Conferenze Stampa

Femminile, Spugna: "Domani vogliamo imporre il nostro gioco"

Giugliano: "Indossare la maglia numero 10 a Roma mi rende orgogliosa e responsabile. Mi dà una spinta in più per portare questa squadra più in alto possibile"

Spugna in conferenza stampa

Spugna in conferenza stampa (GETTY IMAGES)

PUBBLICATO DA La Redazione
19 Ottobre 2022 - 10:18

Domani sera alle 21.00 ci sarà lo storico debutto della Roma Femminile nel girone B di Women's Champions League, composto, oltre alle giallorosse, da Wolfsburg, St. Polten e Slavia Praga. E proprio quest'ultima sarà l'avversaria delle ragazze di Spugna, che domani giocheranno al Francioni di Latina, dovendo dunque abbandonare il Tre Fontane, dato che non rientrava negli standard Uefa per delle partite di Champions League. Il tecnico Alessandro Spugna ha parlato oggi in conferenza stampa insieme a Manuela Giugliano, per presentare la sfida. 

Le parole di Spugna

Vi siete conquistate questa Champions con il campionato e un percorso non semplice. Ora ci sono i gironi. Quanto sarà importante il turnover?
"Sarà importantissimo. tutte devono essere a disposizione, tolta di Guglielmo sono tutte arruolabili. Dobbiamo ragionare partita per partita con giocatrici fresche. Domani è una partita fondamentale per il nostro cammino, in un girone dove abbiamo squadre importanti. Lo Slavia Praga è una squadra fisica e forte, dobbiamo pensare prima a questa sfida". 

Nei preliminari avete battuto lo Sparta Praga, sia all'andata che al ritorno, ora c'è lo Slavia. Sono due squadre simili, hanno pareggiato recentemente nel derby in campionato. Quali sono le similitudini tra le due e che partita si aspetta?
"La similitudine è quella di una squadra molto fisica. Lo Slavia più dello Sparta. La differenza è una squadra che fa delle ripartenze la loro forza. Tant'è vero che nell'ultimo derby lo Sparta era sopra di due gol e con due ripartenze feroci lo Slavia mette apposto la partita. Sono una squadra esperta con diverse giocatrici nazionali. Sono simili, ma allo stesso tempo per alcune caratteristiche anche differenti. Dobbiamo fare molto attenzione, ma dipende da noi. Se riusciremo a dominare il gioco come abbiamo fatto per lunghi tratti a Praga con lo Sparta e qui a Roma per 90 minuti, sicuramente è una partita che possiamo portare a casa, ma dobbiamo prestare attenzione perché le ripartenze sono importanti per loro e hanno gicoatrici che dalla panchina possono cambiare la partita, come nel derby. Abbiamo consapevolezza, abbiamo voglia di rimanere in questa Champions".

Come pensa che la squadra possa essere equilibrata in campo contro avversari di livello europeo?
"L'equilibrio deve essere costante, il volere essere una squadra offensiva non ci deve far perdere equilibrio. L'attenzione che noi dobbiamo portare anche in fase di non possesso nella partita di domani, ad essere brave nelle preventive, perchè loro sono una squadra che fa delle ripartenze la loro arma, sarà fondamentale. Ciò non deve far cambiare il nostro modo di interpretare la gara e iniziare con un atteggiamento offensivo e determinato, perché noi siamo queste e vogliamo essere così, e questa è la nostra forza al momento. Come è successo domenica, fin dall'inizio siamo partite con un atteggiamento offensivo, poi la partita ti dice altro e poi la vinci al 93', ma valgono comunque i 3 punti. La cosa importante è che la squadra deve avere la mentalità, di conquistare i 3 punti sempre, in qualunque momento della gara".

Prima della fine del campionato hai chiesto un sorteggio benevolo, nel momento in cui la Roma poteva finire nel girone A un girone temibile, cosa hai pensato? Col Sassuolo abbiamo visto una squadra che ci ha creduto fino alla fine e ha dimostrato caratte, una squadra diversa rispetto alle altre uscite"
"Premetto che probabilmente il sorteggio è stato benevolo. Poi quando giochi partite di livello internazionale non è mai facile, non sarà facile domani, né col St. Poltsen sarà difficilissimo col Wolfsburg. Sicuramente oggi abbiamo una consapevolezza diversa rispetto all'inizio della competizione nei preliminari. Quando giochi e fai risultato con delle prestazioni di qualità la consapevolezza aumenta. Abbiamo la possibilità di affrontare un girone senza avere paura di nulla, ma sempre con rispetto verso le altre squadre, anche se è stato un sorteggio benevolo, perché le partite in ambito internazionali sono sempre diverse. La partita di Sassuolo è stata diversa rispetto a quello a cui siamo abituati. Quando vinci una partita come quella al 93' vuol dire che la squadra ha acquisito qualcosa di veramente importante. Ed è una cosa che le ragazze si devono portare dietro sempre, perchè le partite non le giochi mai prima, le giochi durante. La partita di Sassuolo è stata la dimostrazione, che se magari la sblocchiamo la vinci facile, ma non è sempre così, giochi con una squadra molto organizzata. Poi la fame di portare a casa i 3 punti ti porta poi a vincere al 93'. Dobbiamo portare questa voglia in Champions".

