Calciomercato

Calciomercato: il piano della Roma non cambia

Senza Zaniolo la Roma si impoverisce tecnicamente, eppure le strategie resteranno le stesse: servono 120 milioni di plusvalenze, il resto dovrà coprirlo Friedkin

PUBBLICATO DA Daniele Lo Monaco
09 Settembre 2020 - 07:00

In una delle sue rarissime uscite pubbliche, l'altro giorno a Soriano nel Cimino, l'amministratore delegato Guido Fienga ha provato a spiegare che la strategia di mercato della Roma sembra indirizzata per la prima volta (almeno per come sarebbe più o meno percepita, anche se in verità nel merito se ne potrebbe parlare) verso una sorta di "continuità tecnica", anche se poi lui stesso, con un sussulto di sincerità, ha nel medesimo discorso posticipato la sentenza: «Speriamo di poter commentare a fine mercato che la politica è cambiata». Quel che è certo è che oggi la Roma non è nelle condizioni tali da potersi permettere di pensare che le necessità tecniche possano prevalere su quelle economiche: servono sempre 120 milioni di plusvalenze, la differenza mancante dovrà metterla Friedkin. E a oggi nessuno, né a Trigoria (Fonseca), né a viale Tolstoj (Fienga), ha sentito dire al nuovo  proprietario una cosa così: «Visto che il FairPlay finanziario ce lo consente, non preoccupatevi solo di realizzare le plusvalenze, ma investite la cifra che vi metto a disposizione per le necessità della squadra». In mancanza di un discorso così netto e chiaro, e in presenza semmai dei concetti piuttosto diversi che sono stati trasmessi, e che obbligano l'amministratore delegato oggi a ridurre in maniera significativa il monte ingaggi, al momento non c'è altra soluzione che far funzionare il piano vendendo il vendibile, risparmiando casomai solo i cartellini più ambiti, come per l'appunto quello di Zaniolo, di Pellegrini e, su diretto veto dell'allenatore, di Veretout.  

Insomma, l'evento sportivamente drammatico dell'infortunio del migliore giocatore della Roma, se non altro in prospettiva, non cambia le strategie sul mercato. Salvo clamorose sorprese, non arriverà nessun giocatore di fantasia a sostituirlo, l'obiettivo resta sempre quello di trovare un'alternativa a Dzeko qualora la Juventus perseguisse nel suo obiettivo di tesserare il bosniaco, ovviamente non a sua insaputa. Nel caso, come già pianificato, la Roma stringerebbe su Milik ragionando sulle plusvalenze che potrebbero derivare nello scambio con Ünder, anche per la convenienza di De Laurentiis. Niente da fare anche per i giocatori che periodicamente vengono offerti a prezzi di costo a Fienga: gli ultimi della serie sono stati Giroud, del Chelsea, e Kokorin, dello Spartak Mosca.

Del resto anche da un punto di vista tattico il parterre dei trequartisti a disposizione di Fonseca per le esigenze del nuovo sistema 3421 è attualmente sufficiente a garantire l'allenatore. Dietro Dzeko (o Milik, o chi per loro) attualmente la batteria è composta da Pedro, Mhkitaryan, Perez, Perotti e il convalescente Pastore. Diverso sarebbe se Fonseca tornasse al vecchio sistema, al 4231, con la necessità di avere due coppie di ali alternative. In quel caso sarebbe forse necessario affiancare un altro esterno di piede sinistro a Perez, rimasto solo nel ruolo proprio in seguito all'infortunio di Nicolò. Difficile pensare, però, che resti Ünder: Gattuso lo vuole e la plusvalenza è allettante, considerando che attualmente è a bilancio alla Roma per circa 7 milioni. Logico anche credere che il turco potrebbe essere ben valutato dal Napoli solo in caso di scambio tecnico, mai per cash. L'idea della Roma era per l'appunto quello di sostituire Dzeko con Milik, pagando il polacco con la somma dei cartellini del bosniaco (10-15 milioni) e del turco (30-35). Ovviamente dal punto di vista tecnico alla Roma servono altri giocatori: Kolarov è andato all'Inter, Fazio sta andando al Cagliari, Karsdorp dovrebbe essere dirottato al Genoa (non più all'Atalanta), Jesus è ancora in attesa di una destinazione, in sostanza alla Roma al momento resterebbero solo Ibanez e Mancini. Indispensabile chiudere per Smalling (attese novità nelle prossime ore) e poi trovare altri due centrali affidabili. Poi bisognerà valutare gli esterni: Spinazzola e Calafiori i prescelti a sinistra, a destra ci sarebbe solo Peres, con Florenzi in uscita. Davanti, chiuso Schick al Bayer Leverkusen, che al centro dell'attacco ci sia Dzeko o Milik andrà reperita sul mercato anche un'alternativa per la panchina. Pare facile...

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