Conferenze Stampa

Mourinho: "Quella con il Vitesse è l'unica gara che mi interessa"

Il tecnico alla vigilia di Roma-Vitesse: "Non penso alla partita di domenica. Mkhitaryan è importante. Domani scendiamo in campo per vincere, senza fare conti"

PUBBLICATO DA La Redazione
16 Marzo 2022 - 14:27

Il tecnico giallorosso, José Mourinho, ha partecipato alla consueta conferenza stampa pre-partita in vista di Roma-Vitesse, match valido per il ritorno degli ottavi di finale della Conference League. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall'allenatore, che ha due risultati su tre per approdare al turno successivo della competizione.

Una riflessione sul momento che sta vivendo il mondo, che va ben oltre lo sport.
"Stop alla guerra. Sono molto obiettivo e pragmatico. Stop, a questa guerra e a tutte le altre. Non parlo di politica, mi interessa ma non ne parlo pubblicamente. Bisogna dire, urlare e ripetere ogni giorno stop alla guerra, a tutte le guerre".

Domenica scorsa a Udine aveva sottolineato il calo di tensione. Con queste due partite ravvicinate la squadra troverà la motivazione? Avete lavorato nell'aspetto psicologico?
"Lavoriamo ogni giorno. Pensiamo di essere preparati per domani".

Lei ha sempre detto di ragionare partita per partita, ma questa è una settimana particolare. Anche questa settimana è più importante
"L'unica partita che mi interessa è il Vitesse. Per me non c'è Lazio e non c'è partita domenica. Se vinciamo o pareggiamo siamo ai quarti, altrimenti siamo fuori. Questa è l'unica gara che mi interessa".

Tempo fa ha inserito Mkhitaryan tra i giocatori più importanti, ce n'è qualcun altro che ha velocità di pensiero e caratteristiche simili a lui. La sua assenza può aver pesato sul risultato di Udine?
"Tutti i giocatori sono diversi, tutti conoscono la nostra rosa. Siete capaci di essere critici con un ragazzino arrivato qui e che gioca la prima volta da titolare in Serie A. Siete voi gli uomini delle critiche. Mkhitaryan è importante per noi, la sua assenza non è la ragione per cui non abbiamo vinto a Udine, però è un giocatore importante per noi".

Le piace o no la regola del gol in trasferta, la trova più giusta?
"Non lo so, non so se sia più o meno giusta ma può cambiare il profilo delle partite. L'Ajax ha fatto un bel pareggio a Lisbona ma il Benfica è andato ad Amsterdam senza il bisogno di segnare per andare ai quarti. Ha potuto avere un atteggiamento di controllo senza correre rischi, in passato avrebbe saputo di essere in svantaggio. All'andata col Vitesse abbiamo giocato senza pensare troppo al risultato, e domani farò lo stesso: siamo andati lì per vincere la partita, senza fare i calcoli sul ritorno e sui gol da fare. Domani sappiamo che con un pareggio andiamo ai quarti, ma non giocheremo pensando al pareggio: vogliamo vincere la partita. Così facendo si pensa meno ai gol".

La Roma a parte Abraham ha attaccanti che segnano poco, ma resta la seconda squadra per tiri verso la porta. È un problema di lucidità o cosa?
"Sono giocatori che hanno segnato sempre tanto e adesso non segnano o lo hanno fatto per tutta la loro carriera? Non parliamo di Lewandowsky che ha sempre segnato e ora a Roma non segna. Non è un problema di qualità, ma di profilo".

Rispetto a Udine quanti uomini riposeranno domani? Zaniolo può riposare?
"Perché Zaniolo? Ha già riposato 25 minuti ad Arnhem. Da due tre giorni leggo che riposa, ma perché proprio lui deve riposare? Perché non Rui Patricio o altri? Rui Patricio merita un riposo perché non l'ho mai cambiato, perché chiedete di Zaniolo?. Rispetto a Udine cambio Sergio Oliveira e Mancini, poi tornano Kumbulla e Mkhitaryan". 

Mourinho a Sky Sport

Come si gestisce il risultato ottenuto all'andata?
"Dal 1' vogliamo vincere. Se arriviamo al 90' con un pareggio, dobbiamo gestire il pareggio, ma non dobbiamo iniziare la partita pensando di pareggiare. Vogliamo giocare liberi dalla pressione, vogliamo vincere la partita. In Conference abbiamo giocato 4 partite in casa ene abbiamo vinte 3. Siamo forti in casa e vogliamo continuare a vincere".

Lei ha detto che la migliore maniera per preparare il derby è vincere domani, perché?
"Per me sì. Gioia, soddisfazione e fiducia sono importanti nel calcio. Se domani facciamo una bella partita, avremo poco tempo per recuperare e preparare la partita, però dal punto di vista emozionale vincere è la cosa più importante".

I tifosi domani saranno in tantissimi e nel derby lo stadio sarà pieno. Vi hanno sempre sostenuto, quanto sono importanti?
"Per me significa tanto. Nascondo bene le mie emozioni, ma in tutti i miei club ho sempre capito bene la natura della gente. Ogni volta che esco da Trigoria, per andare a casa o a una partita, quando giro per strada, tutti ci salutano. Quando andiamo allo stadio i bambini ci salutano, dopo tanti anni questa cosa continua allo stesso modo a farmi sentire qualcosa di particolare. A volte mi piacerebbe giocare in campo perché i tifosi mi caricano, ma non posso per età e per qualità. Questi tifosi ci appoggiano fin dalla prima partita in casa contro il Trabzonspor, dalla prima partita sono stati fantastici".

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