Calciomercato: la Roma già pensa ai rinforzi oltre Solbakken
Col norvegese la trattativa chiusa da tempo, firmerà fino al 2027. Mou spera in un difensore e un centrocampista: Ndicka (Eintracht) e Aouar (Lione) i preferiti
Non solo Solbakken. Perché l’auspicio di Josè Mourinho, è quello che l’attaccante norvegese non sia l’unico arrivo nell’ormai prossimo mercato di gennaio. La speranza dello Special One, è che ci sia la volontà ma soprattutto una minima disponibilità di cash per poter allargare le scelte anche in difesa e a centrocampo. Non sarà facile. A meno che Tiago Pinto non riesca a piazzare uno-due giocatori (Shomurodov e Viña i maggiori indiziati), in modo che sia il monte ingaggi che il peso eventuale a bilancio dei cartellini non vadano a ingrassare due di quei numeri che l’Uefa alla Roma ha detto chiaro e tondo che dovrà tenere sotto controllo nei possimi quattro anni (partendo da questo).
Per Solbakken in questo senso ci sarà poco da preoccuparsi. Il ragazzo che arriva dai fiordi, infatti, andrà in scadenza con il suo ormai ex Bodø il prossimo trentuno dicembre, quindi a Trigoria ci sarà un nuovo arrivo a parametro zero. Anche per l’ingaggio il problema è decisamente accettabile. In Norvegia Solbakken ha uno stipendio annuale da centosessantamila euro netti, la Roma per convincerlo ha fatto per cinque arrivando a circa ottocentomila (più bonus) per un accordo da quattro anni e mezzo, scadenza trenta giugno del duemilaventisette. La trattativa con il giocatore è chiusa da tempo, anche se in questi mesi diverse squadre (in particolare il Napoli e due club di Bundesliga) hanno provato a convincere il norvegese a stracciare l’accordo con la Roma scegliendo un’altra destinazione. Solbakken non hai mai avuto un dubbio. Non solo per una questione di soldi, ma anche perché rimasto letteralmente conquistato dall’Olimpico dei giorni migliori quando, nella partita di ritorno dei quarti di finale di Conference League, il Bodø fu eliminato con quattro pappine. La Roma avrebbe gradito avere il giocatore già dalla lunga sosta per il Mondiale. Il Bodø finirà la sua stagione il prossimo tredici novembre con l’ultima partita di campionato (è secondo, ieri ha perso sul campo del Rosenborg, Solbakken titolare), in trasferta, contro lo Stromsgodset. A quel punto per la squadra norvegese non ci saranno più impegni ufficiali, ma il Bodø ha già fatto sapere che non libererà il suo giocatore. Un po’ perché i rapporti tra le due società tutto sono meno che amichevoli dopo il pesante litigio in Norvegia tra il tecnico dei vichinghi e il preparatore dei portieri della Roma, un po’ perché lo ha spiegato lo stesso giocatore dichiarando che la sua avventura al Bodø "è conclusa, è ora di una nuova avventura, il mio club non è contento che vada via senza garantire un minimo di incasso alla società". E allora per lui niente tournèe in Giappone dove la Roma lo avrebbe voluto portare. Non è da escludere però che già nella settimana successiva al tredici novembre, Solbakken si presenti a Roma per sostenere le visite mediche, conoscere i suoi nuovi compagni e dare l’arrivederci all’inizio del prossimo anno quando si metterà a disposizione di Mourinho.
Non solo Solbakken dicevamo. Il mercato sperato, infatti, prevede l’eventuale arrivo anche di un centrale difensivo (Mourinho lo ha richiesto a lungo già l’estate scorsa) e di un centrocampista. In questi ruoli ci sono due giocatori in cima alla lista di Pinto: Evan Ndicka, centrale difensivo dell’Eintracht Francoforte e Houssem Aouar, centrocampista del Lione. Entrambi sono in scadenza il prossimo trenta giugno, per prenderli a gennaio c’è bisogno di mettere mano al portafoglio. Cosa, come abbiamo visto, che sarà possibile solo in caso di qualche cessione (Viña dopo il Mondiale potrebbe andare in Turchia, il Bologna è sempre interessato a Shomurodov). Con l’entourage di Ndicka, ventitrè anni, francese, fisico che fa paura, già c’è stato qualche contatto. Il giocatore per ora ha fatto sapere di essere intenzionato a concludere la stagione in Bundesliga per poi mettersi all’asta visto che ci sono diversi club di Premier interessati al suo cartellino. Il giocatore all’Eintracht guadagna appena, si fa per dire, seicentomila euro netti, la Roma è pronta a triplicare l’ingaggio al giocatore, ma il rischio è che in Premier ci sia qualcuno disposto a offrire di più per un giocatore che è in crescita esponenziale (in questa stagione le ha giocate tutte perché i tedeschi se ne fregano che sia in scadenza).
Anche con Aouar i contatti sono stati riavviati (già l’estate scorsa Pinto ha avuto più di un colloquio con il procuratore del francese), ma in questo caso il problema di non piccolo conto da superare, sono le richieste del giocatore che vuole un ingaggio superiore ai quattro milioni di euro netti a stagione per cinque anni. In più c’è da affrontare la questione del fratello del ragazzo che pare intenzionato a partecipare al banchetto. L’alternativa che piace a Pinto, anzi di più, rimane Frattesi ma il Sassuolo contina a chiedere 35 milioni.
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