Calciomercato: il Valencia su Kluivert, il Dallas rivuole Reynolds
Gattuso ha chiesto al club spagnolo di acquistare l’olandese, valutato intorno ai 5 milioni. L’americano sta facendo bene, lo rivogliono negli Usa
Vendere. Per comprare. Emiri a parte, vale per tutti. Ancora di più per la Roma, costretta dalla sentenza Uefa sulla sostenibilità finanziaria, a dover guardare prima i conti, poi le esigenze tecniche. Il concetto, nonostante la semplicità, non è ancora chiaro a tutti, ma questo è. Vendere, per comprare, quindi, pure se i Friedkin avrebbero la forza economica per dare a Mou quello che chiede Mou.
Pinto, dunque, da qui a gennaio, proverà a crearsi qualche risorsa cash per poi potersi presentare al tavolo degli acquisti con un minimo di margine per trattare. In questo senso, in soccorso al direttore sportivo giallorosso, potrebbero materializzarsi un paio di cessioni di quei giocatori che l’estate scorsa è riuscito a piazzare solo in prestito e senza neppure un obbligo di riscatto. Tra questi, sono due i giocatori che possono dare una mano alla Roma e a Pinto. Si tratta di Justin Kluivert e, udite udite, Bryan Reynolds.
L’olandese, classe 1999, un contratto importante con la Roma fino al trenta giugno del 2024, l’estate scorsa è stato dato in prestito in extremis al Valencia, conseguenza di una cessione in precedenza definita al Fulham, poi abortita perché la federazione inglese ha fatto rigidamente valere le regole per gli stranieri che arrivano in Premier, regole che la carriera di Kluivert non rispettava e quindi niente permesso di lavoro. Allora cambio di marcia in corsa, Gattuso lo voleva al Valencia, affare concluso in poche ore, le ultime del passato mercato estivo. Ora lo stesso Gattuso, dopo aver valutato qualità e prestazioni del figlio di Patrick che in Liga sta progressivamente facendo sempre meglio, ha chiesto alla sua società di acquistare l’olandese. Normale che la Roma voglia monetizzare al meglio la cessione del cartellino dell’ancora giovane attaccante orange. Al Fulham la Roma lo aveva ceduto in prestito con un obbligo di riscatto (alla prima presenza) fissati a cinque milioni più quattro e mezzo di bonus non semplicissimi da centrare (un milione era legato alla salvezza del club inglese che in questa stagione sta facendo bene in Premier). E sono questi i numeri che la Roma sta chiedendo al Valencia, numeri che consentirebbero anche una piccola plusvalenza (regolare, meglio specificare di questi tempi). Il club spagnolo non naviga nell’oro, vorrebbe uno sconto, è possibile che l’accordo si possa trovare intorno a quattro milioni più bonus.
Se Kluivert si poteva immaginare che prima o dopo trovasse estimatori, non altrettanto si può dire di Reynolds che da queste parti tutto è stato meno che un successo. Il ragazzo americano l’estate scorsa è stato dato in prestito al Westerloo, sorprendentemente per le abitudini del club sesto in classifica nel campionato belga, grazie anche alle buone prestazioni di Reynolds. Buone prestazioni che hanno acceso un nuovo interesse negli Stati Uniti per il cartellino del ragazzo che la Roma, due anni fa, ha pagato oltre sette milioni di euro. Ora Reynolds pesa a bilancio ancora per circa quattro milioni e la Roma a chi lo vuole chiede questa cifra. Almeno questa è quella chiesta al Dallas, la squadra da dove era stato preso, che lo rivorrebbe indietro. Considerando i buoni rapporti che i Friedkin hanno con la proprietà del club texano, non è per niente da escludere che l’affare, in qualche maniera, si possa anche chiudere.
Oltre ai due prestiti, Pinto sta lavorando pure alla cessione di qualche giocatore attualmente a disposizione di Mourinho. Come Karsdorp, per esempio. Solo che l’esterno olandese, dopo la pesantissima bocciatura di Mourinho al termine della gara con il Sassuolo, ha un cartellino praticamente azzerato. Trovargli una sistemazione non sarà semplice, considerando pure che si porta dietro un contratto, fino a giugno duemilaventicinque, complessivamente da dieci milioni lordi. Più facile dovrebbe essere piazzare Shomurodov che, con l’arrivo di Solbakken, scala ulteriormente nelle scelte di Mou. Lo vuole il Torino. Lui è pronto a dire sì, ma Pinto prtende l’obbligo di riscatto. Cairo da questo orecchio per il momento non ci sente.
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