Calciomercato, da Rui Patricio a Szczesny: il punto sul portiere
Il portoghese in pugno: piace a Mourinho e ha il suo stesso agente. Ma al tecnico è legato anche Lloris. In piedi l’ipotesi scambio con la Juve per Florenzi
Aaa numero uno cercasi. Il cartello virtuale è affisso sulla cinta muraria del Fulvio Bernardini a Trigoria. Metaforicamente, chiaro. Ma non è certo un segreto che la Roma sia a caccia di un portiere. Affidabile, di personalità, con sostanziosa esperienza internazionale alle spalle e possibilmente dotato di pedigree. Pau Lopez è infortunato (ne avrà ancora per due mesi) e nel suo biennio in giallorosso non ha convinto. Mirante e Farelli hanno salutato. Fuzato ha disputato un buon finale di stagione, ma il suo curriculum romanista ammonta a sette presenze complessive. Olsen è appena rientrato dal prestito all'Everton, ma è destinato a fare nuovamente le valigie. Già prima dell'avvento di Mourinho il quadro di riferimento imponeva l'esigenza di individuare un portiere all'altezza delle ambizioni del club. Con lo Special One in panchina, l'aspirazione si è tramutata in necessità. Anche di puntare a un nome "top".
Vagliati i vari Musso, Silvestri, Gollini nel nostro campionato, la soluzione può arrivare ora dall'estero. In prima fila c'è Rui Patricio, connazionale del tecnico (sarà titolare del Portogallo agli europei) e - dettaglio da non trascurare - gestito dallo stesso agente, quel Mendes che muove gran parte dei fili del mercato continentale. Il recordman di presenze nel ruolo in nazionale ha un contratto col Wolverhampton in scadenza fra un anno, e voglia nemmeno troppo celata di cambiare aria dopo un triennio comunque soddisfacente in Inghilterra (con una promozione in Premier e una qualificazione all'Europa League). Il costo del cartellino non appare proibitivo: con poco più di 5 milioni si può portare a casa. Indizi che convergono tutti nella direzione di una chiusura positiva dell'affare. Ma la questione tutt'altro che definita induce a pensare che Pinto sia sulle tracce anche di altri profili. Uno dei quali può essere quello di Hugo Lloris, capitano della nazionale francese campione del mondo in carica come del Tottenham, dove ha incrociato la sua strada con quella dell'attuale allenatore della Roma. Fra i due è nato un feeling acclarato in più occasioni. E come Rui Patricio, anche Lloris ha un contratto in scadenza 2022, ha superato i trenta (34 anni il francese, 33 il portoghese) e arrivando da un altro torneo, l'eventuale ingaggio può godere dei benefici fiscali del Decreto Crescita.
Dentro i confini da tempo è Wojciech Szczesny, 31 anni appena compiuti - due dei quali trascorsi difendendo i colori della Roma - dopo il rinnovo dello scorso inverno con la Juventus (fino al 2024) vanta un'altra quotazione di mercato rispetto ai colleghi. Il costo del cartellino dovrebbe aggirarsi sui 20 milioni, ai quali va aggiunto uno stipendio da 7 netti l'anno, che al lordo arrivano a circa 13, da conteggiare interamente per la provenienza dallo stesso campionato. Voluto in bianconero da Allegri, che stravede per lui, potrebbe partire soltanto se la Juve riuscisse a mettere le mani su Donnarumma. In quel caso tornerebbe in piedi l'ipotesi di uno scambio fra il polacco e Florenzi, ancora di proprietà della Roma. E proprio l'ormai ex portiere del Milan può incrinare ogni certezza. A costo zero per modo di dire (fra ingaggio e commissioni le cifre diventeranno importanti per chiunque), l'azzurro rappresenta coi suoi 22 anni un investimento, tanto tecnico quanto finanziario. In occasione della trattativa per Mkhitaryan la Roma ha chiesto informazioni a Raiola. Per ora è soltanto una suggestione. Ma anche Mou lo è per qualsiasi giocatore.
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