Calciomercato, Milik pronto a dire sì alla Roma. Under direzione Leicester
Il polacco incontra l’agente: l’affare può sbloccarsi. Fra prestito oneroso, bonus e un giovane 25 milioni il costo. La cifra sarà coperta dalla cessione del turco
Giornata intensa. Milik sta preparando le valigie. Dzeko pure. Ünder le ha già chiuse in direzione Premier, Leiceister. Olsen potrebbe seguirlo in Inghilterra, Watford. Smalling si fa più complicato per "colpa" di Kumbulla. Karsdorp ci ha ripensato (non pensate come chi), De Sciglio non l'avrebbe presa bene. Tutte le squadre di Istanbul vogliono Santon, ma il ragazzo al momento non pare interessato alle meraviglie del Bosforo. L'esterno alto Solomon dello Shakthar sarebbe nel mirino della Roma, ma a Trigoria dicono che il loro mirino è rotto. Questa la sintesi. Proviamo a vedere nel dettaglio.
il valzer delle punte
Partendo, ovviamente, dall'incrocio Milik, Dzeko, Napoli, Roma, Juventus. Che si sia arrivati alla fase finale, non ci sono dubbi. Le notizie intorno all'affare si stanno infittendo in maniera esponenziale, non tutte attendibili, ma la sintesi che noi possiamo fare è che il polacco è pronto a dire sì al trasferimento in giallorosso, conseguenza anche di una chiacchierata telefonica con Fonseca, che gli ha spiegato il progetto Roma. Il portoghese lo ha convinto.
Di sicuro si può dire che ieri il procuratore di Milik, David Pantak, è sbarcato a Roma, ma al contrario di quello che si potrebbe immaginare, non ha incontrato subito i dirigenti giallorossi, dirigendosi senza fare tappe intermedie verso Napoli. A casa Milik che ieri mattina, come ormai accade da diversi giorni, si è allenato da solo nel centro sportivo del club azzurro per poi fare ritorno nella sua abitazione. Dove nella serata di ieri è andato in scena l'incontro per decidere il futuro, alla presenza del suo procuratore e pare, collegato via telefono, anche del papà adottivo del centravanti. Con il sì del polacco, il domino si completerà in un batter d'occhio.
Perché per il resto è tutto pronto, quinquennale ad Arek da quattro milioni e mezzo netti più premi, Dzeko alla Juventus per una cifra che, dando retta a tutte le versioni che circolano, varia dai dodici ai diciotto milioni, per il bosniaco biennale da sette milioni e mezzo netti, nelle casse del Napoli circa venticinque milioni.
Cifra non tutta cash, perché una parte sarà scontata con l'inserimento di un giovane della Primavera giallorossa (in ballo ci sono il centrocampista Bove che piace a Gattuso e l'esterno basso Bouah). La formula potrebbe essere quella del prestito oneroso (sette milioni subito) con un obbligo di riscatto fissato intorno ai quindici.
Il turco in Premier
La spesa del club giallorosso per il polacco sarà coperta, anzi ci sarà pure un utile, dalla cessione di Ünder al Leiceister, formalizzata nella giornata di ieri. Il turco oggi sosterrà le visite mediche, per il resto è tutto fatto con la formula del prestito pagato tre milioni, fortificato in maniera sostanziale da un obbligo di riscatto fissato a ventiquattro. La somma fa ventisette, cifra che, tra dodici mesi quando Cengiz peserà sul bilancio giallorosso per meno di quattro milioni, garantirà una plusvalenza da ventitré milioni. Una mano santa per il bilancio romanista.
La questione Smalling
Tutto invece ancora da chiarire l'affare Smalling, con la Roma che comunque è ancora intenzionata a riportare il difensore a Trigoria. Solo che la trattativa ha subito l'ennesima frenata per "colpa" di Kumbulla. Nel senso che la valutazione data al giovane cresciuto nel Verona (minimo venticinque milioni) ha fatto storcere un po' la bocca ai dirigenti dello United, irritati dal fatto che l'offerta della Roma per il loro difensore non abbia mai superato i quindici milioni complessivi. Ma come - dicono a Manchester - pagate un ragazzo di venti anni oltre venticinque milioni e con Smalling avete il braccino? Questa la sostanza che, come conseguenza, ha portato a un ulteriore slittamento, al punto che chi si sta occupando dell'affare, ieri sosteneva che bisognerà aspettare fine mese per chiudere. A meno che l'inserimento di qualche altro club (si sussurra dell'Inter e non solo) non convinca il difensore inglese, fin qui fedelissimo alla parola data alla Roma, a cambiare idea e accasarsi da qualche altra parte. Ipotesi che a Trigoria ritengono quasi impossibile.
Gli altri
Questione esterno destro basso. C'è una novità, non di poco conto. Rick Karsdorp almeno per il momento non si trasferirà al Genoa. Ha deciso, pare, di giocarsi le sue chances in giallorosso, forse convinto dal fatto che almeno nelle prime partite di campionato potrebbe essere il titolare a destra. Ieri la notizia ce l'ha confermata anche il ds del Genoa, Daniele Faggiano, che da tempo aveva trovato l'accordo con giocatore e società giallorossa. Karsdorp che rimane dalle nostre parti ridimensiona, e di parecchio pure, l'ipotesi di un arrivo a Trigoria di De Sciglio dalla Juventus, un affare che tutte le parti in causa dicono non sia per nulla legato al probabile trasferimento di Dzeko in bianconero. In ogni caso De Sciglio, nome che non ha certo acceso la fantasia dei tifosi giallorossi, oggi come oggi non sembra avviato a Trigoria e se poi la richiesta d'ingaggio annuale fosse di poco meno di tre milioni crediamo che pure domani come domani l'affare si complicherebbe non poco (a meno che non arrivasse con la formula del prestito secco).
Uno che invece è destinato a salutare (crediamo che in pochi si strapperebbero i capelli) rimane il portiere Olsen. Lo svedese vuole andare a giocare (auguri) e pare che sia pronto a dire sì al Watford, il club inglese della famiglia Pozzo appena retrocesso in Championship, la B inglese. Si sta trattando su una formula di prestito poco oneroso, ma con un obbligo di riscatto intorno agli otto milioni in caso di promozione in Premier. Nel caso speriamo che lo svedesone pari tutto. Per chiudere c'è da registrare la voce che vorrebbe la Roma interessata all'esterno israeliano Solomon dello Shakthar, voce supportata dal fatto che sarebbe stata un'indicazione di Fonseca. Il club giallorosso avrebbe offerto dodici milioni, gli ucraini ne chiedono venticinque. Vera o non vera la voce, con questi numeri Solomon rimane lì.
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