Camara: "Quando si è fatta viva la Roma non ho avuto alcuna esitazione"
Il guinenao in conferenza stampa: "Tutti conoscono Mourinho, per me è un motivo di orgoglio essere al servizio di uno dei più grandi di tutti nel mondo del calcio"
Alle 15.15 è andata in scena la conferenza stampa di presentazione di Mady Camara. Il centrocampista ha risposto alle domande dei giornalisti presenti al centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria. Arrivato dall'Olimpyacos, Mady Camara ha già esordito con la maglia giallorossa, collezionando 4 presenze tra campionato (contro Udinese e Empoli), dove ha disputato meno di 10 minuti, ed Europa League (contro il Ludogorets e allo stadio Olimpico contro l'Helsinki) per un totale di 41 minuti di gioco. Ecco le sue parole.
Cosa ti ha sorpreso di più della Roma in queste due settimane? Chi ti sta aiutando di più in questo inserimento?
"L'ambiente familiare che si respira. Nessuno in particolare. Tutti mi hanno accolto benissimo, come un fratello, quindi è da parte mia ora ripagare e mettermi a disposizione".
Quanto ha influito la presenza di Mourinho nella tua decisione di scegliere la Roma? Avevi anche altre offerte.
"Si è vero, avevo esitato, ma quando si è fatta viva la Roma non ho avuto alcuna esitazione anche parlando con il mister che mi ha spiegato il progetto del club. Ho deciso che volevo venire qui e come mia abitudine sono qui per dare tutto e aiutare la squadra a raggiungere i suoi obiettivi".
All'Olympiakos hai avuto come compagno Manolas. Come ti ha presentato Roma? Le differenze tra due tifoserie calde come quella greca e quella della Roma?
"Sicuramente ho parlato con Manolas, in particolare dopo aver raggiunto l'accordo con la Roma. Mi ha parlato di quanto grande sia questo club e del calore che si respira che poi ho potuto anche già riscontrare. L'Olympiacos ha tifosi molto caldi e quelli della Roma non sono da meno. Lo abbiamo visto anche ieri. Spero di essere accolto con lo stesso calore con cui sono stato accolto in Grecia".
A 25 anni può essere questa l'occasione più importante per la tua carriera? Che sensazioni ti da lavorare con Mourinho?
"Tutti conoscono Mourinho, per me è un motivo di grande orgoglio essere al servizio di uno dei più grandi del mondo del calcio, se non il più grande di tutti. È una bella occasione questa, l'importante è mettersi a disposizione, lavorare e non porsi limiti"
Nel tuo reparto c'è molta concorrenza. Come ti senti rispetto a questo? Quali sono le tue prospettive a lungo termine nella Roma?
"Sono arrivato qui con l'obiettivo di restare a lungo, questo sarebbe il mio sogno e il mio intento. Condividere lo spogliatoio e allenarmi tutti i giorni con campioni del calibro di Matic, Pellegrini, Cristante, Wijnaldum e Bove, giocatori con i quali spesso giocavo alla playstation, per me è motivo di grande orgoglio. Da parte mia massima umiltà, mettermi a disposizione e ascoltare per aiutare il club a raggiungere gli obiettivi".
Arrivi da un campionato diverso. Che impressione ti ha fatto quello italiano tatticamente e tecnicamente?
"Sicuramente esistono delle differenze tra quello greco e quello italiano, in particolare a livello tattico e di intensità. Ma ogni campionato ha la propria cultura e la propria identità, anche quello francese in cui ho giocato è diverso e starà a me adattarmi. La squadra ha tutte le qualità per fare bene. Dovrò lavorare per ambientarmi al meglio e mettere le mie qualità a disposizione di questo gruppo già pieno di qualità".
Quanto manca per arrivare alla piena forma fisica? Quanto potrà dare alla Roma quando sarà al 100%?
"Non sono al 100% fisicamente, ma lavoro giorno per giorno per raggiungere la forma ideale per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi collettivi, che poi coincidono con quelli miei personali, in questo senso non mi pongo limiti".
Hai caratteristiche diverse rispetto agli altri componenti della rosa. Cosa ti sta chiedendo Mourinho in questo primo periodo?
"Il mister mi sprona sempre a continuare a lavorare con intensità per aiutare la squadra a raggiungere i propri obiettivi e vincere le partite, questo mi chiede in continuazione".
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