Il Rennes punta Nzonzi: si tratta
Il presidente del club francese ribadisce l'interesse per il centrocampista. La Roma vuole cederlo, a bilancio pesa ancora sette milioni
Eppure qualcosa si muove. Sul fronte delle cessioni. Che, sarà bene non dimenticarselo mai, per certi versi sono fondamentali per arricchire il budget destinato agli acquisti. Sulla carta Tiago Pinto ha una sfilza di esuberi e cedibili a due cifre. Piazzarli tutti sarebbe un'impresa da applausi a scena aperta, considerando costi di cartellini e ingaggi. Ma il dirigente portoghese sin dal primo giorno in cui è arrivato, sta lavorando duro per cercare di sfoltire, con i rientri pure dei prestiti, una rosa extralarge ed extracostosa.
E allora non possono che essere accolte con notevole piacere e altrettanto stupore, le parole arrivate dalla Francia di monsieurs Nicolas Holveck, presidente del Rennes, cpossibile avversario della Roma in Conference, sempre che la Juventus non venga squalificata e, quindi, con la conseguente promozione dei giallorossi in Europa League. Il Rennes, per chi se lo fosse dimenticato, è la squadra dove, in prestito, ha giocato il «Polpo» Steven Nzonzi. Parole che aprono le porte della speranza per un giocatore che ha un contratto con la Roma ancora per un anno e, quindi, non potrà più essere piazzato in prestito: «Nzonzi è stato un giocatore fondamentale in questa stagione, è stato il nostro metronomo. Parleremo tranquillamente con lui per la prossima stagione. La cosa certa è che è un giocatore importante, dopodiché dipende anche da quello che vorrà fare». Caro monsieurs Holveck, intanto la tranquilliziamo su quello che vorrebbe fare la Roma. Nel senso che può mangiare tranquillo, perché la società giallorossa è più che pronta a vendere il cartellino del centrocampista. Se il Rennes vuole il suo metronomo (tra i club è in corso una trattativa), sarà sufficiente che garantisca quei sette milioni che il giocatore ancora pesa sul bilancio giallorosso. Fu pagato 26,4 milioni, cifra che salì con le commissioni più o meno a 28 che, divisi per i quattro anni di contratto, fanno sette di ammortamento ogni dodici mesi. Insomma, monsieurs Holveck, basterà pagare cammelli e il Polpo sarà il suo.
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