Di Francesco: "Manolas recupera, Florenzi no. Mercato? Mi fido di Monchi"
Il tecnico ha incontrato i giornalisti alla vigilia di Roma-Torino: "Dzeko e Zaniolo favoriti su Schick e Pastore. De Rossi verso il rientro in gruppo"
Eusebio Di Francesco ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Torino, match previsto domani alle 15 allo stadio Olimpico. Ecco le sue dichiarazioni:
Tra influenze e qualche infortunio nelle ultime settimane, chi recupera?
"Manolas sicuramente e se non avrà problemi oggi sarà disponibile. Florenzi non è ancora al meglio e devo valutare. Poi gli altri fuori sono i soliti: Mirante, Perotti, De Rossi e Jesus non saranno a disposizione".
Il Torino è in piena corsa per l'Europa, si vede la mano di Mazzarri?
"Conosco bene Walter, ci siamo affrontati diverse volte. È molto attento a preparare la partita e fa un ottima fase difensiva. Il Torino è un'ottima squadra, è andata bene soprattutto in trasferta. È molto temibile specialmente quando riparte e riesce a stare nella metà campo avversaria, è una delle squadre che ruba più palloni nella trequarti avversaria".
Domani giocherà Dzeko?
"Sia lui che Schick sono in ottima condizione, è leggermente favorito Edin ma domani devo valutare la condizione giusta. La scorsa settimana non è stato benissimo ma la sua condizione è in crescita, sono contento di avere due opzioni importanti, in particolar modo per la crescita di Schick".
Prima della sosta aveva detto che fare mercato era inevitabile, è ancora così?
"Io mi fido molto di quello che sta facendo Monchi e lui sta valutando le opportunità. Io ho sempre detto anche a lui che è inutile fare le cose tanto per farle, e lui pensa lo stesso. Se c'è un'opportunità valida che vada ad aiutare questa rosa ci muoviamo, altrimenti rimaniamo come stiamo".
Come sta De Rossi?
"Ne abbiamo parlato tanto, alla fine il suo recupero si è allungato tantissimo. Il suo è un infortunio particolare, ha cominciato a lavorare sul campo in questi giorni e mi auguro che la prossima settimana cominci a lavorare con la squadra e da lì potremo valutare le sue condizioni. Quando fai degli allenamenti individuali è totalmente diverso perché ci sono delle dinamiche di movimento differenti, da lì potremo valutare la situazione del suo ginocchio".
Vede Belotti in un suo ideale scacchiere tattico?
"Fai un'altra domanda perché non ti risponderei, non parlo di giocatori che non sono della Roma".
Con l'Entella abbiamo rivisto Karsdorp e Pastore che hanno dato segnali importanti, possono essere ancora considerati per la formazione titolari?
"Solitamente il problema più grande quando si rientra di infortuni lunghi è la terza partita, quindi Karsdorp potrebbe essere titolare anche domani e se la giocherà con Santon più che con Florenzi di cui devo valutare ancora la convocazione. Per quanto riguarda Pastore, sento sempre dire che non va veloce, ma Pastore non fa i 100 metri, lui deve far camminare la palla. Oggi sta recuperando la condizione, ha retto 90 minuti ma deve acquisire un po' di continuità in quello che fa. La valutazione su Pastore viene stravolta dal fatto che non ha un gran passo ma non ce lo avrà mai e non lo ha mai avuto. Se lo valutiamo pensando che è uno scattista abbiamo sbagliato valutazione, lo valutiamo per quello che fa in campo e per le qualità che ha. Per la capacità che ha di lanciare il compagno e di gestire la palla. Per quanto riguarda domani lo valuterò ma tra i due è più probabile che giochi Karsdorp".
La Roma ha avuto difficoltà con le squadre che adottano il 3-5-2, è un caso? Come procede il processo di crescita di Luca Pellegrini?
"Tanti cambiamenti non hanno tanto logica specialmente in questo momento dove la squadra sta crescendo. Per quanto riguarda Luca è un giocatore che deve migliorare e ha dimostrato di avere grandi qualità. Come tutti i giovani sta facendo un processo di maturazione e lui sta lavorando per migliorare la sua condizione fisica ma anche tecnico tattica. Per quanto riguarda il modulo l'importante è l'approccio alla gara. Poi è vero che contro le squadre che si abbassano tanto e non lasciano spazi abbiamo avuto delle difficoltà ma come le hanno tante altre squadre. Il Torino ha fatto risultati da tutte le parti ma noi abbiamo l'obbligo di vincere e cercheremo di sbloccarla prima possibile, perché poi contro certe squadre diventa tutto più difficile".
C'è un ballottaggio tra Kluivert e El Shaarawy? Lei pensa ancora che Pastore possa giocare nel ruolo di mezzala?
Ho cambiato sistema per tanti motivi, credo che ho fatto capire di voler sfruttare più il trequarti che le mezzali. Visto che la condizione non è al top è difficile fare la mezzala che deve coprire più campo. Però giocare a 3 o 2-1 è uguale, i centrocampisti devono avere sempre un certo ritmo. Per me sposta molto dal punto di vista fisico e nello sviluppo della manovra. Non cambio il sistema di gioco quindi Pastore può star tranquillo che non gli chiederò di fare la mezzala. Kluivert sta meglio di El Shaarawy ed è favorito per domani.
Come sta Nzonzi? Schick ha fatto il passo in avanti dal punto di vista mentale?
"Schick il merito è suo perché ha lavorato con grande continuità, prima su se stesso ma anche negli allenamenti. Ma io non sono ancora soddisfatto del tutto perché lui non si deve accontentare, lo ha dimostrato la partita con l'Entella perché poteva fare 3 gol. Un attaccante non si deve mai accontentare perché è un aspetto mentale fondamentale. Per quanto riguarda Nzonzi oggi farà il primo allenamento con la squadra e lo valuterò".
Chi è in vantaggio tra Pastore e Zaniolo?
"Ultimamente potrebbe esserci Zaniolo dall'inizio ma non lo mettete con grande certezza perché poi magari domani cambio e ci rimanete male. I vostri editori si arrabbiano se sbagliate la formazione, mettete tanti dubbi così anche Mazzarri li avrà"
Si sente di dire che la Roma è guarita?
"Mi sento di dire che siamo cresciuti però quest'anno ci siamo riammalati spesso e mi auguro che non riaccada più. Vedo nello spirito della squadra, nel modo di scendere in campo e nell'approcciare a certe partite come nell'ultima di coppa. Sembrava una gara facile ma ricordo che la Roma ha preso batoste anche da squadre piccole in passato sottovalutando gli avversari. Il fatto di essere scesi in campo in quel modo è un momento di crescita".
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