L'Inter su Cristante, dalla casa al Duomo alla stima di Inzaghi: i motivi per il sì

Stesso agente per Frattesi e Cristante, ma questo non basta per creare l'equazione perfetta di un "sì può fare" urlato alla Frederik nel celebre film Frankenstein Junior, anzi tutt'altro. Ma se dal lato "interista", da giorni si parla di cifre e dettagli, dall'altra, cosa dovrebbe spingere il centrocampista della Roma a sposare l'idea di un trasferimento nella rosa di Inzaghi e la quotidiana routine di mgolie e figli nella fredda Milano?

Le motivazioni familiari per un "sì"

La risposta ad una possibile o quasi certa apertura ad un ancora non concreto, ma possibile allontanamento dalla Capitale da parte di Cristante, arriva  anche dalla ricostruzione di alcune vicende familiari che molto spesso hanno un discreto peso ed influiscono in scelte così delicate. Nato e cresciuto a San Vito al Tagliamento in provincia di Pordenone, e con una casa a due passi dal Duomo, il giocatore e compagna hanno tantissime amicizie nell'alta Italia. Anche per la moglie Selene Cito, sempre di quelle zone, provare "un nuovo inizio" con al seguito i tre bambini, non sarebbe poi una scelta così inverosimile.

Le questioni "calcistiche"

Di sicuro sceso nelle gerarchie di Ranieri nel reparto giallorosso, Bryan può provare a rilanciarsi in una piazza nuova sotto la guida di un tecnico diverso, senza cosiderare l'appeal della Champions e di una lotta ancora apertissima per lo scudetto. Il giocatore della Roma inoltre, gode di un'ottima reputazione da parte della società nerazzurra, che lo considera un calciatore già pronto all'uso, al quale non si debba spiegare la Serie A, e che di paripasso andrebbe a sostituire quanto meno a livello numerico l'uscita sul mercato di Frattesi.