Wenninger ha detto in un podcast che la Roma per andare avanti in Champions deve adattare lo stile di gioco a livello europeo, lei concorda oppure crede che la squadra debba mantenere la sua identità di gioco?
"Ho sentito le parole di Carina, ma credo che lei volesse dire un'altra cosa. Fondamentalmente non è tanto adattarsi, quando portare un atteggiamento diverso, perché in Europa ci sono squadre diverse rispetto al campionato, magari con qualche accorgimento. Sono d'accordo con lei, ma questo non significa che non si può essere aggressivi, si devono portare degli accorgimenti che in certe partita di Serie A puoi permetterti di non portare. Carina ha detto una cosa assolutamente corretta e giusta". 

Quanto è importante avere scelta in panchina?
"Fondamentale. Tutte le giocatrici devono sentirsi importanti e pronte, non c'è una partita meno importante di un'altra, dopo la sfida di domani c'è il Como, e avremo solo due giorni per prepararla, non è una sfida meno importante di quella di domani. Dobbiamo passare anche per quelle partite, non si deve perdere concentrazione se si vuole rimanere nella parte alta della classifica"

Lo Slavia ha vinto tanto in campionato, quanto conta nella preparazione affrontare squadre che vincono molto?
"Cambia relativamente poco. Si deve avere rispetto di una squadra che ha vinto tantissimo nel loro paese. Hanno tante giocatrici che giocano in Europa da tanti anni. Ma si deve pensare ai propri punti di forza e i punti deboli degli avversari. Loro hanno cambiato tanto rispetto alla scorsa stagione. Si deve preparare la gara con le nostre caratteristiche e come sappiamo fare". 

Le parole di Giugliano

Che ambiente ti aspetti di trovare a Latina?
"L'emozione è tanta, anche se l'abbiamo provata nei preliminari di Champions, da squadra abbiamo mostrato il nostro valore. A Latina ci aspettiamo un grande pubblico che ci sosterrà, Avremo bisogno di loro, ci sono già 1000 biglietti acquistati, e molti altri verranno acquistati tra oggi e domani. Siamo molto contente e non vediamo l'ora di giocare davanti al nostro pubblico"

Ho appena notato che hai un tatutaggio con la maglia numero 10. Senti la responsabilità di avere la 10 in una città come Roma?
"Il 10 credo parli da solo, qui a Roma ha un'importanza immensa, poi indossarlo con la maglia della Roma è un orgoglio, la responsabilità di indossarlo è normale, ma mi dà una spinta in più per aiutare la squadra a portare la Roma più in alto possibile"

La partita con lo Slavia sarà una gara simile a quella dei preliminari con lo Sparta. Scenderete in campo con determinazione che vi ha contraddistinto o vi addatterete all'avversario?
"Non ci adatteremo all'avversario, entreremo in campo con il nostro punto forte, giocando palla a terra, il gioco della Roma. Affronteremo una squadra molto fisica, ma se imporremo il nostro gioco non ce ne sia per nessuno al momento. Lo stiamo dimostrato e l'abbiamo dimostrato in campionato e in Champions, abbiamo affrontato squadre molto fisiche ma con il nostro gioco abbiamo sempre portato a casa il risultato".

Il gioco della Roma dipende da te, quale è il tuo ruolo dal punto di vista difensivo? Come si migliora nel cinismo e nella realizzazione?
"L'equilibrio in una partita è fondamentale. Serve qualcuno a centrocampo che cerchi di mantenere il possesso palla, di smistare i palloni, è importante anche la fase difensiva nelle preventive in centrocampo, perché  la partita passa tutta da lì. Credo di poterci lavorare ancora di più e migliorare, soprattutto in fase difensiva. Per quanto rigaurda il cinismo ci stiamo lavorando in allenamento, è un punto in cui abbiamo sempre peccato in questi anni, ma penso ci sia stato un miglioramento. Ci stiamo lavorando col mister, anche se mi fa tirare poco (ride, ndr), mi dice di farlo da fuori, però ci stiamo lavorando e speriamo di migliorare partita dopo partita, poi ovviamente abbiamo una partita ogni 3 giorni e quindi diventa difficile allenare questo aspetto, perché lavoriamo su altri aspetti molto importante. Sono sicura che giocando in campo miglioreremo anche in questo aspetto".

Che aria c'è nello spogliatoio? Fiducia o una sana spensieratezza di chi non ha nulla da perdere?
"C'è fiducia, l'abbiamo costruita dall'inizio della preparazione, ma devo essere onesta, anche dall'anno scorso dove abbiamo fatto un percorso fantastico, ma siamo ripartite ancora più forti. Nello spogliatoio si respira un'aria spensierata con tanta fiducia per quello che siamo riuscite a creare"

Quanto è importante l'esperienza internazionale?
"Serve sempre, si affrontano squadre forti e ti dà una consapevolezza in più, ti permette di aiutare la squadra. Serve perché fare minuti in campo internazionale ti dà una consapevolezza diversa rispetto alle altre".

A che punto siete nel percorso di cresicita? Dove può arrivare questa squadra? Che obiettivi vi siete prefissate?
"Sono orgogliosa di essere qui da 4 anni, di esserd protagonista di un percorso che la società ha sempre voluto fare. Il primo anno eravamo una squadra nuova, ora siamo compatte e forti, puntiamo in alto. Questo è merito di tutti dalla società, passando per le giocatrici e allo staff, oltre anche a tutte le persone che ci hanno creduto. Gli obiettivi della squadra si prefissano partita dopo partita, noi rimaniamo umili. Ora come ora il nostro obiettivo è far bene alla prima partita con lo Slavia e poi vedremo come andrà".

© RIPRODUZIONE RISERVATA

CONSIGLIATI