Colta l’occasione Zappacosta: i retroscena della trattativa
Il Chelsea lo aveva pagato 25 milioni nell'estate del 2017 ma alla fine i londinesi hanno accettato di cederlo con la formula del prestito secco
«Sono molto emozionato, mi è mancata tanto l'Italia. Sono contento di essere tornato qui, a Roma che sento come casa mia perché abito qui vicino. Conosco Petrachi e so quanta passione ci mette, e lo stesso discorso vale per i tifosi della Roma». Queste le prima parole di Davide Zappacosta non appena sbarcato a Fiumicino, poco prima della mezzanotte di ieri. Camicia bianca, zaino, trolley e il sorriso che lo contraddistingue, si è concesso a qualche selfie e ha aggiunto ai cronisti presenti: «La Roma è una squadra molto giovane e penso che si possa fare molto bene». Torna in Italia e a riportarlo in patria ci ha pensato lo stesso direttore sportivo che aveva perfezionato la sua cessione nell'estate del 2017 per 25 milioni di euro, Gianluca Petrachi. Nella giornata di ieri, il ds della Roma ha sistemato gli ultimi dettagli con il Chelsea per ratificare l'arrivo in giallorosso dell'ex Torino con la formula del prestito secco.
Arrivato poco prima di mezzanotte a Fiumicino, il ventisettenne di Sora è arrivato alle 8.30 a Villa Stuart per le visite mediche di rito, propedeutiche alla firma sul contratto. Divenuta più concreta a inizio mese, la pista Zappacosta è entrata nel vivo prima del 10 agosto, quando durante un incontro con Marina Granovskaia, braccio destro di Roman Abramovich, l'agente Alessandro Lucci ha ottenuto il via libera alla cessione. Un primo e necessario step che nei successivi colloqui è stato fondamentale per convincere, sulla formula del prestito il Chelsea, partito da una richiesta iniziale di 20-25 milioni di euro. In pochi giorni, dunque, Petrachi è riuscito laddove in un mese e mezzo aveva fallito la Lazio, durante il mercato di gennaio, regalando a Paulo Fonseca una batteria di esterni decisamente affidabile, almeno sulla carta.
L'assist di Frank
Parallelamente alle manovre di mercato, anche le vicende di campo hanno dato una mano al buon esito della trattativa. In panchina e non utilizzato durante la Supercoppa europea contro il Liverpool, l'ex Torino non è stato nemmeno portato in panchina da Lampard nelle due sfide di Premier League contro il Manchester United e il Leicester, nonostante l'assenza per infortunio del 19enne Reece James, promosso al ruolo di vice Azpilicueta. Un segnale chiaro e inequivocabile di quanto Zappacosta fosse finito ai margini del progetto tecnico-tattico dell'ex centrocampista che lo scorso giovedì aveva aperto anche pubblicamente alla cessione del calciatore, definito un professionista esemplare.
Dopo aver vinto con la maglia del Chelsea una Fa Cup e un'Europa League (collezionando 10 presenze, 8 da titolare), Zappacosta arriva a completare il pacchetto degli esterni difensivi a disposizione di Fonseca che nei prossimi giorni potrebbe salutare Davide Santon. Seguito in Italia dal Parma e, soprattutto, dalla Spal, l'ex terzino dell'Inter resta un obiettivo concreto del Maiorca, attualmente in vantaggio sulla Real Sociedad. Entrambi i club hanno chiesto il giocatore con la formula del prestito con diritto di riscatto e attendono una risposta definitiva nei prossimi giorni.
Non più Hysaj
L'acquisto di Zappacosta ha complicato i piani in uscita del Napoli, ancora una volta vittima di se stesso. Pur aprendo alla formula del prestito con obbligo di riscatto per Hysaj, la dirigenza campana non ha abbassato le pretese economiche (20 milioni di euro) che avevano già fatto saltare la trattativa con l'Atletico Madrid a luglio, suggerendo ai colchoneros di puntare con forza sull'acquisto di Trippier dal Tottenham. E la Roma, che si era timidamente informata sulla valutazione dell'esterno albanese, lanciato a 18 anni dall'Empoli, e arrivato in Campania nel 2015, si è subito tirata indietro, puntando tutto sull'ex Torino. E ora il Napoli dovrà trovare un'altra soluzione per Hysaj, che al momento è di troppo: oltre a lui Carlo Ancelotti a destra può contare anche su Di Lorenzo, come lui arrivato dall'Empoli, e Malcuit.
Una fascia decisamente affollata che renderà molto intensi gli ultimi giorni di mercato dell'agente dell'albanese. Mario Giuffredi non ha mai nascosto la necessità di un addio al Napoli e nei prossimi giorni potrebbe ricevere una chiamata dalla Juve: il suo antico mentore Sarri potrebbe dirottare De Sciglio a sinistra per sopperire alla partenza di Luca Pellegrini, tornato al Cagliari in prestito secco, e puntare sul numero 23 del Napoli come alternativa al brasiliano Danilo, arrivato dal Manchester City. Problemi loro: la Roma, da ieri, a destra, ha dato una bella sistemata.
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