tutti, ma qui si parla tanto del mio lavoro. Crearsi la teoria che siamo arrivati a questo punto perché mancava il rinnovo non va bene".
Si percepisce il disappunto su Zaniolo. Cosa l'ha delusa di più di Zaniolo? C'è mai stata la possibilità di arrvare a Ziyech?
"La storia dei club la fanno l'allenatore e i giocatori. Nicolò non ha creat tutti i problemi. Siamo delusi dal suo atteggiamento, ma c'è la Roma, che è più grande di tutti. Non volevo parlare solo di Zaniolo. Su Ziyech, è vero che abbiamo parlato con i procuratori e con il Chelsea. Non è il giocatore di cui ho parlato prima, ma era un'ipotesi".
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