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Calciomercato, Fonseca vuole Lopes. Il difensore è Verissimo

Per la porta piace il portoghese del Lione. Dietro Marcano può fare posto al centrale del Santos. L’Inter propone Asamoah per Kolarov: no da Trigoria

PUBBLICATO DA Fabrizio Pastore
14 Giugno 2019 - 07:53

Un portoghese per Fonseca. Questioni di affinità linguistiche o conoscenza diretta, fatto sta che fra i pali della squadra che verrà il neo-tecnico giallorosso vorrebbe un suo connazionale. Il prescelto è stato individuato in Anthony Lopes, campione d'Europa con la nazionale di Cristiano Ronaldo tre anni fa in Francia, dove il portiere è più di un calciatore adottato, essendo nato a Givors - in riva al Rodano - e cresciuto nelle giovanili del Lione, con cui ancora gioca.

Il suo contratto scade però nel 2020 e ieri la società francese ha annunciato l'ingaggio di Tatarusanu, esperto numero 1 con trascorsi anche nel nostro campionato (tre stagioni a Firenze). La pista che porta a Sirigu sembra più difficile da percorrere: il Torino non ha ancora liberato Petrachi, ormai da diverse settimane ds in pectore della Roma, ma che senza il via libera dei granata non può ancora operare per il club giallorosso. Difficile ipotizzare che al termine del braccio di ferro in atto fra l'uomo mercato e Cairo, possa svilupparsi qualche affare su quell'asse.

Motivo per il quale appare raffreddato anche l'interesse per Lyanco, che piace non poco al dirigente che lo ha valorizzato, ma che la società piemontese valuta intorno ai venti milioni, soprattutto dopo essersi messo in luce con la nazionale olimpica verdeoro (di cui è capitano) al Torneo di Tolone. Petrachi potrebbe quindi dirottare su un suo vecchio pallino, quel Lucas Verissimo seguito a lungo già nella scorsa estate, quando la trattativa saltò a un passo dal traguardo dopo incomprensioni con gli agenti del centrale brasiliano.

Ora i suoi rappresentanti sono cambiati (anche in Italia) e anche la richiesta del Santos è meno esosa. Il ventiquattrenne dai piedi buoni potrebbe essere una valida alternativa a Fazio, sostituendo in rosa Marcano, che non sembra incontrare i favori di Fonseca. L'ex allenatore dello Shakhtar ha in Ismaily e Fred i suoi pupilli, altri due che parlano la sua lingua, anche in termini calcistici. L'esterno mancino in grado di costruire gioco è il miglior sostituto possibile per Kolarov (per il quale è stato proposto uno scambio con Asamoah dall'Inter: rifiutato), se il serbo dovesse cambiare aria. Anche con lui però, come per gli altri in odore di addio, il tecnico ha chiesto di poter parlare prima di dare il via libera a eventuali cessioni. Peraltro la permanenza del numero 11 permetterebbe gli adeguati tempi di crescita per Luca Pellegrini, di rientro da Cagliari.

Con il club sardo sono diversi gli affari in ballo: il presidente Giulini ha ammesso che Defrel è un profilo che piace ai rossoblù. Il francese potrebbe entrare in qualche scambio, più con Pavoletti che con Barella. Il centrocampista della Nazionale è vicino all'Inter (ieri il suo procuratore si è intrattenuto in un lungo colloquio con Marotta e Ausilio), ma la Roma non molla la presa e finché ci sarà uno spiraglio continuerà a provarci. L'altro talento azzurro nel mirino è sempre Tonali, che però in tempi non sospetti ha fatto sapere di voler giocare per non interrompere la propria crescita.

Allora la Roma potrebbe parlare portoghese anche in mezzo al campo. Oltre a Fred, nelle ultime è stato accostato ai giallorossi Bruno Guimaraes, giovane talento dell'Athletico Paranaense. Dal Brasile smentiscono la trattativa, ma sulle tracce del ventunenne si è mosso lo Shakhtar già da qualche mese, con l'approvazione dell'allora tecnico Fonseca.

Come detto, l'allenatore ha chiesto di poter parlare con tutti i giocatori, compreso Dzeko. Il bosniaco avrebbe già trovato un accordo con l'Inter di Conte, ma manca quello - fondamentale - fra i due club. Motivo per il quale l'ipotesi Icardi per la Roma 2019-20 non è da escludere a priori. Un maxi scambio che coinvolgerebbe i due attaccanti (più un giocatore fronte Roma) - portando a entrambe le società preziose plusalenze - appare la soluzione a un affare altrimenti poco praticabile. L'ex ct della Nazionale ora accasato sulla sponda nerazzurra di Milano ha un debole per Florenzi, già allenato in azzurro.

Ma l'addio di un altro Capitano sembra poco gestibile. Infine, nel possibile giro di centravanti, va tenuta almeno tiepida anche la pista Higuain.

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