Lazio-Roma, Di Francesco: "Dovremo fare una gara di cuore e testa"
Le parole dell'allenatore giallorosso prima della sfida contro la squadra di Simone Inzaghi, in programma domani alle 20.30 allo stadio Olimpico
Le parole dell'allenatore della Roma, Eusebio Di Francesco, prima del derby in programma domani alle 20.30 allo stadio Olimpico:
Aspettando la rifinitura, come sta la squadra?
"Credo che dal punto di vista mentale vogliono partecipare tutti a questo match unico. Hanno fatto un'ottima settimana di lavoro che ci hanno permesso di ritoccare alcune situazioni da migliorare"
Quali sono le insidie tattiche del match?
"Non si può dire come andrà. Di fronte troveremo una squadra abile a ribaltare nelle transizioni la partita, per quello sarà una partita difficile come è sempre stata nei derby, con una squadra che ha tante qualità ed un calciatore come Correa molto bravo nell'uno contro uno e capace di determinare tante situazioni a favore della propria squadra quando è in giornata".
Domani centrocampo a 3?
"Tutto può avere una logica anche se non vi dico chi giocherà domani per non dare vantaggi a nessuno. Noi abbiamo alternato due sistemi di gioco, sono valutazioni che faremo all'inizio e durante la gara. Noi parliamo di 5 sistema statico, il calcio è dinamico e sta a significare che a seconda delle situazioni di gioco cambierà la dinamica di una partita. E' come quando voi scrivere 4-5-1 o 4-1-4-1, sono i calciatori che cambiano le situazioni di gioco".
Lo ha visto tranquillo Zaniolo?
"Lui non deve essere tanto tranquillo, deve essere concentrato, determinato e cattivo come negli allenamenti. Non vado a caricare la gara nei suoi confronti, sarà uno dei protagonisti, ma lasciamolo tranquillo in questo senso".
Come sta Manolas?
"Manolas sarà disponibile, si è allenato ieri con la squadra dopo 2-3 giorni a parte. Ha recuperato bene dall'infortunio alla caviglia, si pensava fosse una cosa più importante e alla fine si è risolta. Oggi farà la rifinitura e domani sarà a disposizione".
El Shaarawy?
"Lui è un giocatore dei tanti importanti, non si può giocare da solo. Deve mettersi a disposizione dei propri compagni, ha alzato la sua qualità quest'anno, ha maggiore continuità di rendimento durante le partite. Ma non basta, deve migliorare ancora".
Avere giocatori in rosa giocatori romani e italiani vi può avvantaggiare?
"Io ne ho persi 4 consecutivi, capita, ci sono momenti negativi e positivi. Da allenatore ho avuto risultati positivi, mi auguro possa continuare così. Spesso può darti qualcosa in più e altre in meno. I romani hanno tanta esperienza, credo che possano più aiutare i compagni che togliere qualcosa".
De Rossi può giocare sia domani sia con il Porto?
"Oggi non so dirtelo, non so dirti come finirà la partita. La gara più importante è la prima, lui sia come gestione di allenamento che partita è un punto interrogativo. Anche se ultimamente ha dato risposte positive negli allenamenti. Magari ne può fare due o una, non ti posso dare una risposta certa".
Dzeko non segna in casa da quasi un anno, è casuale?
"Credo sia casuale visto il rendimento in Champions. Sono contento di come si sta comportando Edin per quanto riguarda il modo in cui si mette a disposizione della squadra, per il modo di pensare e giocare. La sua condizione fisica è cresciuta tanto dopo l'infortunio, ed è la cosa più importante, poi se fa gol io sono molto felice perché un attaccante ha bisogno di questo, Però mi piace il suo modo di giocare le partite e di essere felice a fine gara quando non fa gol e la squadra vince"
Per quanto riguarda il modulo
"A prescindere dal fatto che la prestazione di Frosinone non mi è piaciuta, preferivo il 4-2-3-1. Di questo modulo ne hanno trovato giovamento Dzeko e Pellegrini, ma fermarsi al modulo è riduttivo. Abbiamo fatto risultati importanti, il 4-3-3 potrebbe essere il sistema scelto per il derby ma ci ha tolto qualcosa. Da allenatore non so dire quale modulo sia meglio dell'altro. Ogni partita vedo quello che accade per poterlo modificare anche a a partita in corso".
Dove potrebbe essere la Roma senza gli infortuni di questa stagione?
"Non mi piace parlare di questo, non voglio alibi. Non è questo il motivo per cui abbiamo 44 punti, in altre partite potevamo fare meglio. Nelle ultime siamo stati fortunati, in altre no. Abbiamo avuto infortuni come tante altre squadre. Siamo dove meritiamo e possiamo anche giocarci gli ottavi di Champions e credo sia una cosa positiva".
In questa gara chi ha più pressioni?
"Penso entrambe le squadre, è un derby sentitissimo. Non vogliamo allontanarci dalla zona Champions e loro vogliono riagganciarsi e accorciare la distanza con noi, avendo anche una gara in meno. Questo è un derby molto delicato, sarà una gara che vivrà di situazioni particolari e perdere sarebbe uno svantaggio per entrambe".
Il derby si vince con il cuore o con la testa? Vuole dire qualcosa hai tifosi sulla gara di domani?
"Credo che la gente sia già carica. Ci metteremo cuore, impegno e passione. Il gol di Dzeko a Frosinone ha riavvicinato la squadra alla gente. Mi auguro che una scena così ci sia anche domani. Quella è una grande emozione ed è una di quelle che avvicinano anche le persone. Mi auguro che faremo una grande partita di cuore e testa".
Come sta Jesus? Marcano lo ha superato nelle gerarchie?
"Sinceramente avevo dei dubbi perché si sono allenati benissimo. Jesus viene da un infortunio che lo ha tenuto fuori un mese. Ivan si è allenato con grande continuità facendo un ottima gara con il Chievo e per questo gli ho voluto dare una nuova possibilità a Marcano a Frosinone, dove ha risposto bene, è cresciuto il suo rendimento. Ma ho tanta fiducia anche in Jesus. In base alle partite e alle caratteristiche scelgo. Per quanto riguarda Frosinone, Marcano è più bravo di testa, mentre Jesus ha più capacità fisiche, di velocità e di gamba. Loro avevano giocatori come Ciofani e Pinamonti e mi serviva un giocatore più forte di testa per contrastarli".
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