Conferenze Stampa

Di Francesco: "Manolas in forte dubbio, pronto Marcano. Var? Non cerco scuse"

Il tecnico della Roma ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa alla vigilia della trasferta contro il Cagliari

PUBBLICATO DA La Redazione
07 Dicembre 2018 - 11:53

Eusebio Di Francesco ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa a Trigoria in vista di Cagliari-Roma. Nel pomeriggio la squadra partirà alla volta dell'isola sarda dove domani alle 18 è previsto il match. Ecco le sue dichiarazioni:

Il centrocampo è cresciuto molto e quanto sarà importante contro una squadra come il Cagliari?
Sta crescendo nelle due fasi ma devono migliorare tanti aspetti ma devono diventare più bravi a proteggere la nostra difesa e per questo dobbiamo lavorare ancora tanto. Ma sto vedendo una crescita da parte di tutti.

Si aspetta una partita fisica?
Io partite non fisiche non ne ho mai viste. Ad alti livelli la fisicità fa la differenza, come l'aspetto tecnico. Per questo mi aspetto una gara fisica specialmente con Pavoletti davanti che può fare la differenza con i colpi di testa. Io l'ho allenato due anni e conosco le sue qualità. Dovremo stare attenti, è la loro qualità migliore, sia  sui calci piazzati e che sulle palle laterali.

Cosa deve migliorare la Roma?
Dobbiamo migliorare in tante cose, soprattutto sulle scelte finali. Ma non possiamo avere tutto e subito. Dobbiamo essere più bravi a proteggere la difesa anche con il centrocampo e concedere meno conclusioni e in questo senso stiamo lavorando. L'ho sottolineato anche prima dell'Inter, il gol lo troviamo sempre dobbiamo concedere di meno e lavorare di più da squadra.

Come sta Fazio? Florenzi avanzato è una soluzione?
Domani è più difficile ma in futuro si, domani giocherà da terzino. Fazio invece è recuperato ma abbiamo un altro problema, infatti sono passato al Divino Amore prima di venire qui (ride ndr).  Manolas ha avuto un colpo in partitella. Oggi il suo utilizzo è al 50%, partirà ma lo dobbiamo valutare. Ha preso un brutto colpo sulla gamba, si è gonfiata e quasi non cammina. La speranza è che possa recuperare in tempi brevi, ce lo auguriamo perché siamo in pochi.

Si aspetta più minuti da Perotti e Pastore?
Sì, più da Pastore che da Perotti, ma nessuno dei due giocherà dall'inizio.

Cristante e Nzonzi hanno giocato quasi tutte le partite, considerando anche le prossime gare sta pensando a qualche alternativa?
Sì magari inserendo con un difensore in più, poi vorrei lavorare di più su Riccardi ma è stato in nazionale fino a ieri ed è arrivato oggi. Spesso tutto quello che vorresti provare si lega ad altre situazioni che te lo impediscono. Però lo teniamo in grande considerazione perché è un ragazzo interessante ma stiamo parlando di un 2001, di un altro esordiente che a Roma riusciamo sia esaltare come abbiamo fatto con Zaniolo e poi a buttarlo giù in un attimo. In questo dobbiamo essere bravi a trovare equilibrio. Sto vagliando tante soluzione che ci potrebbero aiutare. Ma l'unica cosa in questo momento è fare una bella preghiera (ride ndr).

Come sta Marcano?
Si sta allenando benissimo. Domani potrebbe giocare anche dall'inizio. Avendo più scelta dietro e valutando Manolas vedrò anche chi giocherà tra i due centrali. Gli unici dubbi che ho sono lì.

Come mai ci sono stati tanti infortuni?
Mettiamoci un po' tutto. Magari anche agli errori umani e alle scelte fatte. Per esempio il caso di Pellegrini: c'era voglia da parte di tutti di farlo rientrare, è stato fatto un programma che lo potesse riportare dentro prima possibile poi è accaduto un imprevisto. Abbiamo giocato un po' al limite nel momento in cui c'è bisogno di avere a disposizioni tanti calciatori. La fretta ti porta ad incappare in questi rischi. Da oggi dobbiamo essere bravi a non avere fretta e non correre più rischi però c'era la necessità di avere a disposizione i giocatori perché abbiamo tante partite. La battuta del Divino Amore l'ho fatta perché nel momento in cui ogni volta si prende una botta si fa male qualcosa ti fa pensare ma era solo per sdrammatizzare.

Dzeko e El Shaarawwy a Barcellona per curarsi?
Io non sono un dottore e non so cosa hanno fatto di preciso. Ma è ovvio che è funzionale a farli recuperare il prima possibile. C'è la voglia di fare qualcosa per rimediare a questi infortuni e rimediare agli errori commessi in precedenza. Siamo tutti responsabili, anche i ragazzi che devono avere maggiore consapevolezza e attenzione in quello che fanno.

Tanti punti persi per errori arbitrali sono un rimpianto?
Rimpianti ce ne sono mille ma non voglio crearmi degli alibi ma obiettivamente ci sono stati tanti errori nei nostri confronti. Si è parlato tanto del VAR, perché non usarlo. Poi ci sono stati errori tanto evidenti che bastava riguardarli per evitarli. Poi sono state dette cose con parole anche forti però il concetto è sempre lo stesso: alla fine si chiede scusa ma chi ci rimette sono gli allenatori e le partite. Spero che non ci siano più questi errori, specialmente nei nostri confronti.

Il Cagliari può essere un banco di prova?
Io i banchi di prova li vedo tutti i giorni, domani c'è il Cagliari poi c'è il Plzen. Noi dobbiamo dare continuità di risultati. Domani abbiamo la possibilità di dimostrare che abbiamo fatto un salto mentale. Se guardo la Champions vedo che abbiamo perso col Real ma il primo tempo è stato entusiasmante, poi alla prima difficoltà ci siamo sciolti. Con l'Inter abbiamo avuto una grande reazione mentale e di questo sono molto contento ma poi certe partite si devono andare a chiudere e si deve concedere meno. Anche se dico che contro l'Inter ho visto tante cose fatte bene.

Il gol di Icardi è figlio di un errore individuale o di squadra?
Di solito noi difendiamo a zona, ma in quel calcio d'angolo abbiamo sbagliato il posizionamento. Se rivedete il gol, Manolas ha staccato con due piedi quando di solito si stacca meglio con un piede solo. Eravamo posizionati male in partenza. Poi i gol li abbiamo presi marcando a uomo e marcando a zona, ma è sempre una questione di attenzione e di posizionamento corretto. Su questo gol c'è un errore nostro ma anche la qualità di un giocatore straordinario.

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