Mourinho: "Cinque vittorie non sono cinquanta"
L'allenatore: "Domani giocano El Shaarawy e Calafiori, non cambierò entrambi i centrali. L'empatia tra noi e i tifosi è molto importante. Non siamo perfetti"
L'allenatore della Roma José Mourinho, alla vigilia della sfida di Conference League contro il Cska Sofia, ha risposto alle domande dei giornalisti in conferenza stampa. Queste le sue parole:
5 vittorie di fila e tanta attesa. 30mila biglietti venduti. Come sta la squadra? Come si fa a mantenere questo livello alto?
"Cinque vittorie non sono cinquanta. Non c'è ragione per essere ultra ottimista o ultra positivo o fuori di testa. Però i risultati positivi sono ovviamente importanti, aiutano il processo per sviluppare la squadra, la gente e i tifosi sono felici ma anche loro devono essere equilibrati, nel senso che devono capire che questo è un processo iniziato appena due mesi fa. Rimaniamo sempre tranquilli, il fatto che lo stadio ogni volta sia pieno è bello e spinge le autorità a capire che tutte le persone vogliono la normalità per tornare con gli stadi al 100%. Vogliamo mantenere alta l'intensità, dobbiamo mantenere questa caratteristica. Contro il Sassuolo poteva finire 2-1 per loro, anche in quel caso dobbiamo mantenere alta la concentrazione. Se farò cambi nella squadra? Ovviamente sì, qualche cambio si farà, però l'importante è mantenere una struttura perché è importante per noi ottenere un risultato positivo per fare passo passo un percorso positivo".
Come si gestisce un giocatore come Zaniolo che viene da un infortunio? Gioca lui o Perez?
"I giocatori ancora non lo sanno chi gioca quindi non lo dico qui. Con Nico bisogna trovare un equilibrio però tranquillo, senza sentire alcun tipo di tensione. L'infortunio è nel passato, le sensazioni negative anche. L'altro giorno era stanco, capisco che in Nazionale non ci si alleni tanto, se va e non gioca di solito torna con una condizione fisica più bassa e noi abbiamo sentito questo anche con altri giocatori. Si tratta di un giocatore che sta al 100%, l'infortunio è nel passato, è importante per lui dimenticarlo"".
In 5 partite ha utilizzato 13 titolari, ha cambiato solo per necessità. Come si tiene compatto il gruppo di chi non gioca e si sente escluso, come magari può essere El Shaarawy? Il fatto di poter essere il primo a vincere le tre competizioni europee?
"I calciatori sono intelligenti e capiscono le cose, guardano le cose. Il solo modo di parlare, guardare le cose, il nostro modo di fare feedback e commenti. Loro capiscono tante cose. Stephan è un giocatore importante, è un titolare e non sono solo undici. Lo stare in panchina è una situazione che cambia. Non ho mai avuto una stessa squadra che ha iniziato e finito la stagione. È molto difficile vedere un giocatore iniziare la stagione e finirla avendo giocato tutte le partite. Stephan mi piace tanto come caratteristiche, mi piace tanto. Ha capito, una volta iniziata la stagione, che era meglio proseguire secondo la sua forma. Ha perso un po' tra la Cina, l'infortunio e il ritorno a Roma. Ha tanta esperienza ma è in crescita, come se fosse un ragazzino. Prima della partita col Sassuolo abbiamo parlato e gli avevo detto che avrebbe giocato titolare col Cska. In questo momento è un titolare, ha iniziato in panchina ma è un titolare. I giocatori sono molto importanti per me, lo spogliatoio, chi capisce i ruoli e le decisioni dell'allenatore da rispettare. Sento la mia missione da leader molto facile perché il mio è un bel gruppo. Sulla Conference: ho vinto col Barcellona una coppa che non esiste più nel 1999. Come si chiama? Coppa delle Coppe? Io non penso che sia una un obiettivo vincere questa competizione. Ora siamo molto lontani dal farlo, ma possiamo. Mancano tante partite. Questa competizione mi interessa. Nessun giocatore andrà a casa, in vacanza o non sarà convocato. Chi ha giocato di più l'altra partita questa volta va in panchina. È così che funziona".
L'anno scorso la Roma ha fatto molto bene in coppa e male in campionato. C'è un motivo?
"Hanno fatto molto bene in Europa League, è oggettivo. La sconfitta con lo United è stata pesante ma è normale, è una squadra di potere diverso e la Roma è arrivata a quella sfida in un momento molto difficile per la squadra. Non so se questa squadra sia più adatta alle coppe. Sicuramente è più importante il campionato della Conference League ma io credo che la mentalità sia dire che la prossima partita è la più importante. Sempre così ho fatto, ho sempre pensato in questo modo e mi piace pensare così. Voglio che la squadra sia preparata. Abbiamo qualche limitazione a livello di rosa. Non è un problema dirlo, ma domani non gioca Vina e gioca Calafiori, devo fare questo tipo di cambio. Io ora non devo pensare al campionato".
Lei è sorpreso del supporto ricevuto ieri sera di fronte al ristorante?
"Quello è bello e importante per noi. Anche per chi arriva la prima volta in Italia come Vina o Abraham. Molto bello, ringrazio e niente di più. Questa empatia tra noi e i tifosi è molto molto importante. Noi però dobbiamo essere tranquilli, abbiamo avuto una riunione sulla partita col Sassuolo e abbiamo trovato tutti gli errori individuali e collettivi, cosa abbiamo migliorato e peggiorato nel gioco. Sono convinto che anche senza quel gol magico di Stephan, senza quella fine epica, la gente sarebbe andata a casa orgogliosa perché la squadra lavora"
Come stanno i centrali? Farà qualche cambio, tipo Kumbulla? Come valuta il suo percorso, dato anche l'investimento?
"Se poi gioca Kumbulla e non Mancini allora mi dici che ho problemi con Mancini, così con Smalling dici che ho problemi con lui dall'Inghilterra. Avere quattro centrali è giusto. Se voi dite che io faccio giocare sempre questi due per avere una routine, c'è sempre spazio per questa domanda. Sono contento dei centrali che abbiamo, delle caratteristiche diverse che abbiamo. Se tu mi chiedi se li cambiamo tutti e due, rispondo di no".
Avete iniziato bene il campionato. Immagino che abbia individuato dei difetti nella squadra...
"Siamo tutt'altro che una squadra perfetta, dobbiamo lavorare quotidianamente sui nostri errori, siamo umili e consapevoli dei nostri problemi. Domani è una gara della fase ai gironi, possiamo perdere dei punti ma noi vogliamo qualificarci rapidamente e avere il primo posto. La Roma di recente ha anche perso contro il Cska, dobbiamo stare attenti"
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