Calciomercato, Arnautovic è la chiave per l'arrivo di Belotti
Se il Bologna cede l'attaccante al Manchester United, poi chiude per Shomurodov. E a quel punto arriva il Gallo. Villar alla Samp, Perez al Celta Vigo
La chiave è Arnautovic. Se il Bologna cede all’offerta (per ora troppo bassa) del Manchester United per il suo centravanti austriaco, il Gallo Belotti si vestirà di giallorosso. A qualcuno potrà sembrare strana l’associazione, in realtà non lo è. Perché la possibile cessione da parte del Bologna del suo centravanti (la Roma ha proposto uno scambio con Shomurodov, ma il club emiliano ha risposto chiedendo parecchi soldi in più), potrebbe sbloccare definitivamente il trasferimento di Shomurodov al club emiliano. Intanto perché Mihajlović (che ha chiesto l’uzbeko) avrebbe ancora di più l’esigenza di avere una prima punta, ma soprattutto perché nelle casse del club di Saputo arriverebbe quel cash che serve per chiudere con la Roma. Che, come ormai hanno capito tutti, ha l’esigenza di una cessione definitiva. Se poi concretizzata con la formula del prestito oneroso e un obbligo di riscatto dopo dodici mesi, cambierebbe poco. Pinto vuole monetizzare l’addio dell’uzbeko che dodici mesi fa era costato diciasette milioni e mezzo versati nelle casse del Genoa. Tra un anno a bilancio Shomurodov peserebbe circa undici milioni ed è questa la cifra che a Trigoria intendono incassare dalla cessione del giocatore. A quel punto l’ormai annunciato arrivo di Belotti, si concretizerebbe con una semplice telefonata, visto che da tempo le parti hanno trovato l’accordo per un contratto biennale (più opzione per una terza stagione) da poco meno di tre milioni netti. L’impressione è che l’affare si chiuderà, anche se ieri ci sono stati dati tempi più lunghi del previsto (la presentazione di Shomurodov domenica sera all’Olimpico, era stato già un indizio di una trattativa non vicina alla chiusura).
Non solo l’attaccante. A Trigoria, se si potrà fare, sono intenzionati a portare anche un quinto centrale difensivo come da richiesta mourinhana (ieri lo Special One non a caso ha postato una foto con il campione olimpico dei 100 metri Jacobs scrivendo che "Marcel potrebbe fare l’attaccante o il difensore"). In questo senso ieri a Trigoria è stato visto Roberto De Fanti (l’intermediario che nel gennaio scorso portò Maitland-Niles) rappresentante per l’Italia di Tanganga del Tottenham (offerto dal club inglese anche come parziale contropartita tecnica per Zaniolo). Non sarebbe lui comunque la prima scelta. Prima c’è il nome di Bailly del Manchester United e in seconda battuta quello di Zagadou svincolato dal Borussia Dortmund e, quindi, per questa ragione anche quello che costerebbe di meno. Si cerca un difensore di piede mancino, ma Mourinho ha fatto capire che prima di qualsiasi altra considerazione tecnica, fisica o tattica, ne vuole uno bravo. E in questo senso il suo preferito è Bailly che conosce bene visto che è stato proprio lui a prenderlo quando era seduto sulla panchina del Manchester United. Il club inglese ha chiesto tre milioni per il prestito secco, troppi considerando anche lo stipendio da oltre cinque milioni che percepisce il difensore ivoriano reduce, come Zagadou, da diverse stagioni problematiche dal punto di vista degli infortuni.
Capitolo cessioni. Ieri ne sono state concretizzate due, nessuna però definitiva. Gonzalo Villar si è trasferito in prestito secco alla Sampdoria con diritto di riscatto fissato intorno agli otto milioni. Immaginare che tra un anno il club doriano lo riscatti, dipenderà ovviamente dal rendimento dello spagnolo ma anche, se non soprattutto, dall’arrivo di una nuova proprietà. Infine ha salutato Trigoria anche l’ultimo della colonia degli spagnoli: Carles Perez è volato a Vigo dove oggi sosterrà le visite mediche per il Celta, il club che voleva. Pinto avrebbe preferito l’obbligo di riscatto, si è dovuto accontentare di un prestito oneroso da un un milione e centomila euro, più un diritto di riscatto fissato a 10 (e due di bonus). Cifra che si augura di incassare tra dodici mesi.
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