Rapidità e tecnica: Mati studia dalla Joya
A Frosinone 11 gol in 39 gare. Grande amicizia con Dybala e Paredes
Ci sono mille chilometri tra Mar del Plata, dove è nato Matias Soulé, e Laguna Larga, dove ha avuto i natali Paulo Dybala. Eppure, nonostante questo - e nonostante i dieci anni di differenza – i due sono grandi amici: si sono conosciuti ovviamente alla Juventus, la “Joya” da stella mentre il connazionale più giovane si metteva in luce nella NextGen. Assieme soltanto una manciata di secondi, il 30 novembre 2021, in un Salernitana-Juve vinto 2-0 dai bianconeri (tra i marcatori proprio Dybala). Sono invece otto gli spezzoni che Soulé ha condiviso con Leandro Paredes, l’altro argentino che – mercato permettendo – potrebbe ritrovare nella Capitale. C’è un bel rapporto fra i due romanisti e il ventunenne di scuola bianconera: lo scorso 15 aprile, al compleanno di Soulé - festeggiato nella sua abitazione tra Frosinone e Alatri - erano presenti i due romanisti. Le stories e i post sui social sono ben presto diventati virali, immortalando anche un’entusiasmante sfida a teqball tra le coppie Dybala-Paredes e Soulé-Barrenechea. Tanta Juve in questo “doppio”, com’ è naturale visti i trascorsi comuni all’ombra della Mole per tutti e quattro.
Quando, nel gennaio 2020, la Vecchia Signora ha preso un Matias non ancora diciassettenne, la “Joya” vantava già circa 200 presenze e si apprestava - di lì a qualche mese, causa il lungo stop per il Covid - a guidare la Juventus al suo nono Scudetto di fila. Soulé, dal canto suo, ha fatto tanta gavetta tra Primavera e Serie C (con l’Under 23 bianconera) con un modello ben preciso: proprio quel Paulo Dybala a cui guarda fin dal suo approdo in Italia. Come la “Joya”, anche Matias ha un mancino sopraffino, che a Frosinone ha spinto Di Francesco a schierarlo perlopiù come esterno destro d’attacco. Rapido e tecnico, abile nell’uno contro uno e in progressione, il ragazzo si è fatto valere anche come seconda punta a sostegno di Cheddira nel 3-5-2, o come trequartista nel 3-4-2-1.
Alla prima stagione da titolare in Serie A, in una squadra che ha lottato fino alla fine per non retrocedere, Soulé ha messo in mostra talento e personalità: caratteristiche, queste, che gli hanno permesso di chiudere il 2023-24 in doppia cifra, con 11 reti (e 3 assist) nelle 39 gare stagionali. Non male, per uno che fino a un anno fa contava 21 spezzoni nel calcio dei grandi.
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