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Mercato, se Shomurodov non schioda il Gallo non canta

C’è una certa distanza con il Bologna sulla valutazione del cartellino dell’attaccante uzbeko. Tra i due club ballano ancora almeno cinque milioni

Shomurodov contro lo Shakhtar Doneskt

Shomurodov contro lo Shakhtar Doneskt (As Roma via Getty Images)

PUBBLICATO DA Piero Torri
10 Agosto 2022 - 09:30

Stallo. Gli scacchisti sanno bene che quando si arriva in una situazione, appunto, di stallo, la partita viene fermata decretando la parità, passando alla sfida successiva. Nelle vicende di mercato, però, lo stallo non corrisponde necessariamente a un risultato in cui nessuno vince, anche se le pedine in gioco non si muovono da dove stanno. Come sta accadendo nella trattativa tra la Roma e il Bologna per il trasferimento di Eldor Shomurodov al club emiliano. Il giocatore è disponibile ad andare, Mihajlovic e il Bologna lo vogliono, la Roma ha deciso di cederlo, eppure nonostante tutte queste circostanze favorevoli che di solito sono propedeutiche alla fumata bianca, la situazione non si schioda, essendo sprofondata in uno stallo che blocca, di conseguenza anche le successive operazioni di mercato del club giallorosso, cioè l’arrivo del Gallo Andrea Belotti a Trigoria.

Il nodo, come ti sbagli, è solamente di natura economica. E la distanza tra le parti, per quello che ci risulta, non è neppure di poco conto. Allora, per quello che siamo riusciti a sapere, la situazione sarebbe questa, situazione che un piccolo passo avanti l’avrebbe comunque fatto registrare avendo il Bologna cominciato ad accettare l’idea di un obbligo di riscatto (a determinate condizioni) del cartellino dell’uzbeko entro giugno del prossimo anno. Solo che non ci siamo sia sulla cifra per l’acquisto, sia sui numeri affinché il diritto si trasformi in obbligo. La Roma che un anno fa pagò il giocatore al Genoa diciasette milioni e mezzo, ha chiesto un milione per il prestito più un obbligo fissato a quattordici, in pratica una cifra che se incassata garantirebbe pure una plusvalenza tra i tre e i quattro milioni (il prossimo trenta giugno l’uzbeko peserà sul bilancio giallorosso per una cifra tra gli undici e i dodici milioni). Con questi numeri, il Bologna ha fatto capire che non chiuderà mai. Il club emiliano è disposto a mettere sul piatto una cifra complessiva non superiore ai dieci milioni, cifra che Pinto ha già detto chiaramente di considerare non sufficiente per chiudere l’affare. E poi c’è la questione delle condizioni (presenze e gol) che la Roma vorrebbe facilmente raggiungibili mentre il Bologna, ovviamente, desidera che siano più alte di quelle proposte dal club giallorosso.

Il risultato è che il Gallo non può ancora chiudere le valigie per trasferirsi alla Roma, come da accordi già trovati per un biennale più opzione per una terza stagione a poco meno di tre milioni netti. Considerando che mancano ancora venti giorni (nel caso di Belotti pure di più visto che è svincolato) alla chiusura del mercato, il tempo per chiudere l’affare c’è ancora, ma a Trigoria si stanno interrogando anche sull’opportunità di approntare un eventuale piano B e C. Il B riguarda l’eventuale interessamento di un altro club per Shomurodov. Nei giorni scorsi si è parlato di un’offerta dei campioni di Turchia del Trabzonspor per l’attaccante uzbeko (stampa turca scatenata), ma i numeri che sono stati ventilati hanno fatto subito capire che non c’erano neppure i margini per l’apertura della trattativa. In seconda battuta, ieri è circolata la voce di un possibile interessamento del Sassuolo che pare stia vendendo Raspadori al Napoli dal quale incasserebbe una trentina di milioni, quindi avrebbe il cash per accontentare le richieste della Roma. I rapporti tra i due club, però, sono in una fase di grande freddezza dopo l’abortita trattativa per Frattesi. E rischiano di gelarsi ulteriormente se a Trigoria verificassero con certezza che la richiesta per il centrocampista fatta alla Juventus è stata di venti milioni, cioè dieci in meno di quelli che Carnevali ha sempre chiesto a Pinto per Frattesi.

Il piano C potrebbe essere Felix, anche se da un punto di vista economico, garantirebbe una copertura assai inferiore alle casse della Roma. Il giovane attaccante è stato richiesto dalla Salernitana dove il ds è quel Morgan De Sanctis che, quando era a Trigoria, portò Felix in giallorosso (pagandolo mezzo milione di euro). Ora De Sanctis lo rivorrebbe a Salerno. Chissà che non si faccia comunque.

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