Di Francesco: "Voglio una squadra più aggressiva, avanti col 4231. Darò sempre il 100% per la Roma"
Il tecnico della Roma: "De Rossi out fino alla sosta. Pastore e Kluivert recuperano, Manolas da valutare. Non mi accontento del quarto posto"
Eusebio Di Francesco incontra i giornalisti in conferenza stampa a Trigoria in vista della partita di domani tra Fiorentina e Roma dopo l'ultimo allenamento della squadra che si è svolto questa mattina al centro tecnico Fulvio Bernardini. Nel pomeriggio, alle 16.20, è prevista la partenza in treno per il capoluogo toscano. Ecco le dichiarazioni del tecnico:
Cosa vorrebbe vedere di diverso rispetto alla trasferta di Napoli?
"Un atteggiamento differente, magari più aggressivo e con la capacità di non abbassarsi tanto. Dobbiamo ritrovarlo in tutte le partite con continuità e non alternarlo. Mi aspetto che questa squadra dia seguito alle idee su cui lavoriamo".
Come stanno Pastore e Kluivert?
"Si sono allenati entrambi con la squadra. Kluivert si è fermato molto meno di Pastore e ha avuto meno ricadute. Per Pastore è meno probabile che giochi ma saranno entrambi convocati per la gara con la Fiorentina".
Le condizioni di De Rossi e Manolas?
"Sono diventato il dottore della squadra, faccio le conferenze sullo stato di salute dei mie calciatori (ride ndr). De Rossi non ci sarà domani e forse nemmeno con CKSA e Sampdoria. Manolas oggi si è allenato e sarà disponibile, lo valuterò tra oggi e domani.
Vista l'assenza di De Rossi, c'è la possibilità di rivedere un centrocampo a tre?
"Tutto è possibile ma se vado a vedere il 4-3-3 del secondo tempo a Napoli la reazione non mi è piaciuta, troppo remissivi. Credo che ad oggi darò continuità al sistema di gioco dell'ultimo periodo, non vorrei cambiare troppo la fisionomia della squadra".
Cristante è in grado di sostituire De Rossi?
"Ho letto che lui è risultato carente dal punto di vista fisico rispetto agli altri, abbiamo fatto i test questa settimana in cui lui è risultato tra i migliori della squadra. Questo per farvi capire quanto la testa è importante per i calciatori e predomina per tutti l'aspetto mentale. Su questo ragazzo ci stiamo lavorando e lui risponde con grande disponibilità. Non so se sarà lui il sostituto di De Rossi, lo deciderò domani sapendo che anche Pellegrini può svolgere quel ruolo come ha fatto già in passato".
Rispetto all'anno scoro il baricentro della Roma si è abbassato, può dipendere anche dal modulo?
"Rispondo dicendo che sono stufo di parlare di moduli ma la tua domanda mi piace molto. Il concetto del baricentro si lega alle aggressioni, meno sei bravo a farlo e più ti abbassi. Come è accaduto a Napoli. Il 4-2-3-1 ti dovrebbe aiutare ad attaccare perché ai il trequartista più avanti ma alla fine si formano sempre dei triangoli, sia quando attacchi che quando difendi, per cui i numeri vanno a farsi friggere. È un concetto di atteggiamento, ti abbassi meno se hai più aggressività. Questa cosa ci manca e lo dico dall'inizio dell'anno. Lo dobbiamo ritrovare il prima possibile ed è su questo che sto lavorando concentrando la maggior parte del mio lavoro".
I risultati dell'ultima giornata riducono le prospettive della Roma, l'obiettivo è il quarto posto?
"È riduttivo parlare così, è ovvio che siamo in ritardo ma la possibilità di accorciare le distanze c'è. Ovviamente dobbiamo alzare il rendimento e fare punti già a partire dalla gara di domani. Però porsi già ora un obiettivo da quarto posto a me non piace proprio. Poi è ovvio che nel finale di campionato se rimane solo quello lo prendiamo. Il Milan due partite era indietro e con due vittorie ha rimontato, l'Inter è partita male e ora ha inanellato tante vittorie consecutive ed è rientrata. Noi nelle ultime 7 gare abbiamo perso una sola gara e pareggiato al 90' a Napoli, io però non sono contento. Per niente. Io voglio di più pretendo risultati e prestazioni migliori".
Lei a fine anno si sente di aver fatto il suo dovere se...?
"Io mi sono dato un obbiettivo. La Coppa Italia la dobbiamo ancora giocare e in Champions siamo in corsa per superare il girone. Il campionato è la competizione in cui siamo più in ritardo però io mi alzo tutte le mattine per migliorare me stesso e la squadra. Io darò per questa maglia il 100% poi è ovvio che le valutazioni vanno fatte anche sbagliando e quelle le devo fare io. Vi assicuro con grande passione e grande voglia faccio questo lavoro, specialmente nell'ambiente in cui mi trovo ora. Le valutazione verranno fatte alla fine, oggi abbiamo la possibilità di andarci a prendere insieme tante soddisfazioni e ci dobbiamo provare".
Roma e Fiorentina hanno gli stessi punti, può essere l'occasione per chi vince di dare un segnale all'altra?
"Io non devo dare segnali agli altri, noi dobbiamo dare un segnale a noi stessi. Vincere deve essere il nostro obiettivo, cercheremo di andare a Firenze portando via i tre punti. Questo arriverà applicando il discorso che facevo prima sia dal punto di vista tattico che mentale".
Perché la Roma non gioca come lei vorrebbe?
"Ci sono state tante situazioni, anche dal punto di vista tattico. Pensavamo di lavorare in un certo modo ma non abbiamo mai avuto tanta continuità. Al di là del modulo si è perso, nel corso delle partite, tanta continuità, tanta condizione. Si è persa la capacità di essere aggressivi. Credo che sia il punto chiave, la forza che ti da lo stare nella metà campo avversaria la dobbiamo ritrovare. Al di là dei tre punti serve la prestazione e dare la sensazione di dominare le gare".
Chi ci sarà al fianco di Manolas?
"Non è sicuro che ci sarà Manolas. Poi non so chi ci sarà. Ci sono due giocatori per tre posti: Jesus, Manolas e Fazio. Devo valutare un giocatore che è uscito per infortunio, domani parlerò anche col ragazzo per capire come sta. Poi farò le mie valutazioni. Al di là di chi giocherà a me non piace valutare i singoli giocatori. Anche con lui non abbiamo fatto grandi prestazioni, richiamo un atteggiamento di squadra più che del singolo".
Kolarov mediano è un'ipotesi?
"Poi mi ammazzate dopo se va male (ride ndr). Nella sua carriera ha giocato già in quel ruolo? A me non sembra. Non ha mai provato in quel ruolo se si esclude quei 20 minuti che gli ho fatto fare. Oggi come oggi è difficile fare degli esperimenti, se ci fosse un altro contesto dove poter dare continuità a questo discorso sarebbe diverso. Oggi non c'è tempo di fare esperimenti".
Schick troverà spazio domani?
"Domani gioca Dzeko, poi vedremo nelle altre situazioni perché Schick può giocare anche da esterno. C'è un percorso di crescita per tutti, abbiamo giocato solo 13 partite e c'è ancora la possibilità di coinvolgere tutti. I miei calciatori sono tutti coinvolti perché quando si allenano io considero tutti nello stesso modo. Ci sono i momenti per mettere dentro i giocatori, magari serve più esperienza, certe altre volte dai spazio ai giovani. Ci sono tante valutazioni da fare, alla lunga in tanti potranno essere coinvolti".
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