Mercato, avanza Celik: il nodo cartellino e la chiave Barnaba
Il turco del Lille è il preferito da Fonseca, ma per ora costa quindici milioni. Ma uno dei proprietari del club è un dirigente ex JP Morgan che i Friedkin conoscono bene
È proprio vero. Le vie del mercato sono infinite. Al punto che possono passare anche per un fondo. Cosa peraltro che ormai non è una novità. Ma che per la Roma che Tiago Pinto sta cercando di arricchire secondo le indicazioni di Fonseca, potrebbe rivelarsi decisiva per soddisfare una delle due priorità di mercato indicate dal tecnico portoghese. Cioè l'esterno destro basso con cui si vorrebbe garantire un'alternativa importante a Karsdorp.
L'esterno destro
Provate a seguirci. La questione ci porta a Lille, città francese, sede dell'omonimo club che, nel recente passato, abbiamo conosciuto non tanto perché avversario del Milan nel girone di Europa League, quanto perché da quelle parti fino a pochi mesi fa il grande capo (e illuminato visti gli affari che ha garantito al Lille) del mercato era Luis Campos. Sì, il dirigente che in più di un'occasione è stato accostato (giustamente) alla Roma come possibile direttore sportivo. Il Lille da poco tempo ha cambiato proprietà. Gerard Lopez non ne è più il presidente. Consistenti difficoltà economiche lo hanno costretto a cedere il club a un fondo inglese: il Merlyn Advisor, sede a Londra, nato meno di due anni fa.
Il fondo fa capo a due proprietari, entrambi ex Jp Morgan, ovvero la banca d'affari a cui si sono appoggiati i Friedkin per l'acquisto della Roma. I proprietari sono un olandese, Maarten Petermann, e un italiano, meglio ancora romano e molto romanista, Alessandro Barnaba. Vi dice niente questo nome? Sì è lui, l'imprenditore che a Londra ha avuto più di un approfondito contatto con i Friedkin nel momento del passaggio di proprietà da Pallotta alla famiglia texana. All'epoca si parlò anche di un possibile ingresso di Barnaba nel Consiglio d'amministrazione della Roma, cosa che almeno per il momento è sfumata e che forse non si concretizzerà mai. L'investimento della coppia italo-olandese, sta cominciando a dare i suoi frutti anche se hanno preso il club con debiti superiori a centocinquanta milioni di euro. L'obiettivo è risanare. E per farlo non sono certo restii a vendere i calciatori, anche se in questo momento il Lille è al primo posto in classifica e con prospettive concrete almeno di qualificarsi per la prossima Champions. Si dà il caso che da quelle parti giochi l'esterno destro basso che Fonseca ha messo al primo posto nella lista delle sue preferenze. Si tratta di Zeki Celik, ventiquattro anni da compiere il prossimo diciassette febbraio, nazionale turco, contratto con il Lille in scadenza il trenta giugno del duemilaventitrè, procuratore lo stesso di Cengiz Ünder, Utku Cenikli.
La Roma ha dato mandato a un noto mediatore italiano, molto conosciuto e in confidenza con la dirigenza giallorossa, per trattare il giocatore, spiegando pure che di soldi ce ne sono pochini e che sarebbe preferibile provare a prenderlo in prestito con un diritto-obbligo di riscatto tra sei mesi. La trattativa in qualche maniera è stata avviata, ma per ora si è scontrata con una valutazione del cartellino del turco che il Lille ha fissato intorno ai quindici-sedici milioni di euro. Il mediatore è convinto che l'affare si possa chiudere a dieci ma solo con obbligo di riscatto. Magari, per tornare alle vie del mercato di cui sopra, i rapporti tra Barnaba e i Friedkin potrebbero essere la chiave per sbloccare la situazione. Tiago Pinto sta seguendo l'evolversi della trattativa con un crescente interesse, sapendo che prendere Celik farebbe felice Fonseca e, pure, che si tratterebbe comunque di un investimento per il futuro vista l'ancora giovane età del turco.
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