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Calciomercato, la Roma che sarà si informa su Cragno: il punto

Toscano, classe 1994. Da quando c'è Mancini è nel giro della Nazionale e piace a tanti, ma con Trigoria i rapporti sono buoni

PUBBLICATO DA Gabriele Fasan
13 Aprile 2019 - 07:37

D'accordo, una Roma in Champions vorrebbe dire un budget più ampio per operare sul mercato, ma una Roma in Europa League, o addirittura senza competizioni internazionali, comunque non sarà ridimensionata. Dovrà solo operare con maggiore accortezza e sbagliare il meno possibile. In questo senso non si sbaglia se si individua quello che potrebbe essere un obiettivo del prossimo futuro in Alessio Cragno, portiere di Fiesole (Firenze), classe 1994, che si sta affermando come uno dei migliori nel suo ruolo di questa Serie A. Giovane e italiano - l'identikit corrisponde al target dell'ultima Roma -  ha già dimostrato la personalità giusta per fare il grande salto e con tutta probabilità questo salto arriverà in estate. Anche se per ora l'obiettivo di Alessio è solo finire bene col Cagliari, il profilo dell'estremo difensore rossoblù che piace anche al ct Mancini (che dopo la trafila in Under 17 e Under 21 l'ha convocato a settembre scorso per la prima volta, quando chiamò a sorpresa anche Zaniolo) è monitorato anche da diverse società importanti.

Tra queste c'è anche la Roma che, pur viaggiando un po' nell'incertezza della ristrutturazione del settore tecnico (a partire dall'allenatore), con il Cagliari ha buoni rapporti, specie dopo il prestito di Luca Pellegrini, che in terra sarda sta facendo bene. Il discorso sul giovane portiere però dovrebbe rimanere slegato. Anche perché il Cagliari, forte  del contratto fino al 2022, sa già che può monetizzare e tanto l'eventuale cessione di uno dei suoi uomini migliori (15 o 20 milioni è una valutazione vicina alla realtà). Molto dipenderà dalla domanda, che di certo non mancherà, e dal mercato a incastri che è sempre quello dei portieri. E se Olsen sarebbe stato sicuro di rimanere in giallorosso se fosse rimasto Monchi, ora Massara si sta guardando intorno, specie dopo che Ranieri ha "declassato" lo svedese «che parla poco» rilanciando Mirante, alter ego ideale, anche per far crescere un portiere dell'età e del livello di Cragno. Che a Trigoria, e non solo, piace. E non è un mistero.

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