Il mercato della Roma da Karsdorp a Bove: lo stallo di gennaio
L'olandese piace al Monza, il Torino insiste per Shomurodov e il Betis pensa a Viña. Il Sassuolo fa sul serio per Edoardo ma nessuna trattativa vede ancora il semaforo verde
Questione di incastri, di volontà ma soprattutto di numeri. Il mercato invernale della Roma vive una fase di stallo, ma è una situazione che può sbloccarsi da un momento all’altro: difficile però pensare che da Trigoria possano cambiare drasticamente orizzonti e richieste, più facile o auspicabile che siano i potenziali acquirenti a fare un passo in più in direzione Trigoria. Tanti nomi con il trolley virtualmente chiuso, partenze che libererebbero armadietti e che potrebbero favorire ingressi al momento non in programma. Ma andiamo con ordine.
Il caso più spinoso rimane sempre quello legato a Rick Karsdorp. Il terzino olandese non rientra nei piani tecnici di José Mourinho, le due non convocazioni con Bologna e Milan certificano la scelta ormai fatta da parte dell’allenatore portoghese, decisione ovviamente avallata dal società. Il calciatore è quindi sul mercato per una valutazione attorno ai 10 milioni di euro, senza possibilità di salutare Trigoria in prestito: se varcherà le porte del Fulvio Bernardini, lo farà per non tornare. Galatasaray, la Juventus (finora in maniera poco convinta), l’Ajax e l’OM: tutte queste società hanno effettuato un sondaggio, nessuno di questi però si è sensibilmente avvicinato alle richieste di Tiago Pinto, contemplando la possibilità di prendere il terzino solo con la formula del prestito. Nelle ultime ore si registra anche un inserimento da parte del Monza: il club brianzolo frena sulla riuscita dell’affare ma è disposto a percorrere la strada che porta al prestito con obbligo di riscatto. Non tornano al momento le cifre, sia dell’operazione che dell’ingaggio del calciatore. Ma è una pista che può prendere forma sul finale del mese. I giallorossi, nel frattempo, continuano a monitorare il mercato alla ricerca di potenziali sostituti: oltre ai nomi di Bellerin, Odriozola e Fresneda, era stato proposto a Pinto il profilo di Amar Dedic, terzino destro del Salisburgo classe 2002, che proprio ieri ha rinnovato fino al 2027.
Dalla fascia destra a quella sinistra: Matias Viña può lasciare Trigoria nel mese di gennaio. L’incastro giusto sta prendendo forma a Siviglia, lato Betis. Il club biancoverde ha ceduto all’Aston Villa l’esterno Alex Moreno per 14 milioni di euro e ora va alla ricerca di un sostituto. Il ds Cordón ha messo nel mirino il terzino giallorosso, mettendo in preventivo una spesa non in grado di soddisfare le richieste della Roma. Ma Viña non è l’obiettivo principale del club iberico: piace tanto il profilo di Sergio Akieme dell’Almeria mentre Pellegrini spinge per Alfonso Espino del Cadice. In attesa del rientro di Wijnaldum e con il tema Frattesi rinviato a giugno, l’asse con il Sassuolo rimane caldo: il club neroverde rimane fortemente interessato a Edoardo Bove ed è pronto a formulare una proposta di acquisto a titolo definitivo. La Roma finora ha preso tempo prima di decidere del futuro del talentuoso centrocampista nel giro dell’U21, ma la sua permanenza in giallorosso rimane in dubbio.
Infine il tema legato all’attacco, che il mercato di gennaio ha reso abbondante. L’indiziato numero uno a partire rimane Eldor Shomurodov. L’attaccante uzbeko rischia di non vedere il campo nella seconda parte di stagione, complice anche l’arrivo di Ola Solbakken a togliergli ulteriore spazio. Il discorso con il Torino sta andando avanti, con il ds Vagnati pronto a valutare l’inserimento dell’obbligo di riscatto ma condizionato al raggiungimento di determinati obiettivi. Da Trigoria non contemplano questa come ipotesi percorribile, non volendo correre il rischio di ritrovarsi Shomurodov a giugno nuovamente a disposizione. Ma la pista rimane da seguire. Numeri, tasselli e incastri ancora da trovare, nomi in ballo ma accordi da trovare. C’è una Roma che scende in campo col Genoa, un’altra che lavora incessantemente per cambiare volto alla squadra. Ma salutare Trigoria, di questi tempi, rischia di essere molto più complicato del previsto.
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